Alunni DVA

Alunni DVA

Tra i banchi di scuola è possibile trovare diversi tipi di studenti. All’interno della scolaresca, quindi, rientrano anche gli alunni DVA. Con questa dicitura si vanno a intendere coloro che hanno una qualche forma di disabilità.

La stessa, a propria volta, deve essere certificata secondo quanto stabilito dalla Legge n. 104 del 5 febbraio 1992. Infatti, l’acronimo in questione indica gli alunni diversamente abili.

Per garantire il diritto allo studio a questa tipologia di discenti, la classe in cui sono inseriti deve essere dotata del giusto supporto. Ecco perché si deve fare affidamento ai professionisti del settore: i docenti di sostegno.

Questi ultimi riescono a muoversi agilmente anche nelle situazioni più delicate grazie alla loro formazione psico-pedagogica. La stessa proviene da una specializzazione universitaria denominata TFA Sostegno.

Dunque, chiunque voglia immettersi in questo ambito lavorativo deve conoscere nel dettaglio gli alunni DVA. Solo così potranno portare al termine le loro mansioni nel migliore dei modi.

Chi sono gli alunni DVA

L’integrazione scolastica in Italia ha una lunga storia alle proprie spalle. Lo si evince anche dalla normativa che è andata modificandosi nel corso degli anni. Il docente di sostegno, per esempio, è apparso la prima volta grazie alla Legge n.  517 del 4 agosto 1977.

In particolare, nell’articolo n. 7 si afferma che «nell’ambito della programmazione di cui al precedente comma sono previste forme di integrazione e di sostegno a favore degli alunni portatori di handicaps da realizzare mediante l’utilizzazione dei docenti, di ruolo o incaricati a tempo indeterminato».

Dunque, sin dal principio lo scopo è stato quello di tutelare gli alunni DVA. Una definizione che oggi è stata modificata per integrare al meglio tutte le sfaccettature che rientrano nella categoria dello svantaggio scolastico.

La Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 accennata in precedenza, inoltre, si sofferma su ulteriori dettagli. Per esempio, nell’articolo n. 12 si afferma che gli istituti scolastici devono essere aperti agli allievi con disabilità sin dall’infanzia.

Per trattare al meglio gli alunni DVA, infine, è stato creato un apposito percorso formativo per i futuri insegnanti di sostegno. Esso è il Tirocinio Formativo Attivo che unisce l’aspetto teorico a quello pratico.

La sua nascita è dovuta al Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010. Questo è stato successivamente integrato con il Decreto Ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013.

Lo scopo è quello di creare una figura professionale capace di accompagnare gli alunni diversamente abili nell’istruzione. Infatti, tale docente deve garantire l’integrazione scolastica arginando ogni possibile impedimento.

DVA sostegno

Gli alunni DVA rientrano nella categoria dei BES. La suddetta sigla indica i Bisogni Educativi Speciali. Una compagine molto più ampia di quello che potrebbe apparire in un primo momento.

Qui, infatti, si possono annoverare tre distinti gruppi:

  • gli alunni dva;
  • i disturbi evolutivi specifici;
  • lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

Nella tipologia dei disturbi evolutivi specifici rientrano anche i deficit del linguaggio. Ci si riferisce anche ai problemi relativi alle abilità non verbali, a quelli del coordinamento motorio e a molti altri.

Inoltre, qui possono essere catalogati anche altri tipi di discenti. Sono coloro che hanno i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e quelli con ADHD.

La normativa italiana si è a lungo soffermata sui Bisogni Educativi Speciali. In particolar modo lo ha fatto con la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012. Lo scopo è quello di ripensare l’inclusione scolastica alla luce dei nuovi processi formativi degli ultimi anni. 

All’interno della normativa rivolta ai BES ci sono ulteriori elementi da portare alla luce e analizzare. Infatti, è impossibile in questo contesto non citare il Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Quest’ultimo, quindi, deve essere adoperato per gli alunni DVA. Il traguardo da ottenere è quello di elencare gli obiettivi scolastici da raggiungere durante l’anno. Quindi, alla sua formulazione è chiamato l’intero gruppo docenti, non solo l’insegnante di sostegno.

Alunni DVA certificazione

Dopo quanto detto finora, bisogna esprimersi su un’ultima sezione. Essa è relativa alle certificazioni degli alunni DVA

Infatti, questo documento ufficiale è essenziale nell’ambito scolastico. In tal modo è possibile per i docenti mettere in moto la didattica inclusiva. Si parla, inoltre, di ICF per formulare il PEI.

Tra questi discenti rientrano coloro che hanno disabilità di varia natura. Le patologie possono essere genetiche o relative all’ambito sensoriale. Inoltre, possono riferirsi anche alla psiche o essere compromettenti per la sfera cognitiva.

Risulta, dunque, evidente quanto possa essere importante avere una certificazione ufficiale quando si trattano questi soggetti. Questo documento deve provenire dall’ASL o da enti certificati.

La famiglia di origine di questi studenti deve portare a scuola tale documento ufficiale. La segreteria della scuola lo protocolla per inserirlo dentro il fascicolo di appartenenza agli alunni DVA.

Da qui, inoltre, l’istituto deve stabilire il PEI e le ore di sostegno da assegnare a ogni singolo caso. Il tutto, ovviamente, per consentire ai ragazzi e alle ragazze presi in esame di godere del loro diritto allo studio.

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