|
|
La tecnologia e l’informatica sono diventate fondamentali nella scuola italiana. Proprio per tale ragione ci si chiede, a proposito dell’ECDL, qual è il punteggio docenti.
Una certificazione informatica in grado di aiutare molto coloro che hanno intenzione di lavorare nell’istruzione. Ecco, dunque, il motivo per cui è necessario approfondire questa tematica.
ECDL. Cos’è
Analizzare l’ECDL punteggio docenti aiuta a comprendere meglio questo attestato digitale. La dicitura indica l’European Computer Driving Licence, che in italiano è tradotta come Patente Europea per l’Uso del Computer.
Dal 2019, però, prende anche un altro nome. Spesso, infatti, viene identificata come ICDL. Tale sigla sta per International Certification of Digital Literacy resa come Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale.
In ogni caso, l’ECDL affonda le radici della propria autorevolezza nel CEPIS. Questo particolare ente è in grado di riunire al proprio interno quelle che sono le associazioni informatiche a livello continentale.
|
Tutto questo serve a far cogliere l’entità di tale tipo di certificazione. Come è facile intuire, infatti, essa è riconosciuta in ambito internazionale. Di conseguenza, risulta essere di grande valore nel curriculum vitae di chi la possiede.
In suo compito è quello di dimostrare in maniera oggettiva le abilità ottenute per poter adoperare al meglio il computer.
ECDL. Il punteggio docenti
Una delle peculiarità dell’ECDL è il suo valore come punteggio docenti. L’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022 ha decretato l’aggiornamento delle GPS.
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze servono ad assegnare gli incarichi di supplenza ai professori e agli aspiranti tali. Inoltre, sono suddivise in due fasce. Nella prima ci sono coloro che posseggono un’abilitazione, mentre nella seconda chi ha solo i titoli.
Specialmente quest’ultima categoria deve rivolgere un attento sguardo all’ECDL per il punteggio docenti. Infatti, nella suddetta O.M. si evidenzia come le certificazioni informatiche diano una votazione maggiore ai vari candidati.
In particolare, si afferma che gli attestati digitali possano essere massimo quattro, ognuno dei quali del valore di 0,5 punti.
Insieme, quindi, hanno il valore di 2 punti in più. Anche l’ECDL ha dalla propria il punteggio pari a 0,5.
A cosa serve
Da quanto è stato detto fino a ora, è evidente come questa certificazione informatica sia convalidata dal MIUR. Inoltre, l’ECDL non è utile solo per punteggio docenti, ma anche per altro. Dunque, a cosa serve?
A riconoscere le competenze in ambito digitale non solo all’interno della scuola, ma anche in altri settori lavorativi.
Avendo un respiro internazionale, infatti, è vista di buon occhio da diversi datori di lavoro.
Una cosa però su cui prestare attenzione è l’istituto di erogazione. Per avere valore ai fini delle GPS, e non solo, bisogna affidarsi solo a enti riconosciuti dal MIUR.
ECDL punteggio docenti. Cosa si studia
Dopo quanto affermato sull’ECDL e sul punteggio docenti, ora è il momento di analizzare cosa si studia. Al momento., si può scegliere tra uno di questi tre livelli:
- ECDL Base;
- ECDL Full Standard;
- ECDL Profile.
I moduli che comprendono il materiale di studio, a propria volta, sono suddivisi in ulteriori tre parti:
- Base;
- Standard;
- Advanced.
Dai vari nominativi si comprende come questa spartizione porti da un livello più basso a uno man mano più complesso in ambito informatico.
Quindi, si passerà dalle competenze basiche agli elementi fondanti per una corretta navigazione in internet. Inoltre, si possono approfondire tematiche quali la sicurezza sul web e i software di presentazione.
Quanto detto finora, naturalmente, sono solo alcuni piccoli esempi. Come detto, infatti, il percorso formativo è realizzato seguendo diversi gradi di preparazione.
Di conseguenza, maggiore sarà tale livello e altrettanto importanti saranno le abilità da acquisire.
In conclusione, quindi, i docenti e gli aspiranti tali hanno diversi motivi per conseguire tale percorso formativo. Essere al passo col mondo digitale, infatti, è ormai un criterio basilare della scuola italiana.