GPS per ITP: i requisiti per accedere

GPS-ITP requisiti

Tra le varie novità contemplate dalla Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti voluta dall’ex Ministro Bianchi, quella relativa agli insegnanti tecnico pratici (ITP) non è affatto trascurabile. Non fosse altro che per lo stravolgimento che si porta dietro e che segna una netta rottura rispetto al passato

La legge n. 79 del 29 giugno 2022 (conversione in legge del decreto n. 36/2022) stabilisce, infatti, che:

“Costituisce requisito per la partecipazione al concorso relativamente ai posti di insegnante tecnico-pratico, il possesso della laurea, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di I livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso, e dell’abilitazione specifica sulla classe di concorso”.

Se, dunque, finora gli aspiranti ITP non hanno mai avuto la necessità di conseguire un titolo superiore al diploma, con la Riforma Bianchi avranno, invece, bisogno della laurea triennale. 

I requisiti e la fase di transizione

Sebbene la Riforma Bianchi introduca, di fatto, l’obbligo della laurea triennale tra i requisiti richiesti agli ITP in GPS, la stessa prevede tuttavia una fase di transizione: 

“Sino al 31 dicembre 2024, sono comunque ammessi a partecipare al concorso per i posti comuni di docente di scuola secondaria di primo e secondo grado e per i posti di insegnante tecnico-pratico coloro che abbiano conseguito almeno 30 crediti formativi universitari o accademici del percorso universitario e accademico di formazione iniziale, a condizione che parte dei crediti formativi universitari o accademici siano di tirocinio diretto”.

Cosa dice il decreto legislativo n. 59/2017

Secondo l’articolo 5 comma 2 del decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017 – in attuazione della legge n. 107/2015 – costituisce titolo di accesso al concorso relativamente ai posti di ITP il possesso congiunto di:

  • laurea,  oppure  diploma  dell’alta   formazione   artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure titolo  equipollente  o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla  data  di indizione del concorso; 
  • 24  CFU/CFA  acquisiti  in  forma  curricolare,  aggiuntiva  o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e  nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il  possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti  quattro ambiti  disciplinari:  pedagogia,  pedagogia  speciale  e   didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie  e  tecnologie didattiche.

L’articolo 22 comma 2, tuttavia, precisa: 

“I requisiti di cui all’articolo 5, comma 2, sono  richiesti  per la  partecipazione  ai  concorsi  banditi  successivamente   all’anno scolastico 2024/2025. Sino ad  allora,  per  i  posti  di  insegnante tecnico pratico, rimangono fermi i requisiti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19”.

La nuova normativa e i requisiti per ITP in GPS

Le novità relative ai requisiti richiesti agli ITP vanno, tuttavia, oltre quanto previsto dal decreto legislativo n. 59/2017. La Riforma Bianchi, nel contesto di una totale modifica del sistema di reclutamento scolastico, ha infatti previsto l’accesso ai concorsi solo dopo il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento. 

Si tratta, in altri termini, di un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale corrispondente a non meno di 60 CFU. Ovvero crediti formativi universitari nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche. 

Resta, di contro, invariato quanto previsto dall’articolo 22 del decreto legislativo n. 59/2017. Ragion per cui i nuovi requisiti saranno richiesti agli ITP solo per i concorsi ordinari banditi dopo l’anno scolastico 2024/2025

Riforma Bianchi: GPS ITP requisiti

Vediamo, dunque, cosa prevede nello specifico la Riforma Bianchi in merito ai requisiti richiesti agli Insegnanti tecnico pratici:  

  • “costituisce requisito per la partecipazione al concorso relativamente ai posti di insegnante tecnico-pratico, il possesso della laurea, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di I livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso, e dell’abilitazione specifica sulla classe di concorso”.

Se, dunque, finora gli aspiranti docenti ITP non hanno mai avuto la necessità di conseguire un titolo superiore al diploma, con la Riforma Bianchi avranno bisogno della laurea triennale

Tuttavia, come abbiamo già accennato, è prevista una fase transitoria durante la quale sarà sufficiente il possesso del diploma unito al percorso di formazione iniziale dei 60 CFU per partecipare al concorso. In realtà, saranno sufficienti soli 30 CFU. I restanti crediti formativi universitari potranno, infatti, essere integrati successivamente, in caso di superamento del concorso stesso.   

GPS ITP requisiti: quale tipologia di laurea triennale?

Quale tipologia di laurea triennale dovranno conseguire gli aspiranti docenti ITP alla luce della Riforma Bianchi? Ebbene, ancora se ne sa davvero poco. La speranza è che il DPCM 60 CFU – atteso a breve – chiarisca anche questo aspetto. Ma l’argomento potrebbe, in realtà, essere anche affidato ad un decreto successivo. L’unica certezza, al momento, è l’assenza di qualsiasi tipo di tabelle di riferimento. Per cui non resta che attendere delucidazioni in merito.  

GPS ITP requisiti: come aumentare il proprio punteggio

Oltre ai requisiti è, tuttavia, determinante ai fini dell’assegnazione di un incarico di supplenza anche il punteggio conseguito. E questo vale, ovviamente, tanto per gli insegnanti ordinari che per gli ITP. 

Occorre, pertanto, pianificare precise strategie formative per accumulare punti in GPS, in modo da scalare le graduatorie, migliorare il proprio posizionamento e avere maggiori possibilità di vedersi assegnare un incarico a tempo determinato. 

Risultano essere molto preziosi in quest’ottica:

  • Master (1 punto); 
  • Corsi di Perfezionamento (1 punto);
  • Certificazioni Informatiche (0,5 punti fino ad un massimo di 2 punti);
  • Certificazioni Linguistiche (fino a 6 punti).

Va, tuttavia, sottolineata la doppia valenza ricoperta dai Master e dai Corsi di perfezionamento, nonché dalle Certificazioni informatiche e dalle Certificazioni linguistiche. 

Oltre a garantire punti preziosi proprio ai fini delle graduatorie, assicurano infatti anche l’acquisizione di imprescindibili competenze che si riveleranno particolarmente utili nel corso della carriera scolastica degli aspiranti docenti.  

Da precisare, inoltre, che il Corso di Perfezionamento Clil, abbinato ad una Certificazione linguistica, vale ben 3 punti. 

Ovvero:

  • Inglese B2 (3 punti) + CLIL (3 punti) = 6 punti;
  • Inglese C1 (4 punti) + CLIL (3 punti) = 7 punti;
  • Inglese C2 (6 punti) + CLIL (3 punti) = 9 punti.

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