Il corso Pekit

Il corso Pekit

La scuola è cambiata. Ha dovuto farlo per adattarsi alle grandi metamorfosi sociali vissute negli ultimi anni. La pandemia, per esempio, ha reso necessario l’utilizzo di mezzi tecnologici. Ciò è accaduto in vari contesti. Il corso Pekit si inserisce perfettamente in tale situazione.

Durante il lockdown, per svariati mesi, gli istituti hanno dovuto svolgere il proprio compito da remoto. Ecco perché risulta ormai impensabile non conoscere i fondamenti degli strumenti digitali. Sapersi muovere o meno in questo settore può fare la differenza.

Gli ambienti scolastici, infatti, esigono ormai abilità sempre maggiori e settoriali. Tra le competenze richieste ci sono quelle degli strumenti TIC. Con tale sigla si intendono le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.

In inglese, invece, prendono la denominazione di Information and communications technology (ICT). Esse raccolgono tutte le modalità adoperate per consentire differenti funzioni. Il fulcro sono i dati digitali e di essi le TIC ne permettono:

  • la ricezione;
  • la trasmissione;
  • l’elaborazione.

In tutto ciò, il corso Pekit occupa una posizione di rilievo. Non resta, dunque, che scandagliare tale argomento per accertarne la validità. Come si vedrà in seguito, infatti, molte figure professionali ne possono trarre profitto.

In che cosa consiste il corso Pekit

Date le premesse, è ora giunto il momento di capire in che cosa consista il corso Pekit. Esso è una delle certificazioni informatiche riconosciute dal Ministero dell’Istruzione.

Il suo compito è quello di addestrare i professionisti della scuola nell’uso del PC e del Web. Inoltre, oramai negli istituti sono presenti anche mezzi tecnologici atti a rendere gli ambienti più inclusivi.

Una situazione ottimale se si pensa a tutti gli studenti che hanno differenti problematiche. Non esistono, infatti, solo disagi fisici o psichici, ma anche sociali ed economici. In ciò il docente di sostegno, ma non solo, esercita una funzione vitale.

La burocrazia scolastica, poi, è quasi completamente passata sul piano digitale. Ne sono una dimostrazione le GPS. 

Per l’immissione nelle stesse è opportuno inoltrare la propria istanza in maniera telematica. Questa è ormai da anni l’unica strada percorribile.

Di conseguenza, il corso Pekit appare come un ottimo metodo per istruire le persone nel campo tecnologico. Anche le operazioni svolte tra le mura degli istituti avvengono online.

Come si avrà modo di vedere in seguito, questa certificazione informatica è aperta a molteplici categorie. Sia gli aspiranti docenti che coloro che vogliono far parte del personale ATA possono conquistarla.

Le motivazioni e i profitti di una tale operazione sono ovviamente diversificati. In entrambi i casi, però, è quantomeno necessaria se non addirittura indispensabile.

Corso Pekit online

Un percorso formativo come quello ivi presentato può essere seguito anche in modalità online. Spesso, infatti, gli utenti che vogliono usufruirne si ritrovano a fare i conti con lavori impegnativi.

Di conseguenza, può risultare alquanto complesso muoversi verso un istituto fisico per seguire le lezioni dal vivo. Per questo motivo è utilissimo il corso Pekit online. Esso aiuterà gli interessati a portare al termine il compito prefissato.

Come si svolge? Gli utenti hanno a propria disposizione numerosi strumenti utili. In realtà, la prima cosa da fare è rivolgersi a enti riconosciuti dal MIUR.

Questi istituti hanno avuto l’approvazione da parte del Ministero dell’Istruzione. Ciò è consentito dalla Direttiva n. 170 del 21 marzo 2016. In essa si possono trovare tutti i criteri che devono avere le numerose organizzazioni di preparazione scolastica.

Il percorso selezionato, in ogni caso, è basato su molteplici elementi:

  • tutor a disposizione del cliente;
  • slide;
  • materiale didattico;
  • video;
  • esercitazioni.

Al termine di tutto ciò, i vari partecipanti dovranno affrontare un test. Solo il suo superamento consente di guadagnarsi un attestato valido ai fini di legge. Solo un siffatto documento può essere adoperato in tutta sicurezza.

Quest’ultimo, infatti, potrà essere utilizzato come titolo aggiuntivo. Ciò avviene sia per quanto riguarda i concorsi nazionali pubblici sia per le graduatorie scolastiche di varia natura. Anche questo aspetto, naturalmente, merita di essere sviscerato.

Corso Pekit punteggio

Se è vero che il corso Pekit ha valore sia per i docenti che per il personale ATA, è anche vero che il suo valore sia differente. Ciò dipende anche dal fatto che le graduatorie di riferimento di questi professionisti sono profondamente diverse tra loro.

Gli aspiranti docenti fanno riferimento alle Graduatorie Provinciali di Supplenze. La loro nascita è avvenuta nel 2020 a opera dell’Ordinanza Ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020.

Il loro aggiornamento, invece, è stato messo in pratica dall’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022.

Esse sono formate da due fasce distinte con i propri criteri di riferimento:

  • prima fascia, docenti abilitati;
  • seconda fascia, possessori dei soli titoli.

In tali graduatorie ogni candidato, dunque, ha il proprio punteggio GPS. Maggiore è lo stesso e maggiori saranno anche le opportunità di ricevere supplenze a lungo termine.

Contestualmente alle GPS, poi, vengono emanate anche le Graduatorie di Istituto (GI). I candidati devono selezionare per entrambe la medesima provincia. I servizi che possono essere ottenuti tramite queste liste sono:

  • fino al termine dell’anno scolastico, il 31 agosto (GPS);
  • fino al termine delle attività didattiche, 30 giugno (GPS);
  • fino all’ultimo giorno di effettiva permanenza delle esigenze di servizio (GI).

In tale contesto si inserisce il corso Pekit. Le certificazioni informatiche, infatti, danno una spinta alla carriera degli aspiranti insegnanti.

Un utente può prendere tutti gli attestati digitali che ritiene opportuni per la propria formazione personale. All’interno delle GPS, poi, potrà inserirne un massimo di quattro per raggiungere in tal modo 2 punti in più.

Ogni certificazione informatica, infatti, vale 0,5 punti. Anche il corso Pekit, dunque, ha l’identica importanza.

Corso Pekit ATA

Come già accennato, il corso Pekit non è basilare solo per i futuri insegnanti. Anche il personale ATA può ricavare dallo stesso ottimi apprendimenti da usare sul campo.

Il personale ATA, infatti, è costituito da una grande quantità di figure professionali. In questa compagine lavorativa rientrano:

  • collaboratore scolastico;
  • collaboratore scolastico addetto alle aziende agrarie;
  • assistente amministrativo;
  • assistente tecnico;
  • cuoco;
  • guardarobiere;
  • infermiere;
  • direttore dei servizi generali e amministrativi.

Tutti questi dipendenti hanno compiti assai importanti. Il percorso formativo di cui si sta trattando è utile per tutti loro, non solo per coloro che operano nel settore amministrativo.

Anche per questi professionisti, per esempio, c’è l’obbligo di immettersi nelle differenti graduatorie in modalità telematica. Ciò avviene attraverso la piattaforma del MIUR POLIS-Istanze OnLine.

La difformità di mansioni tra i vari elementi del personale ATA comporta anche un diverso punteggio. Infatti, i candidati si dividono sostanzialmente in due gruppi:

  • 0,6 punti, assistenti amministrativi/ assistenti tecnici/ infermieri/ cuochi;
  • 0,3 punti, collaboratore scolastico/ collaboratore scolastico addetto alle aziende agrarie/ guardarobiere.

Cosa si studia con il Pekit

Compresa l’importanza di questo percorso formativo bisogna anche soffermarsi sullo studio necessario allo stesso. Infatti, il corso Pekit ha al proprio interno alcune sezioni fondanti che si devono apprendere.

Il corso Pekit Expert, in particolare, si suddivide in quattro moduli difformi tra loro. Queste sezioni sono elaborate in modo che l’utente possa acquisire sempre maggiore padronanza degli strumenti tecnologici.

In tal modo, si parte da un livello più basso per poter salire man mano. Sia i docenti sia il personale ATA potranno prepararsi in maniera graduale. Al termine di questo processo avranno raggiunto le conoscenze in ambito digitale di cui necessitano.

Questi moduli, dunque, sono differenziati nella seguente maniera:

  • Cominciare le operazioni. Questa è la vera e propria fase introduttiva. In essa vengono esplicitate le funzioni base del PC;
  • Vivere in connessione. Qui si affronta l’argomento Web e il suo utilizzo consapevole;
  • Esperienza multimediale. In questa fase si vanno a scandagliare le opportunità di creare in maniera autonoma video, modificare le immagini e molto altro;
  • Diventare esperti. Nell’ultimo stadio si parla di elementi più complessi come la sicurezza nel vasto mondo di Internet.

Tutte colonne portanti per quanti decidono di voler operare all’interno delle mura scolastiche. Sia gli insegnanti che il personale ATA, infatti, devono stare al passo con i tempi.

Per poter accompagnare le giovani generazioni verso il futuro è obbligatorio sapersi destreggiare nelle strumentazioni tecnologiche.

La tecnologia nella scuola

Come è già stato ribadito più volte, la tecnologia nella scuola è essenziale. Lo è per diversi fattori tra cui compaiono:

  • iscriversi nelle differenti graduatorie scolastiche;
  • inviare una messa a disposizione all’istituto in cui si vorrebbe lavorare;
  • implementare la didattica inclusiva;
  • lo svolgimento delle funzioni burocratiche dei dipendenti e degli allievi.

Quanto detto, però, è solo una piccolissima fetta di cosa accade attraverso l’uso del digitale nelle aule. Da questo uso costante non può esimersi nessuno.

A riprova di ciò c’è da tenere in considerazione quello che è stato denominato come Piano Nazionale Scuola Digitale.

La sua elaborazione deriva dalla Legge n. 107 del 13 luglio 2015 conosciuta come La Buona Scuola. Quest’ultima sta alla base della volontà del governo di allineare i dipendenti pubblici italiani a quelli del resto d’Europa.

Per fare ciò è necessaria una formazione continua del personale didattico e del personale ATA. 

Queste figure, infatti, sono tenute a rimanere in costante aggiornamento. Ciò è valido specialmente per quanto concerne l’ambito tecnologico, essendo in continuo mutamento.

In tutto ciò si inseriscono perfettamente le certificazioni informatiche. Queste ultime consentono di poter apprendere con semplicità le innovazioni tecnologiche che ci circondano. Il corso Pekit ne è un validissimo esempio.

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