Dalle ore 9:00 del 1° luglio alle ore 23:59 del 15 luglio 2022 tutti i docenti interessati dovranno necessariamente confermare il servizio svolto nell’anno scolastico 2021/22. Si tratta di un adempimento previsto nell’ambito dell’aggiornamento delle GPS per il biennio 2022/2024. L’ordinanza ministeriale n. 112 del 06.05.2022 prevedeva, infatti, la possibilità, per per coloro che non avevano maturato l’intera annualità di servizio entro il 31 maggio, di inserire nell’istanza il punteggio pieno. Quindi, gli aspiranti supplenti con contratto al 30 giugno o al 31 agosto hanno potuto inserire anche il punteggio non ancora acquisito. In ogni caso doveva trattarsi di servizio non svolto, ma comunque coperto da contratto. E adesso è arrivato il momento di confermare l’effettivo svolgimento del servizio attraverso un’apposita istanza. In caso di mancata conferma, la valutazione del servizio sarà ricondotta alla data di presentazione della domanda.
GPS: quando confermare il servizio svolto nell’anno scolastico 2021/22
Con una nota pubblicata sul proprio sito, il Ministero dell’Istruzione ha, pertanto, annunciato che ci sarà tempo fino al 15 luglio per confermare o meno il servizio svolto nel corso dell’anno scolastico appena terminato. Fino a tale data saranno, infatti, “disponibili le funzioni telematiche per la presentazione delle istanze di conferma dei titoli di servizio maturati nel corrente anno scolastico, in quanto effettivamente svolti”. Il tutto, ovviamente, “ai fini dell’inclusione a pieno titolo nella II fascia delle GPS relative ai posti di sostegno. O ai fini della valutabilità in altra graduatoria”.
Perché confermare il servizio svolto?
La necessità di confermare il servizio svolto nell’anno scolastico 2021/22 è legata alla data di chiusura dell’aggiornamento delle GPS (31 maggio). Si è voluto, in pratica, venire incontro a quanti non avevano ancora raggiunto il punteggio massimo entro quella data. Dando, a questi ultimi, la possibilità di dichiarare anche il servizio eventualmente svolto dopo il 31 maggio. Ma con l’obbligo di confermarlo in un secondo momento. Appunto entro il 15 luglio, in modalità esclusivamente telematica attraverso il portale Istanze Online. Per accedervi sono necessarie le credenziali del Sistema pubblico di identità digitale (SPID) o quelle della Carta d’Identità elettronica (CIE). O, in alternativa, di un’utenza valida per l’accesso ai servizi presenti nell’area riservata del Ministero con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS)”.
Mancata conferma del servizio
Presentare l’istanza di conferma del servizio svolto permette all’aspirante docente di guadagnare punti preziosi ai fini delle GPS. Vale a dire quei punti che al 31 maggio lo stesso non aveva ancora conseguito e, quindi, non aveva potuto inserire a pieno titolo. Ma solo con riserva. Dopo la presentazione della domanda, invece, questi punti gli permetteranno di collocarsi in una posizione certamente più vantaggiosa.
Non pochi aspiranti, tuttavia, pur avendo già acquisito entro il 31 maggio il punteggio massimo spettante (12 punti), in virtù di un contratto al 30 giugno o al 31 agosto, avevano cliccato su “contratto in essere”. In questo caso, se anche non dovessero presentare l’istanza di conferma del servizio, per loro non cambierà nulla.
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