Perché è utile inserirsi nelle graduatorie scuola

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Lavorare come insegnante, oggi, presenta numerose sfide. È innegabile, infatti, come il percorso per giungere a questo scopo sia diventato molto più arduo, basti vedere l’ultima riforma. Ecco perché è utile inserirsi nelle graduatorie scuola.

Ivi, infatti, è possibile avere maggiori opportunità per essere reclutati per varie forme di supplenza. In tal modo, dunque, si riesce a dare la giusta spinta alla propria carriera lavorativa.

Le graduatorie scuola

Nella compagine dell’istruzione le graduatorie scuola rappresentano uno dei mezzi più importanti per poter svolgere servizio negli istituti italiani. Lo scorso maggio, infatti, gli utenti hanno potuto aggiornare il proprio punteggio all’interno delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.

Le operazioni da portare a termine, però, sono molte. Il MIUR ha stabilito che le immissioni in ruolo dovranno terminare entro la data del 2 agosto. Coloro che usufruiranno della call veloce, invece, dovranno portare a conclusione l’intervento entro il 10 agosto.

Dopo tutto ciò, infine, si potranno finalmente sapere i risultati delle GPS. Queste ultime, infatti, hanno al proprio interno differenti tipi di insegnanti o aspiranti tali. Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze sono suddivise in due fasce. La prima presenta i docenti abilitati, la seconda quelli con in possesso i soli titoli.

Le diverse supplenze

Le graduatorie scuola sono fondamentali per ottenere le diverse supplenze. A metà agosto, gli aspiranti docenti dovranno inserire 150 scuole (valide per il solo anno scolastico 2022/23). Ciò nonostante abbiano già indicato, a fine maggio, una provincia durante la compilazione dell’istanza.

Se ciò non venisse fatto, i candidati verrebbero esclusi da una buona parte degli incarichi. Infatti, nei mesi scorsi si sono scelte le 20 scuole appartenenti alle GI, ovvero le Graduatorie d’Istituto. Questa volta, invece si dovranno inserire ben 150 preferenze.

Tale decisione andrà a influire sulla possibilità di ricevere o meno le assegnazioni annuali. Esse, però, possono essere di due tipi. Il primo è quello di un servizio il cui termine coincida con il 31 agosto, ovvero la fine dell’anno scolastico. Il secondo, invece, scade il 30 giugno, concomitante al termine delle attività didattiche.

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