ATA terza fascia

ATA terza fascia

La scuola italiana è composta da molteplici figure professionali. Tra di esse compare il personale ATA. Chi vuole avvicinarsi a questa compagine lavorativa deve necessariamente apprendere l’argomento di ATA terza fascia.

Con questa terminologia si vanno a intendere le graduatorie provinciali messe a disposizione dei nuovi dipendenti. Infatti, esistono differenti graduatorie ognuna delle quali ha le sue peculiarità.

Per quanti si approcciano a questo mondo per la prima volta, però, è utile partire dalle basi. In tal modo sarà possibile assimilare tutte le nozioni specifiche del caso.

Solo capendo cosa si nasconde dietro l’operato del personale ATA si può riuscire a entrare a farne parte. Un desiderio che appartiene a molti e che, con le giuste accortezze, può diventare realtà.

MIUR personale ATA

Tra le operazioni da svolgere c’è quella di comprendere che cosa sia il personale ATA. Appreso ciò, si potrà analizzare come diventarlo.

Per personale ATA si intende il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola italiana. All’interno di questo gruppo, infatti, si possono annoverare numerosi dipendenti. Ognuno di essi ha dei compiti ben precisi da portare al termine.

Nella presentazione dei professionisti in questione è doveroso ricordare il fatto che sono suddivisi per aree profilo. Queste ultime sono quattro e sono le seguenti:

  • A;
  • AS;
  • B;
  • D.

A propria volta, le aree profilo vedono la partecipazione di molteplici lavoratori:

  • A, collaboratore scolastico;
  • AS, assistente amministrativo/ assistente tecnico/ collaboratore scolastico addetto alle aziende agrarie;
  • B, guardarobiere/ infermiere/ cuoco;
  • D, direttore dei servizi generali e amministrativi.

Ognuno di essi occupa dei posti indispensabili per il corretto funzionamento delle scuole.

Graduatorie ATA

Le graduatorie ATA, dunque, sono molte e ben distinte tra di loro. I candidati per potersi inserire devono rispettare dei criteri specifici. La divisione avviene nel seguente modo:

  • prima fascia, con i dipendenti immettersi nelle Graduatorie provinciali permanenti  (24 mesi) ai sensi dell’articolo n. 554 del Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994;
  • seconda fascia, con i candidati delle Graduatorie provinciali a esaurimento ai sensi del Decreto Ministeriale 75 del 19 Aprile 2001. Inoltre, ci sono anche i soggetti iscritti negli Elenchi provinciali a esaurimento secondo il Decreto Ministeriale n. 35 del 24 marzo 2004;
  • terza fascia, dove sono presenti coloro che sono in possesso dei titoli utili per poter ambire a ognuno degli specifici ruoli.

Per quanto riguarda l’ultimo tipo elencato esso è conosciuto anche come Graduatorie di circolo e di istituto ATA. Si può iscrivere all’interno di questo elenco chiunque abbia i titoli necessari per accedere ai differenti profili professionali.

Graduatorie di circolo e di istituto ATA

Con tale registrazione è possibile svolgere degli incarichi di supplenza a tempo determinato. Come funziona? All’interno della medesima provincia, il candidato è chiamato a selezionare 30 istituti differenti.

L’iscrizione alla terza fascia, però, non è perenne. Infatti, è possibile inoltrare l’istanza in questione ogni tre anni. Al termine degli stessi ci sarà l’aggiornamento di queste graduatorie.

Per presentare domanda, però, ci sono anche altri requisiti utili:

  • essere immessi nelle Graduatorie provinciali ad esaurimento (DM 75/2001) o negli Elenchi  provinciali ad esaurimento (DM 35/2004);
  • aver svolto almeno 30 giorni di servizio nel medesimo posto di lavoro per cui si concorre. Questo servizio può anche essere non continuativo;
  • essersi iscritti nelle Graduatorie di istituto nel triennio precedente.

Per compilare domanda bisogna seguire alcuni passi importanti. Tra gli elementi indispensabili c’è sicuramente l’identità digitale SPID. Tramite essa è possibile avere l’ammissione alla piattaforma del MIUR denominata Istanze OnLine.

Il Ministero dell’Istruzione mette a disposizione una guida proprio per semplificare la compilazione della richiesta. Al suo interno, il soggetto potrà annoverare:

  • il titolo d’accesso;
  • i servizi prestati nel corso del tempo;
  • gli ulteriori titoli valutabili.

Titoli valutabili graduatorie ATA terza fascia

L’ultimo aspetto da snocciolare riguardo alle graduatorie ATA terza fascia sono i titoli valutabili. Questi ultimi, infatti, consentono di alzare il punteggio dei candidati.

Un fattore da non sottovalutare. Un maggior numero di punti consente di avere un più ampio numero di opportunità di ricevere un incarico di supplenza.

Tra i titoli di cultura si possono annoverare le certificazioni informatiche. Queste servono per approfondire le competenze in ambito digitale. La conoscenza base della tecnologia risulta fondamentale nella scuola odierna.

I corsi eseguibili dal personale ATA per aumentare il punteggio nelle graduatorie ATA terza fascia sono:

  • Dattilografia;
  • Pekit;
  • EIPASS.

Il corso di Dattilografia serve ad addestrare all’uso corretto della tastiera. Questo percorso formativo è incentrato su quella che è definita tastiera cieca. Con tale dicitura ci si riferisce al saper usare tutte le dieci dita senza dover guardare i tasti del PC.

Questa formazione è particolarmente indicata per gli assistenti amministrativi. Nelle graduatorie vale 1 punto.

Il corso Pekit serve per poter apprendere le competenze relative all’utilizzo del PC e del mondo del Web. In particolare, si fa riferimento agli strumenti TIC. 

Con tale sigla si intendono le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. In inglese sono conosciute come Information and communications technology (ICT).

Questa formazione vale 0,6 punti per assistente amministrativo, assistente tecnico, cuoco e infermiere. Per tutti gli altri, invece, sono elargiti 0,3 punti.

Il corso EIPASS indica l’European Informatics Passport. Si parla, dunque, del Passaporto Europeo di Informatica. Esso testimonia, in maniera oggettiva, l’acquisizione delle abilità in ambito ICT.

Anche qui, il valore è di 0,6 punti per assistente amministrativo, assistente tecnico, cuoco e infermiere. Per tutti gli altri, invece, sono 0,3 punti.

Condividi questo articolo