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Le Graduatorie provinciali per le supplenze sono lo strumento principale di cui si avvalgono gli Uffici scolastici provinciali (USP) per coprire le cattedre vacanti. Tanto basta per giustificare l’estrema importanza rivestita dal calcolo punteggio supplenze.
Per avere maggiori possibilità di ottenere un incarico di supplenza, infatti, gli aspiranti docenti devono mettere in campo adeguate strategie formative in modo da accumulare punti e scalare la graduatoria. Più in alto riusciranno a piazzarsi, maggiori opportunità di insegnare avranno.
Le GPS, alle quali si ricorre solo dopo lo scorrimento delle Graduatorie ad esaurimento (GaE), vengono utilizzate per l’assegnazione delle supplenze a lungo termine nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I e II grado. Una volta esaurite, invece, si attinge alle Graduatorie d’istituto (GI).
E, come vedremo, sono proprio i servizi svolti a poter garantire un numero tutt’altro che trascurabile di punti. Ragion per cui, scalare la graduatoria diventa fondamentale.
Cosa sono le GPS e come funzionano?
Le Graduatorie provinciali per le supplenze – strutturate su base provinciale e divise per classi di concorso, hanno validità biennale e vengono utilizzate dagli USP per assegnare le supplenze:
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- annuali (31 agosto): ovvero per la copertura delle cattedre vacanti e scoperte entro il 31 dicembre per le quali si prevede che resteranno tali fino alla fine dell’anno scolastico in corso;
- temporanee (30 giugno): ovvero per la copertura delle cattedre scoperte entro il 31 dicembre per tutto il periodo delle attività didattiche nonché per gli spezzoni che non andranno a costituire né cattedre né posti orario;
- temporanee: ovvero per tutti gli altri casi.
Le GPS furono istituite con l’ordinanza n. 60 del 10 luglio 2020 dall’allora Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina per agevolare e velocizzare l’assegnazione delle cattedre scoperte.
L’ultimo aggiornamento delle stesse si è chiuso il 31 maggio 2022.
Calcolo punteggio supplenze GPS: quanto vale il voto di laurea?
Il primo dei punteggi che gli aspiranti docenti dovranno considerare è quello derivante dalla valutazione del titolo di studio di accesso, vale a dire il voto di laurea.
La valutazione parte da 12 punti per un voto finale di 76/100. Mentre per i voti pari o superiori a 77/100 si aggiungono ulteriori 0,50 punti, fino ad un massimo di 29 punti. In caso di 110 e lode vengono aggiunti ulteriori 4 punti.
Pertanto:
- 76/110 o inferiore: punti 12;
- per ogni voto in più rispetto a 76, vengono assegnati 0,50 punti;
- 110/110: punti 29;
- 110/110 + lode: punti 33.
Come accumulare punti nelle GPS?
Il voto di laurea, tuttavia, rappresenta solo una base di partenza alla quale andranno inevitabilmente aggiunti altri punti derivanti da un’adeguata strategia formativa finalizzata ad incrementare il proprio punteggio.
Solo così sarà possibile raggiungere l’obiettivo di migliorare il piazzamento nelle graduatorie GPS e superare gli altri aspiranti docenti, aumentando le proprie possibilità di vedersi assegnare un incarico di supplenza.
Determinanti, in questo caso, risultano i Master e i corsi di perfezionamento, nonché le Certificazioni informatiche e le Certificazioni linguistiche. Tutti strumenti formativi che, oltre a garantire punti preziosi ai fini delle graduatorie, assicurano anche l’acquisizione di imprescindibili competenze che si riveleranno particolarmente utili nel corso della carriera scolastica.
In particolare:
- Master: 1 punto;
- Corsi di Perfezionamento: 1 punto;
- Certificazioni Informatiche: 0,5 punti (fino ad un massimo di 2 punti;
- Certificazioni Linguistiche: fino a 6 punti.
Da tenere presente che il Corso di Perfezionamento Clil (che da solo vale 1 punto), abbinato ad una Certificazione linguistica, vale ben 3 punti:
- Inglese C2 (6 punti) + CLIL (3 punti) = 9 punti
Calcolo punteggio supplenze GPS
Come ampiamente sottolineato, la valutazione dei titoli di servizio, insieme a quella dei titoli di studio e dei corsi di formazione, è fondamentale per scalare le Graduatorie provinciali per le supplenze.
Ecco, quindi, nel dettaglio il punteggio che ciascuna supplenza può assicurare agli aspiranti docenti:
- da 16 a 45 giorni: 2 punti;
- da 46 a 75 giorni: 4 punti;
- da 76 a 105 giorni: 6 punti;
- da 106 a 135 giorni: 8 punti;
- da 136 a 165 giorni: 10 punti;
- da 166 giorni in avanti: 12 punti.
Differenza tra servizio specifico e aspecifico
Bisogna, però, tenere presente che esistono due diverse tipologie di servizi:
- specifico: quello prestato nella propria classe di concorso;
- aspecifico: quello prestato in una classe di concorso diversa rispetto a quella per la quale si è inseriti nelle GPS.
In termini di punteggio il servizio aspecifico garantisce la metà dei punti rispetto a quello specifico. Lo stesso vale, ovviamente, anche per il Sostegno.
Ad ogni modo, bisogna anche tenere presente che:
- non si possono sommare tra di loro i giorni di supplenza di due diversi anni scolastici;
- il punteggio annuale massimo di 12 punti può essere raggiunto anche attraverso la somma di più servizi aspecifici.
Calcolo punteggio supplenze MAD
Per maturare il relativo punteggio non è per forza necessario che la supplenza venga assegnata attraverso le Graduatorie ad esaurimento (GaE), le Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e le Graduatorie di istituto (GI).
Anche con gli incarichi da Messa a disposizione (MAD) – alle quali si ricorre una volta esaurite le altre graduatorie – infatti, è possibile maturare il punteggio pieno previsto dalla relativa tabella:
- da 16 a 45 giorni: 2 punti;
- da 46 a 75 giorni: 4 punti;
- da 76 a 105 giorni: 6 punti;
- da 106 a 135 giorni: 8 punti;
- da 136 a 165 giorni: 10 punti;
- da 166 giorni in avanti: 12 punti.
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