La scuola digitale è una delle rivoluzioni più significative nel campo dell’istruzione negli ultimi decenni. Questo concetto si riferisce all’uso delle tecnologie digitali per migliorare il processo di apprendimento in classe.
Infatti, la tecnologia non è più un semplice accessorio, ma è diventata il fulcro di molte attività, comprese quelle burocratiche. Ciò è avvenuto anche all’interno degli istituti scolastici.
I docenti, così come il personale ATA, sono quindi chiamati a espandere le proprie competenze in tale settore. Tutto ciò è vitale per mantenere elevati standard di prestazione.
È il caso, dunque, di analizzare una questione che oramai non può più essere tralasciata. Nei piani del governo, infatti, c’è anche quello di rendere la scuola digitale una realtà dinamica.
Cosa si intende per scuola digitale?
Quando si parla di scuola digitale si fa riferimento al Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD). Lo stesso prevede di unire al proprio interno la didattica tradizionale agli strumenti digitali. Questi ultimi, in particolare, devono fornire supporto alla prima.
Per far che ciò possa venire, quindi, si ha la necessità di adoperare il suddetto PNSD. Lo stesso è stato introdotto tramite articolo 1, commi 56-59 della Legge n. 107 del 13 luglio 2015.
La scuola digitale, inoltre, ha degli scopi ben precisi da raggiungere. La stessa va a fondarsi su:
- la connettività, che deve essere alla portata sia degli alunni che del personale scolastico;
- gli ambienti e gli strumenti, per creare ambienti scolastici dotati degli strumenti tecnologici adeguati;
- le competenze e i contenuti, per favorire le competenze digitali degli allievi;
- la formazione e l’accompagnamento, rivolti al personale scolastico.
In merito, bisogna osservare anche un ulteriore punto. Infatti, negli ultimi cinque anni, un ammontare di circa 1,9 miliardi di euro è stato destinato alla modernizzazione digitale della scuola italiana.
Non deve, pertanto, stupire come gli stessi professionisti della scuola vengano spinti a migliorarsi sotto il punto di vista della formazione. Ciò è possibile tramite l’acquisizione di molteplici certificazioni informatiche.
Perché è importante la didattica digitale?
Chiariti i punti principali della questione, bisogna ora comprendere i motivi per cui la scuola digitale risulti essere così tanto importante.
Uno dei più evidenti è l’accesso a una vasta quantità di risorse educative online. Gli studenti possono accedere a testi, video, simulazioni e altri materiali che arricchiscono il loro apprendimento.
Inoltre, gli insegnanti possono utilizzare quiz online, sondaggi e giochi educativi per coinvolgere gli alunni in modo attivo. Ciò permette anche di misurare il loro progresso in tempo reale.
C’è anche un altro punto di cui bisogna discutere. Nella didattica tradizionale, il docente svolge un ruolo centrale. Egli è il principale trasmettitore di conoscenze e competenze agli alunni.
Tuttavia, in questa prospettiva innovativa, il fulcro dell’ambiente educativo si sposta verso i discenti. Così si ponendo l’accento sulle loro abilità di apprendimento e assimilazione.
Questa metodologia rivoluzionaria si propone di coinvolgere attivamente ogni individuo presente in aula. Si favorisce, in tal modo, un approccio più partecipativo e centrato sui discenti.
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