Il Ministero dell’Istruzione e del Merito come prima grande riforma ha portato l’introduzione del docente tutor. Questa nuova figura sarà introdotta a partire dal prossimo anno scolastico. Si tratta di un docente che sarà individuato tra quelli già in servizio che dovrà seguire un particolare corso di formazione per diventare docente tutor.
SOMMARIO
ToggleDi cosa si occuperà il docente tutor
Il docente tutor si occuperà della personalizzazione dell’insegnamento e del contrasto alla dispersione scolastica. Egli percepirà anche uno stipendio maggiore, viste le maggiori responsabilità che gli saranno assegnate.
Il docente tutor dovrà occuparsi di seguire i ragazzi che hanno maggiori difficoltà di apprendimento, ma anche quelli molto bravi che in classe potrebbero annoiarsi. Ma non si occuperà soltanto dei ragazzi. Infatti, il suo compito è quello di guidare ragazzi e famiglie all’orientamento.
L’obiettivo del Ministero è combattere la dispersione scolastica.
A partire dall’anno scolastico 2023/2024, il docente tutor dovrà coordinare e sviluppare le attività didattiche in favore di una personalizzazione dell’istruzione per quanto riguarda le classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado. Dovrà occuparsi di favorire il recupero per i ragazzi che hanno più difficoltà, consentendo a coloro che possiedono talenti particolari di potenziarli.
Invece, il docente orientatore dovrà favorire le attività di orientamento. Al fine di fare in modo che i ragazzi facciano scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita. Ovviamente, considerando i diversi percorsi di studi o di lavoro e la varietà di offerte dei territori, del mondo universitario e produttivo.
Si tratta di un approccio che dovrà avvenire rispettando l’autonomia dei singoli istituti, degli studenti e delle loro famiglie.
Le istituzioni scolastiche potranno usufruire dei finanziamenti del PNRR e del PON per finanziare attività di potenziamento didattico nelle discipline STEM, attività innovative per l’orientamento e misure per contrastare la dispersione scolastica.
Inoltre, le scuole potranno utilizzare le risorse del PON 2021-2027 per finanziare attività extracurricolari e l’orientamento didattico.
Il corso di formazione per diventare docente tutor
Il Ministero comunicherà ad ogni istituto il numero minimo di docenti tutor da formare. Essi dovranno, poi, seguire un percorso di 20 ore sulla piattaforma INDIRE e si concluderà con un esame finale.
L’adesione dei docenti al corso di formazione per diventare tutor sarà volontari. Infatti, i corsi saranno gratuiti e gli stessi saranno pagati di più avendo una formazione maggiore e un impegno lavorativo aggiuntivo.
Non si sa ancora quanti saranno i docenti tutor. L’impegno orario sarà sia curricolare e sia extracurricolare.
La proposta è stata presentata alle organizzazioni sindacali, con le quali proseguirà nei prossimi giorni un approfondimento, e trasmessa per parere al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, nell’ottica della grande alleanza per la scuola e del necessario confronto istituzionale.