Certificazioni informatiche nella scuola

Certificazioni informatiche scuola

Le certificazioni informatiche servono a poter ottenere un riconoscimento ufficiale sulle proprie competenze digitali. Con l’avanzamento della tecnologia in ogni settore, infatti, è necessario saper adoperare determinati strumenti.

Anche la scuola sta subendo vaste trasformazioni da questo punto di vista. Sempre più spesso l’ambito burocratico tende a spostarsi sul piano telematico. Per tale ragione, tutta la compagine lavorativa scolastica deve aggiornarsi in tal senso.

Gli istituti italiani, infatti, sono sempre più indirizzati verso il mondo tecnologico. I dipendenti dei primi, quindi, sono tenuti a stare al passo con i tempi.

Cosa sono le certificazioni informatiche

La prima cosa da fare è comprendere che cosa siano le certificazioni informatiche. Come è già stato anticipato, esse sono degli attestati riconosciuti in ambito nazionale o internazionale.

Lo scopo è quello di provare in maniera oggettiva le abilità degli utenti nella sezione digitale. Per fare ciò, è basilare che i docenti e/o il personale ATA seguano un corso preparatorio.

Quest’ultimo, però, non può essere rilasciato da chiunque. Esistono, infatti, degli enti riconosciuti dal MIUR. Solo su di loro si può fare affidamento.

A fissare le modalità di accreditamento per questi istituti da parte del MIUR ci pensa la Direttiva n. 170 del 21 marzo 2016. Ivi si può leggere che:

«Presso il Ministero è istituita una piattaforma on-line per l’accreditamento, la qualificazione e il riconoscimento dei corsi dei soggetti che erogano la formazione e per l’incontro tra domanda offerta di formazione».

Tale piattaforma prende il nome di Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento del personale della scuola

Possono, inoltre, fare istanza per l’iscrizione in tali elenchi i suddetti soggetti:

  • coloro che, al momento della domanda, abbiano un atto costitutivo e di statuto creati come atto pubblico;
  • coloro che prevedono nello statuto la formazione negli ambiti trasversali (esempio Didattica e metodologie) e/o negli ambiti specifici (esempio Orientamento e Dispersione scolastica).

Le certificazioni informatiche, inoltre, possono riguardare chiunque operi nel mondo lavorativo. Molteplici aziende, infatti, danno maggior credito ai soggetti che ne possiedono all’interno del proprio curriculum vitae.

Questo è dovuto da un fatto ormai evidente. Non solo nella scuola, ma anche nelle attività private e nell’industria è necessario avere una formazione base in tale ambiente.

Di conseguenza, è abbastanza semplice comprendere come esse siano fondamentali sia per i docenti che per il personale ATA. Entrambe le categorie devono operare quotidianamente con mezzi tecnologici per svolgere al meglio il proprio mestiere.

Le Tecnologie TIC

Parlando di certificazioni informatiche è inevitabile fare un breve cenno anche alle Tecnologie TIC. Con questo acronimo ci si riferisce alle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

In inglese, invece, prendono la denominazione di Information and communications technology (ICT). Rappresentano tutti quei metodi adoperati per consentire la ricezione, la trasmissione e l’elaborazione dei dati digitali.

Le Tecnologie TIC, in particolare, sono essenziali all’interno del mondo scolastico. Esse risultano essere fruttuose per il corretto utilizzo di:

  • computer;
  • software;
  • piattaforme web;
  • siti internet.

Tutti elementi chiave per la visione odierna della scuola italiana. Quest’ultima è indirizzata sempre più verso una digitalizzazione completa delle procedure burocratiche.

Inoltre, come si vedrà in seguito, necessita di mezzi nuovi per poter affrontare la didattica. Questa deve essere sia funzionale al processo di istruzione, ma deve esserlo anche al modello innovativo richiesto dalla società.

A riprova di quanto detto, basta dare un’occhiata al Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). Anche questo argomento merita la giusta riflessione per meglio comprendere la portata delle certificazioni informatiche.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale

L’acquisizione delle certificazioni informatiche si inserisce nel Piano Nazionale Scuola Digitale. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha creato un documento atto a far cogliere il calibro del variegato settore digitale.

Il tutto è organizzato in base alla Legge n. 107 del 13 luglio 2015 conosciuta come La Buona Scuola. Essa è anche definita Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale rispecchia le intenzioni del nostro governo. Infatti, si parla esplicitamente del rinnovamento del sistema pubblico.

Il tutto serve a creare una didattica innovativa in grado di rispondere alle esigenze degli studenti. Le certificazioni informatiche rientrano tra la formazione continua del personale scolastico.

Questi ultimi, infatti, devono essere conseguentemente preparati sulle nuove tecnologie della comunicazione. Lo si vede anche dal fatto che per le iscrizioni nelle differenti graduatorie è obbligatorio ormai agire in maniera telematica.

Gli obiettivi sono, comunque, aumentare determinati comparti tra cui figurano:

  • la rete internet a disposizione delle aule;
  • gli strumenti interattivi quali le LIM;
  • laboratori di svariata natura.

Certificazioni informatiche docenti

Le certificazioni informatiche docenti sono utili per questa specifica categoria. Infatti, esse servono a preparare l’insegnante, o l’aspirante tale, su aspetti e argomenti significativi nel loro ruolo.

Questo tipo di attestati, inoltre, fornisce l’addestramento adatto per poter usufruire di mezzi tecnologici nella classe. Alcuni di essi possono essere utilizzati anche per l’ampliamento della didattica inclusiva.

Questa particolare forma di insegnamento, da come si intuisce, serve a includere tutti quegli studenti che possono presentare problemi. La natura degli stessi può essere dissimile, ma lo scopo è il medesimo: superarli o attenuarli il più possibile.

Tra tali certificazioni informatiche, dunque, si possono annoverare:

  • corso LIM;
  • corso Tablet;
  • corso EIPASS;
  • corso Coding.

Ognuno di essi ha le proprie caratteristiche ed è in grado di approfondire tematiche essenziali e dal carattere unico.

Infatti, data la moltitudine di elementi inediti nella scuola italiana, i professori farebbero meglio ad acquisirle tutte.

Corso LIM

Il corso LIM è una delle certificazioni informatiche docenti più conosciute. Tale percorso formativo serve per poter istruire gli insegnanti sul corretto utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale.

Quest’oggetto è una superficie interattiva con svariate funzionalità. La lavagna elettronica, infatti, aiuta a svolgere varie attività tra cui:

  • disegnare;
  • scrivere;
  • visualizzare immagini o testi;
  • riprodurre video.

Ciò è solo una piccola parte delle azioni che l’insegnante può compiere attraverso tale oggetto. Questo implica una maggiore opportunità di coinvolgere la classe in maniera attiva. Le lezioni, in tal modo, saranno decisamente più stimolanti.

Inoltre, come si affermava poc’anzi, la LIM può essere un valido alleato per la didattica inclusiva. Il corso, dunque, serve a istruire gli insegnanti su un uso coerente del mezzo adoperato in aula.

In particolare, esso serve ad approfondire alcune tematiche vitali quali;

  • componenti hardware;
  • componenti software;
  • LIM nella didattica.

Alla fine del corso, così come per tutti gli altri che verranno di seguito segnalati, è necessario affrontare un test. Solo in questo modo si può ottenere un attestato valevole ai fini di legge.

Corso Tablet

Anche il corso Tablet assume un ruolo di spicco all’interno della scuola contemporanea. Quanto affermato fino a questo momento, però, non vuole sostituire la didattica tradizionale, ma semplicemente implementarla.

Il Tablet, lo conosciamo tutti, è un dispositivo portatile che assolve molti dei compiti dei computer portatili. Durante la pandemia è stato fondamentale per la didattica a distanza. Ciò è stato veritiero sia per gli alunni che per gli allievi di qualsiasi età.

L’attestato riguardante tale oggetto serve ad acquisire una preparazione degna in questo settore. Lo scopo è quello di sapersi destreggiare con metodologie innovative. Il tutto per aiutare gli educandi a saper affrontare un modo inedito di vivere la scuola.

Gli insegnanti, da parte loro, potranno invece approfondire inediti sistemi di impartire le lezioni. Ciò per portare al coinvolgimento di tutti tramite applicazioni utili alla trasmissione del sapere.

Come al solito, al centro del percorso formativo ci sono le Tecnologie TIC e il loro impiego concreto.

Corso EIPASS

Il corso EIPASS serve ad asserire le competenze acquisite nelle Tecnologie TIC. Per tale ragione è riconosciuto non solo in ambito scolastico, ma anche in quello internazionale.

Con questo acronimo ci si riferisce all’European Informatics Passport, ovvero il Passaporto Europeo di Informatica. La sua validità a livello europeo è dovuta al fatto di avere un programma standard con obiettivi comuni per tutto il continente.

Anche per questa ragione, il corso in questione è regolarmente riconosciuto a livello di concorsi nazionali pubblici. Inoltre, come si avrà modo di approfondire in seguito, è valevole anche ai fini di punteggio nelle differenti graduatorie docenti.

Il Decreto Ministeriale n. 59 del 26 giugno 2008, inoltre, chiarisce un punto. Ovvero, lo inserisce anche nei titoli utili per le graduatorie e dei concorsi nazionali. Ivi, infatti, viene valutato come attestato di addestramento professionale.

Il percorso in questione addestra gli utenti sull’uso corretto di Internet e sulla prevenzione degli eventuali pericoli del web. Tutto ciò è strettamente collegato alla didattica digitale che ormai imperversa negli istituti italiani.

I temi trattati, inoltre, sono diversi. Alcuni sono i seguenti:

  • i fondamenti dell’ICT;
  • la sicurezza informatica;
  • muoversi sul web.

Corso Coding

Il corso Coding è anch’esso conveniente per gli insegnanti i ogni ordine e grado. La sua funzionalità risiede nell’imprimere una vera e propria metodologia di apprendimento.

Esso, infatti, cerca di ampliare specifici processi mentali. Si sofferma, inoltre, sul pensiero computazionale atto alla risoluzione dei problemi nel minor tempo possibile.

La preparazione, quindi, si svolge dando le nozioni base di programmazione. Il tutto è essenziale sia per gli insegnanti che per i loro allievi. In tal modo si ha la possibilità di allargare i propri confini mentali.

Si mettono in atto nuove strategie di azione per affrontare le difficoltà che si presentano innanzi a noi quotidianamente. La didattica tradizionale si unisce a una visione lucida della realtà per raggiungere nuove vette del sapere.

Il pensiero computazionale, inoltre, vede la sua prima apparizione grazie al matematico e informatico Seymour Papert. Ciò accadeva nel 1980.

Un vero e proprio processo mentale che ha il grande obiettivo di unificare due universi al proprio interno: la logica e la creatività.

Esso prevede l’interazione continua e attiva del soggetto che lo mette in atto. Inoltre, si basa su tre distinte fasi:

  • astrazione;
  • automazione;
  • analisi.

Durante il corso, inoltre, si potranno analizzare con cura elementi propri della didattica inclusiva. Si darà anche attenzione alla piattaforma Scratch

Un’interfaccia grafica utile a ogni componente della classe per creare nuovi e stimolanti progetti di studio.

Certificazioni informatiche personale ATA

Tra le certificazioni informatiche indispensabili non si possono dimenticare quelle rivolte al personale ATA. Esse, come è già stato detto, si differenziano da quelle rivolte ai docenti.

Ciò è dovuto al fatto che gli scopi da perpetrare sono intrinsecamente diversi tra loro. C’è poi un’ulteriore distinzione da fare. Infatti, il personale ATA raccoglie al proprio interno molteplici figure professionali.

Possiamo vedere come tale dicitura indichi il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Di conseguenza, troveremo in tale compagine lavorativa:

  • collaboratore scolastico;
  • assistente tecnico;
  • assistente amministrativo;
  • collaboratore scolastico addetto alle aziende agricole;
  • infermiere;
  • guardarobiere;
  • direttore dei servizi generali e amministrativi.

Tutti questi dipendenti hanno ruolo assai complessi e distinti tra loro. 

Per tale motivo, anche le certificazioni informatiche di riferimento differiscono notevolmente. Gli attestati utili al settore, comunque, sono:

  • corso Dattilografia;
  • corso Pekit;
  • corso EIPASS.

Corso Dattilografia

Il corso Dattilografia è utile specialmente agli assistenti amministrativi. Il perché è abbastanza semplice da capire. Questo percorso formativo serve a istruire l’utente sul corretto uso della tastiera del computer.

Per la precisione, si parla di tastiera cieca poiché si deve acquisire l’abilità di scrivere guardando lo schermo del computer. Si vuole evitare, dunque, di guardare continuamente i tasti del PC a causa della propria insicurezza.

Per tale ragione, esso rientra tra i titoli utili al personale ATA. A stabilirlo ci ha pensato il Decreto Ministeriale n. 50 del 3 marzo 2021. Esso, infatti, fa riferimento all’aggiornamento delle graduatorie di circolo e d’istituto di terza fascia del personale ATA.

Questo per quanto riguarda le liste valevoli negli anni che dal 2021 arrivano al 2023. Questo tipo di graduatorie, difatti, hanno legittimità di tre anni.

Corso Pekit

Dato che del corso EIPASS si è già parlato nella sezione docenti, l’ultimo di cui occuparsi è il corso Pekit. Il traguardo da raggiungere in questo caso è il sapersi muovere in maniera corretta nel web.

Inoltre, consente di poter adoperare al meglio i differenti oggetti tecnologici messi a disposizione nelle scuole. Non deve sorprendere, dunque, che il MIUR abbia un’alta considerazione di certificazioni informatiche del genere.

Gli istituti, infatti, si muovono ormai nell’era digitale con estrema semplicità. Molte delle operazioni si svolgono in maniera online.

Chiunque aspiri a entrare a far parte del personale ATA non può esimersi dall’acquisizione di queste competenze. Ciò è valido specialmente per tutti quei dipendenti che in qualche modo abbiano a che fare con il settore amministrativo.

Che sia una pratica per un docente o per un allievo la sostanza non cambia: bisogna sapersi muovere agilmente con la tecnologia.

Certificazioni informatiche. Punteggio nelle graduatorie

Le certificazioni informatiche servono a far acquisire le abilità digitali al personale scolastico. Inoltre, si adoperano per potenziare la posizione dei candidati nelle differenti graduatorie.

Come può avvenire tutto ciò? In maniera molto semplice, poiché esse sono in grado di donare punteggio ai vari pretendenti. In tal modo è fattibile scalare anche di diverse posizioni.

Il MIUR ha stabilito, dunque, i criteri che devono avere in ambito tecnologico i dipendenti della scuola italiana. Per tale ragione riconosce alle certificazioni informatiche dei punti utili nelle graduatorie.

Per gli insegnanti, per esempio, vi è la possibilità di inserire del punteggio addizionale nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Ognuno dei corsi evidenziati per tale categoria, infatti, vale 0,5 punti.

Il Ministero dell’Istruzione, però, ha decretato che nelle GPS si possono inserire massimo 4 certificazioni informatiche. Ciò implica 2 punti in più per coloro che fanno parte della seconda fascia.

Per poter meglio approfondire quanto detto fino a ora, naturalmente, si può far riferimento alla Gazzetta Ufficiale. Le specifiche a riguardo si possono trovare nell’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022.

Diverso, invece, è il discorso per il personale ATA. Il corso di Dattilografia, per esempio, dona ai propri possessori 1 punto in più nelle graduatorie di riferimento.

Per gli assistenti amministrativi, gli assistenti tecnici, i cuochi e gli infermieri sia il corso Pekit che quello EIPASS corrispondono a 0,6 punti in più.

Questi ultimi due corsi, però, equivalgono a 0,3 punti per i collaboratori scolastici, i guardarobieri e gli addetti alle aziende agrarie.

Da tutto ciò, dunque, si può comprendere perfettamente quanto le certificazioni informatiche influenzano il personale scolastico.

Ciò avviene sia dal punto di vista delle conoscenze che dal punto di vista della carriera negli istituti.

Ampliare entrambe le categorie di cui si è discusso non può che fare bene a tutti i professionisti del settore.

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