Si è svolto il primo incontro tecnico tra sindacati e Ministero per mettere a punto la procedura informatizzata (il famoso algoritmo) per l’attribuzione delle supplenze 2023 fino al termine delle attività didattiche per l’anno scolastico 2023/2024.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta lavorando per correggere gli errori del sistema informatico che ha penalizzato i docenti nella scelta delle supplenze nell’anno scolastico corrente (2022/2023).
Sono discusse alcune novità per l’algoritmo relativo alle supplenze per l’anno scolastico 2023/2024. Sono, infatti, prese in considerazione: l’opzione per escludere le scuole situate nelle piccole isole, il completamento delle cattedre orarie esterne e la possibilità di rinunciare alla procedura.
Tuttavia, rimangono alcune questioni in sospeso, come la necessità di prevedere l’opzione “tutta la provincia” e valutare le scelte su cattedre orario esterne in verticale.
SOMMARIO
ToggleCosa è noto per il momento
In sintesi, finora è noto che:
- sarà possibile escludere dalla scelta le piccole isole, anche se si potrà inserire il distretto;
- non ci sarà più il range di numero minimo: sarà il docente stesso ad esprimere la volontà di completare o meno lo spezzone;
- i docenti che usufruiscono della riserva ex legge 60/99 avranno la priorità all’interno della fascia nella quale sono inseriti.
Gli aspiranti potranno comunicare la volontà di voler ritirare la domanda e in questo modo potranno agevolare le operazioni dell’Ufficio Scolastico. Tale comunicazione andrà effettuata, ovviamente, prima che vengano fatte le operazioni di nomina.
Problema principale: la disponibilità delle cattedre
Tuttavia, rimane ancora senza alcuna soluzione il problema principale: gli aspiranti dovranno conoscere i posti disponibili al momento della presentazione della domanda.
Infatti, la domanda al buio rimane uno dei punti deboli di tutta la procedura.
Ricapitolando:
- nell’anno scolastico 2020/2021, il Ministero aveva invitato gli Uffici Scolastici a comunicare i posti nel corso della presentazione della domanda a pochi giorni dalla chiusura. Alcuni Uffici Scolastici lo fecero, mentre altri si limitarono a pubblicare un elenco incompleto, motivo per cui le domande risultarono falsate da quegli elenchi. Così il Ministero capisce che per metà agosto gli Uffici Scolastici non possono avere disponibilità complete. Poichè non si sono ancora concluse le operazioni relative ad immissioni in ruolo e assegnazione provvisorie.
- Nell’anno scolastico 2021/2022 il discorso è diverso. Infatti ai docenti stavolta è chiesto di indicare le preferenze secondo le proprie esigenze. Si tratta di informazioni che riescono a reperire da soli, ma gli Uffici Scolastici non hanno l’obbligo di comunicare le disponibilità.
Negli Uffici Scolastici più efficienti le nomine cominciano durante gli ultimi giorni di agosto. Questo assicura il contratto dal 1° settembre dell’anno scolastico per coloro i quali ricevono l’incarico, ma sono comunicate disponibilità soltanto parziali. Questo metodo lascia a casa molti docenti che non hanno optato per tutta la provincia e tutte le cattedre di qualsiasi tipologia.
Risoluzione del problema dell’algoritmo supplenze per l’anno scolastico 2022/2023
All’attuale stato delle cose, tutte le migliorie apportate in tal senso saranno:
- un accurato elenco completo di tutte le classi di concorso esaurite al termine dei vari turni di nomina;
- un report che renda conto in maniera semplificata della procedura con le quali sono state assegnate le singole supplenze;
- un report che si occupi di sottolineare tra i docenti che hanno ottenuto una supplenza quelli che sono già stati assunti in ruolo, anche per quanto riguarda gli anni precedenti.
Il problema delle disponibilità è di difficile risoluzione: si potrebbe intervenire sulla modalità di scorrimento delle graduatorie nei vari turni di nomina.
Negli anni passati l’aspirante ha partecipato ad un solo turno di nomina, con le relative disponibilità presenti in quel turno. Se, una volta arrivati al turno, non ci si è trovata alcuna preferenza inserita, non c’è stato un secondo turno. Infatti, molti aspiranti hanno dovuto ripiegare sulle supplenze da graduatorie di istituto o chiedere il depennamento dalla provincia di iscrizione per tentare la strada della MAD, che però è una scelta temporanea che comporta determinate conseguenze.
L’algoritmo è davvero una soluzione efficace per assegnare le supplenze?
Il Tribunale del lavoro di Velletri, il 7 dicembre 2022, ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’uso dell’algoritmo per le supplenze da GPS, ritenuto un meccanismo che viola i principi di imparzialità costituzionalmente garantiti.
L’algoritmo è poco trasparente e genera ingiustizie, assegnando cattedre a candidati con meno punteggio e lasciando disoccupati aspiranti con maggior punteggio.
Il meccanismo esclude gli aspiranti che hanno rinunciato a qualche preferenza assegnata nel turno di nomina e nella convocazione successiva, e nomina gli aspiranti in posizione di graduatoria più bassa rispetto agli esclusi della tornata precedente. In questo modo si avvantaggiano quelli con meno punti e penalizzando quelli con maggiore punteggio.