L’invio della Lettera sul CCNL 2025-27 da parte della Segretaria Generale della CISL Scuola, Ivana Barbacci, ai Ministri dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, segna un passaggio fondamentale per le future trattative del comparto Istruzione e Ricerca. La missiva sollecita formalmente l’emanazione degli atti di indirizzo necessari all’ARAN per avviare il negoziato, con l’obiettivo di evitare i ritardi cronici che hanno penalizzato i precedenti rinnovi e di tutelare tempestivamente il potere d’acquisto del personale scolastico.
La Lettera sul CCNL 2025-27 e l’urgenza dell’atto di indirizzo
La tempestività nell’avvio delle procedure negoziali rappresenta il nucleo centrale della comunicazione della CISL inviata ai vertici ministeriali.
Nella Lettera sul CCNL 2025-27, la Segretaria Barbacci evidenzia come la puntualità dei rinnovi contrattuali non sia un semplice adempimento formale, bensì un elemento essenziale per garantire la tenuta economica delle retribuzioni.
Il prolungarsi delle tempistiche negoziali, che spesso ha portato alla firma dei contratti ben oltre la scadenza del triennio di riferimento, costituisce un danno diretto per i lavoratori, che vedono erodere il proprio potere d’acquisto a causa dell’inflazione.
Portare a termine il negoziato durante la vigenza del triennio 2025-2027 è, pertanto, un obiettivo prioritario per il sindacato.
Autorevoli commentatori delle dinamiche politico-sindacali concordano nel ritenere che il rispetto dei tempi contrattuali incida in modo rilevante sulla qualità delle tutele offerte.
Di conseguenza, la richiesta di inviare subito all’ARAN gli atti di indirizzo risponde alla necessità di rendere operativo il tavolo di confronto il prima possibile, al fine di evitare che la burocrazia rallenti un processo indispensabile per il settore.
Il ritardo sulla Dirigenza: una lacuna da colmare
Un aspetto di particolare rilievo sollevato nel documento riguarda la situazione critica dei Dirigenti Scolastici.
La Lettera sul CCNL 2025-27 della CISL mette in luce una disparità di trattamento che appare ormai ingiustificabile: mentre per il comparto generale si guarda al prossimo triennio, per l’Area della Dirigenza manca ancora l’atto di indirizzo relativo al triennio 2022-2024.
Tale vuoto normativo lascia una categoria centrale per la gestione degli istituti in una condizione di incertezza e causa un accumulando di ritardo che altri settori della Pubblica Amministrazione hanno già superato.
Colmare questa lacuna è, secondo la CISL Scuola, un imperativo non più rinviabile.
La sottoscrizione definitiva del CCNL Istruzione e Ricerca 2022-24 dovrebbe a loro avviso fungere da acceleratore anche per le procedure riguardanti i dirigenti, le cui responsabilità sono in costante aumento.
Il sindacato chiede, dunque, un intervento rapido per sanare la situazione, in modo da garantire anche ai dirigenti un riconoscimento contrattuale adeguato e tempistiche allineate a quelle degli altri lavoratori del settore pubblico.

Investimenti e allineamento europeo delle retribuzioni
La strategia delineata dalla CISL Scuola non si limita alla sola procedura, ma affronta il nodo strutturale delle risorse economiche.
La firma del precedente contratto è stata un atto di responsabilità, necessario per chiudere una fase, ma non sufficiente a colmare il divario retributivo con i colleghi europei.
L’impegno profuso nella Lettera sul CCNL 2025-27 mira proprio a rendere il prossimo rinnovo una tappa decisiva per il riallineamento dei salari italiani alla media dei Paesi UE, al fine di garantire una maggiore equità.
Attualmente, l’organizzazione sindacale è impegnata in un fitto confronto con i gruppi parlamentari per assicurare che la Legge di Bilancio preveda stanziamenti adeguati.
Tali risorse sono indispensabili per finanziare in modo robusto il nuovo contratto e valorizzare il lavoro di tutto il personale della scuola, dell’università, della ricerca e dell’Afam.
Investire sulle persone che operano nella formazione significa, in ultima analisi, rafforzare l’efficacia del sistema scolastico e sostenere le strategie di crescita dell’intero Paese.
L’appello alla convergenza politica e istituzionale
La richiesta avanzata dalla CISL ai Ministri del MIM e del MUR richiede una forte convergenza politica.
Agire con il massimo impegno per accelerare i tempi del rinnovo è l’unica strada percorribile per dare risposte concrete alle aspettative dei lavoratori.
L’emanazione dell’atto di indirizzo è il primo passo indispensabile: senza di esso, l’ARAN non ha il mandato per procedere.
La Lettera sul CCNL 2025-27 firmata dalla Segretaria Generale della CISL Scuola, Ivana Barbacci, ribadisce che ogni ulteriore attesa rischia di compromettere il clima di fiducia e di vanificare l’opportunità di costruire un sistema educativo più solido e gratificante per chi vi opera quotidianamente.


