I vincitori del Concorso Ordinario Infanzia e Primaria

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Il concorso ordinario 2020 è stato davvero complesso. A causa della pandemia, infatti, le prove sono state più volte rimandate per poi essere espletate solo negli ultimi mesi. Ecco perché sono in molti a chiedersi cosa accadrà ai vincitori del concorso ordinario infanzia e primaria.

A elaborare le misure necessarie al caso ci aveva pensato, infatti, il Decreto Dipartimentale 498 del 21 aprile 2020. Dopo il termine delle prove scritte, a decidere la sorte dei candidati ci penserà la verifica orale.

Concorso Ordinario Infanzia e Primaria

Come si è potuto notare in apertura di tale articolo, il cammino che ha portato al concorso ordinario infanzia e primaria è risultato abbastanza impervio. Il seguitare di rimandi ha portato i vari candidati a vivere mesi di costante tensione.

In ogni caso, lo scopo era quello di esaminare e selezionare i pretendenti per un numero di posti pari a 12.863. Cifra che, naturalmente, deve essere suddivisa tra scuola dell’infanzia e primaria.

Lo scopo di tutto ciò è quello di trovare i vincitori che possano essere assunti a tempo indeterminato. Ciò porterebbe, infatti, a non dover più fare affidamento sulle supplenze che popolano le cattedre solo fino alla fine dell’anno scolastico.

Non tutti i vincitori, però, potranno immediatamente aspirare a ricoprire il ruolo a settembre. Infatti, potrebbero esserci più idonei rispetto al numero di posti vuoti presenti nella propria provincia. In tal caso, si entra di diritto nelle graduatorie utili per poter ambire alla cattedra a cui si aspira.

Cosa succede ai vincitori

Come visto dunque, sono in molti a chiedersi cosa succeda ai vincitori. Per prima cosa, bisogna valutare se le graduatorie dei concorsi 2016 e del 2018 si siano svuotate. Se non vi sono candidati nelle suddette liste, si può procedere con quelli di quest’anno.

Le immissioni in ruolo, però, devono tenere necessariamente conto anche delle Graduatorie a Esaurimento. Dalle GAE, infatti, vengono selezionati il 50% degli aspiranti docenti a tempo indeterminato.

Altro fattore da tenere in considerazione, infine, è il numero di posti autorizzati per poter essere attribuiti ai vari insegnanti. Tutti questi fattori, quindi, potrebbero non portare all’assunzione nel settembre 2022. Nonostante ciò, nessuno può togliere tale diritto ai vincitori del concorso che vedrebbero semplicemente slittare il proprio desiderio.

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