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Dopo la chiusura delle istanze, per quanto riguarda il Concorso Straordinario Bis di cui al comma 9 bis del DL 73/2021, il Ministero ha disposto le aggregazioni territoriali. Per alcune classi di concorso, in alcune regioni sono state fatte “zero” domande. Rimarranno, perciò, molti posti liberi.
Una volta costituite le commissioni, a livello regionale sarà già possibile avviare la prova.
Verrà estratta una lettera dalla quale partire e verrà stilato un relativo calendario.
Ubicazione della prova
Il concorso si svolgerà nella regione per la quale il candidato ha presentato la domanda di partecipazione. Anche se in presenza di un numero di aspiranti esiguo, l’articolo 2, comma 2 del D.D.G. n. 1081 del 6 maggio 2022 prevede che possano essere disposte eventuali aggregazioni interregionali, sino ad un massimo di 150 candidati.
L’Ufficio Scolastico Regionale, individuato come responsabile dello svolgimento dell’intera procedura, prevede l’approvazione di graduatorie distinte per ciascuna regione.
Numero disomogeneo di candidati per classe di concorso
Per alcune classi di concorso le domande si sono rivelate nettamente superiori al numero di posti banditi, perciò il posto in graduatoria sarà arduo da conquistare. Mentre per altri candidati, la strada potrebbe essere più semplice, essendoci una concorrenza decisamente meno numerosa.
Ci sono, infine, classi di concorso con un un numero di candidati pari o minore al numero di posti messi al bando in quella determinata regione.
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In tal caso i candidati avranno la certezza matematica di riuscire ad essere in graduatoria. Tuttavia, solo sommando prova orale e valutazione titoli si otterrà la graduatoria e la scelta della provincia.
Distribuzione dei posti liberi
Per alcune di queste classi di concorso il numero di domande presentate è minore rispetto ai posti messi al bando. Per altre ancora, invece, non è stata presentata alcuna domanda.
Tuttavia, il bando e la normativa del concorso non prevedono lo scorrimento delle graduatorie per la copertura dei posti liberi.
Questi posti nel DL 73/2021 sono bloccati al completamento delle immissioni in ruolo 2021/2022. Tali posti non possono essere resi disponibili né per la mobilità dei docenti di ruolo, né per le immissioni in ruolo.
Sono posti che, per essere utilizzabili nell’organico, dovranno attendere l’anno scolastico 2023/2024. Solo da allora questi posti potranno essere usati sia per immissioni in ruolo e sia per la mobilità.
Ne consegue che questi posti dovranno essere resi disponibili per le supplenze al 31 agosto dell’anno scolastico 2022/2023 e potranno essere assegnati tramite lo scorrimento di GaE e GPS.
Ovviamente, si tratta di posti e non cattedre concrete in una provincia. Quali di queste rimarranno libere sarà determinato dalle scelte effettuate dai vincitori.
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