Autismo e Scuola Primaria

Autismo e scuola primaria

Il Ministero dell’Istruzione deve garantire il diritto allo studio a tutti. Di conseguenza non deve apparire affatto strano che autismo e scuola primaria vengano trattati in maniera simultanea. Sin dai primi giorni di scuola si deve fare in modo che tutti possano seguire al meglio le lezioni.

Per far sì che l’istruzione sia di facile accesso, dunque, il MIUR ha messo in piedi nel corso degli anni numerose iniziative.

Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo

Il 2 aprile ricade un’importante ricorrenza. In tale data, infatti, si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day). La sua nascita è avvenuta nel 2007 ed è stata fortemente voluta dall’Assemblea Generale dell’ONU.

Lo scopo di questo tipo di evento è quello di dare la giusta visibilità a una tematica tanto importante e delicata. Quando si parla di autismo, infatti, si deve prestare molta attenzione. In tale denominazione vanno a confluire differenti disturbi del neuro-sviluppo.

In ogni caso, essi presentano caratteristiche comuni come la presenza di modelli ripetitivi o la poca qualità dei rapporti sociali.

Il Ministero dell’Istruzione, in ogni caso, riconosce e sostiene questo tipo di iniziative. Proprio per tale ragione, sono stati attivati nelle scuole 13 sportelli a supporto sia degli allievi che delle loro famiglie. Inoltre, lungo il territorio italiano sono presenti ben 106 Centri di Supporto Territoriali (CTS).

L’autismo nella scuola primaria

Quando si ha a che fare con alunni con tali difficoltà bisogna naturalmente esaminare la situazione per gradi. Inoltre, è necessario prestare attenzione all’età dei minori coinvolti. È ovvio che l’autismo nella scuola primaria non possa essere affrontato come nelle scuole superiori.

Sicuramente, tra i fattori chiave c’è l’inclusione. Ciò deve avvenire focalizzandosi anche e soprattutto sulle manifestazioni del disturbo dello spettro autistico. Durante la scuola primaria, inoltre, avviene solitamente la prima diagnosi in tal senso.

Ciò si fonda sull’analisi della comunicazione e dell’interazione sociale. Inoltre, vengono scandagliati anche gli interessi limitati e i comportamenti ripetitivi. Per consentire l’integrazione di questi alunni, infine, il MIUR promuove l’utilizzo del Piano Educativo Individualizzato (PEI).

I fattori su cui si basa il PEI servono a rendere la fruizione delle lezioni più semplice allo studente con suddette difficoltà. I pilastri, in ogni caso, sono i seguenti ed è bene memorizzarli:

  • Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell’Apprendimento;
  • Dimensione della Comunicazione e del Linguaggio;
  • Dimensione della Socializzazione e dell’Interazione;
  • Dimensione dell’Autonomia e dell’Orientamento.

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