Graduatorie GPS: la Guida Completa

Graduatorie GPS

Le Graduatorie GPS furono introdotte con l’ordinanza n. 60 del 10 luglio 2020 dall’allora Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina con l’obiettivo di agevolare e velocizzare l’assegnazione delle cattedre scoperte. 

Si tratta di elenchi di insegnanti con pieno accesso a specifiche classi di concorso, redatti su base provinciale tenendo conto del punteggio conseguito da ciascun aspirante docente. 

Cosa sono le Graduatorie GPS a scuola?

Le graduatorie scolastiche per la copertura delle cattedre scoperte sono tre:

  • Graduatorie ad esaurimento (GaE);
  • Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS);
  • Graduatorie d’istituto (GI).

Le prime alle quali si ricorre sono le GaE. Solo dopo lo scorrimento o l’eventuale incapienza di queste ultime, entrano in scena le GPS che rappresentano, tuttavia, uno strumento fondamentale nell’ambito delle assegnazioni delle supplenze scolastiche. Certamente il più importante. 

Esaurite le GPS o, comunque, dopo il 31 dicembre i dirigenti scolastici attingono alle GI. 

Per quanto riguarda le Graduatorie GPS, le stesse hanno una validità biennale: l’ultimo aggiornamento si è chiuso il 24 giugno 2024 scorso e sarà, pertanto, valido per gli anni scolastici 2024/25 e 2025/26. 

Gli aspiranti docenti possono scegliere fino a 20 scuole per ciascuna classe di concorso, ma in una sola provincia

Per il conferimento degli incarichi di supplenza, gli USP procedono alle relative nomine tenendo conto:

  • delle preferenze espresse dai docenti in sede di presentazione dell’istanza di inserimento o di aggiornamento;
  • dei punteggi conseguiti da ciascun candidato. 

Tipologia di Servizio per le GPS: le differenze

Nello specifico, le Graduatorie provinciali per le supplenze vengono utilizzate dagli Uffici scolastici provinciali (USP) per assegnare le supplenze di lunga durata nelle scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I e II grado

Per quanto riguarda questi incarichi a tempo determinato, gli stessi possono essere:

  • annuali (31 agosto): ovvero per la copertura delle cattedre vacanti e scoperte entro il 31 dicembre per le quali si prevede che resteranno tali fino alla fine dell’anno scolastico in corso;
  • temporanei (30 giugno): ovvero per la copertura delle cattedre scoperte entro il 31 dicembre per tutto il periodo delle attività didattiche nonché per gli spezzoni che non andranno a costituire né cattedre né posti orario.

Requisiti generali per entrare in GPS

Per inserirsi nelle Graduatorie GPS è indispensabile che l’aspirante docente sia in possesso di determinati requisiti:

  • cittadinanza italiana;
  • età non inferiore ad anni 18 e non superiore ad anni 67; 
  • godimento dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza; 
  • posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale il candidato sia stato eventualmente chiamato ai sensi dell’articolo 2, comma 7-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487; 
  • adeguata conoscenza della lingua italiana secondo quanto previsto dalla nota del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca 7 ottobre 2013, n. 5274.

Condizioni ostative per le GPS

Oltre ai requisiti necessari per presentare l’istanza di iscrizione nelle GPS, esistono anche delle condizioni ostative che interessano:

  • coloro che siano esclusi dall’elettorato politico attivo; 
  • coloro che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento; 
  • coloro che siano stati dispensati dal servizio ai sensi dell’articolo 439 del Testo Unico per mancato superamento del periodo di prova, relativamente alla medesima classe di concorso o tipologia di posto per cui è stata disposta la dispensa dal servizio; 
  • coloro che siano stati dispensati dal servizio per incapacità didattica ai sensi dell’articolo 512 del Testo Unico, relativamente alla medesima classe di concorso o tipologia di posto per cui è stata disposta la dispensa dal servizio; 
  • coloro che siano stati licenziati per giusta causa o giustificato motivo soggettivo ovvero siano incorsi nella sanzione disciplinare del licenziamento con o senza preavviso, ovvero della destituzione; 
  • coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell’articolo 127, primo comma, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per aver conseguito l’impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; 
  • coloro che si trovino temporaneamente inabilitati o interdetti, per il periodo di durata dell’inabilità o dell’interdizione; 
  • i dipendenti dello Stato o di enti pubblici collocati a riposo, in applicazione di disposizioni di carattere transitorio o speciale; 
  • coloro che si trovino in una delle condizioni ostative di cui al decreto legislativo 31 dicembre 2012 n. 235;

classe vuota

Le fasce delle Graduatorie GPS: quali e quante sono

Le GPS sono suddivise in due fasce, sia per quanto riguarda il posto comune sia per quanto riguarda quello di Sostegno. 

GPS per la Scuola dell’Infanzia e Primaria

  • Prima fascia: soggetti in possesso dell’abilitazione, ovvero laurea in Scienze della Formazione Primaria oppure diploma di scuola magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
  • Seconda fascia: studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, dal terzo, quarto e quinto anno, ma che abbiano conseguito almeno 150 CFU.

GPS per la Scuola Secondaria di I e II Grado

  • Prima fascia: docenti già abilitati;
  • Seconda fascia: docenti in possesso del titolo di accesso idoneo alla specifica classe di concorso oppure abilitazione su altra classe di concorso o altro grado o anche precedente inserimento nelle GPS per la medesima classe di concorso. Non sono più necessari i 24 CFU.

GPS per il Posto su Sostegno

  • Prima fascia: docenti specializzati su sostegno nel relativo grado;
  • Seconda fascia:  soggetti privi della specializzazione, ma che abbiano maturato almeno tre anni di servizio su posti di sostegno nel relativo grado entro l’anno scolastico precedente all’inserimento nelle graduatorie oppure in possesso del titolo di accesso alle GPS di seconda fascia del relativo grado. 

Come calcolare il punteggio?

Abbiamo già detto che gli aspiranti docenti vengono collocati nelle Graduatorie GPS in base al punteggio conseguito, che risulterà quindi determinante anche ai fini dell’assegnazione degli incarichi di supplenza.

E il primo elemento da esaminare in questo contesto è la valutazione del titolo di studio di accesso, vale a dire il voto di laurea.

La valutazione parte da 12 punti per un voto di 76/110. Per i voti pari o superiori a 77/110 si aggiungono ulteriori 0,50 punti, fino ad un massimo di 29 punti. In caso di 110 e lode vengono aggiunti ulteriori 4 punti.

  • 76/110 o inferiore: punti 12;
  • per ogni voto in più rispetto a 76, vengono assegnati 0,50 punti;
  • 110/110: punti 29;
  • 110/110 più lode: punti 33

Titoli di servizio: specifico e aspecifico

Per avere maggiori possibilità di vedersi assegnare un incarico di supplenza è fondamentale accumulare quanti più punti possibile, in modo da scalare la graduatoria e migliorare il proprio posizionamento.

Paradossalmente, tuttavia, sono proprio i servizi svolti a garantire i maggiori vantaggi in termini di punti:

  • da 16 a 45 giorni: 2 punti;
  • da 46 a 75 giorni: 4 punti;
  • da 76 a 105 giorni: 6 punti;
  • da 106 a 135 giorni: 8 punti;
  • da 136 a 165 giorni: 10 punti;
  • da 166 giorni in avanti: 12 punti.

Bisogna però precisare che, per quanto riguarda le supplenze, esistono due diverse tipologie di servizi:

  • specifico: quello prestato nella propria classe di concorso;
  • aspecifico: quello prestato in una classe di concorso diversa rispetto a quella per la quale si è inseriti nelle GPS. 

Inoltre, in termini di punteggio il servizio aspecifico garantisce la metà dei punti rispetto a quello specifico. Lo stesso vale, ovviamente, anche per il Sostegno.

Come aumentare il punteggio nelle graduatorie docenti

Scalare le graduatorie e migliorare il proprio posizionamento è sicuramente uno degli obiettivi principali degli aspiranti docenti. Anche perché si tratta dell’unico modo che permette loro di aumentare le probabilità di ricevere un incarico di supplenza.  

E per farlo, gli stessi devono attuare specifiche strategie formative tese ad aumentare il proprio punteggio attraverso il conseguimento di titoli:

  • Master (1 punto); 
  • Corsi di Perfezionamento (1 punto);
  • Certificazioni Informatiche (0,5 punti fino ad un massimo di 2 punti);
  • Certificazioni Linguistiche (fino a 6 punti).

Da precisare, tuttavia, che il Corso di Perfezionamento Clil, abbinato ad una Certificazione linguistica, vale ben 3 punti. 

Ovvero:

  • Inglese B2 (3 punti) + CLIL (3 punti) = 6 punti;
  • Inglese C1 (4 punti) + CLIL (3 punti) = 7 punti;
  • Inglese C2 (6 punti) + CLIL (3 punti) = 9 punti.

studenti seduti nel cortile della scuola

Punteggio: le Certificazioni informatiche e linguistiche

Tra gli strumenti più richiesti dagli aspiranti docenti – desiderosi sia di accumulare punteggio che di migliorare le proprie competenze – ci sono sicuramente le Certificazioni informatiche e le Certificazioni linguistiche.

Le Certificazioni informatiche

Le certificazioni informatiche sono fondamentali per gli aspiranti docenti, in quanto permettono loro di acquisire le competenze necessarie per restare al passo con i tempi. E per adeguarsi alle nuove esigenze didattiche. 

Inoltre, ogni certificazione informatica garantisce 0,5 punti per le GPS. Ma è possibile inserirne solo quattro, per un massimo di 2 punti.

  • Corso LIM: un imprescindibile percorso di formazione sull’uso didattico della Lavagna Interattiva Multimediale;
  • Corso Tablet: si propone di migliorare l’apprendimento degli alunni sfruttando le potenzialità di questo formidabile strumento tecnologico;
  • Corso Coding: permette di apprendere ed insegnare un pensiero computazionale e tecnologico;
  • Corso Strumenti informatici innovativi per la didattica: assicura agli aspiranti docenti le adeguate competenze digitali nell’ottica di una didattica innovativa e consapevole;
  • Corso Pekit Expert: va nella direzione di accrescere quelle che sono le conoscenze e le competenze digitali e tecnologiche degli utenti;
  • Corso Eipass 7 Moduli User: attesta in modo oggettivo il possesso delle competenze intermedie nell’utilizzo degli strumenti dell’ICT. 

Le certificazioni linguistiche

A loro volta, le Certificazioni linguistiche (riconosciute a livello internazionale) servono ad attestare, in maniera oggettiva ed affidabile, il livello di preparazione e di apprendimento di una lingua straniera. 

In particolare, i relativi corsi, che è possibile seguire anche online, puntano ad assicurare ai candidati le quattro skills (abilità) fondamentali:

  • listening (comprensione orale)
  • reading (lettura)
  • speaking (produzione e interazione orale)
  • writing (produzione e interazione scritta)

Per quanto riguarda, invece, i livelli, gli stessi sono stati stabiliti dal Quadro Europeo di riferimento per lingue (QCER, Common European Framework of Reference for Languages). 

Ovvero:

A – Base

  • A1 – Livello principiante
  • A2 – Livello elementare

B – Autonomia

  • B1 – Livello intermedio
  • B2 – Livello intermedio superiore

C – Padronanza

  • C1 – Livello avanzato
  • C2 – Livello di padronanza

Ecco, invece, i punti che è possibile acquisire in ottica GPS grazie alle certificazioni linguistiche:

  • livello B2: 3 punti;
  • livello C1: 4 punti;
  • livello C2: 6 punti.

Graduatorie GPS: Tabelle dei punteggi 

Dopo esserci soffermati sui titoli che assicurano punti preziosi agli aspiranti docenti, riteniamo utile dare un’occhiata più da vicino anche alle Tabelle di valutazione dei titoli allegate all’ordinanza ministeriale n. 88 del 16 maggio 2024:

Scegliere la provincia per le Graduatorie GPS

Un aspetto molto importante da tenere in considerazione e da non trascurare  per nessuna ragione è quello legato alla scelta della provincia. Per le Graduatorie GPS – come già evidenziato – è, infatti, possibile indicarne soltanto una. Ragion per cui si tratta di una decisione da prendere con estrema cautela.

Ma esiste un modo per scegliere la provincia migliore? Ovvero, quella in grado di garantire maggiori probabilità di vedersi assegnare un incarico di supplenza rispetto ad altre?

Orientarsi nella scelta della provincia ai fini del conferimento di una cattedra (seppur a tempo determinato) può risultare fondamentale. Ma, allo stesso tempo, anche particolarmente complicato. Soprattutto se si tiene conto che il punteggio di ciascun aspirante insegnante offre opportunità e prospettive diverse a seconda delle province – ma anche delle classi di concorso – scelte.

Il posizionamento derivante da un determinato punteggio, infatti, è strettamente legato alla provincia e alla classe di concorso. Sia la città che la materia d’insegnamento influiscono, infatti, in maniera evidente sul collocamento degli aspiranti docenti all’interno delle rispettive graduatorie.

alcuni studenti e docenti nel corridoio di una scuola

GPS: le province dove è più facile insegnare

Il metodo migliore per scegliere la provincia da indicare come preferenza nelle GPS è, pertanto, quello di puntare su quelle dove ci sono maggiori possibilità di insegnare. Ovvero, quelle più piccole

E questo perché nelle province più piccole sono presenti meno iscritti. Il che determina, di conseguenza, una grande richiesta di insegnanti che si traduce in opportunità più che interessanti per gli aspiranti supplenti.

Tuttavia, è bene far precedere la scelta della provincia anche da un’attenta analisi relativa alla classe di concorso. E’, infatti, possibile che in quella che all’apparenza sembra una provincia favorevole siano già iscritti migliaia di docenti nella stessa classe di concorso di proprio interesse. Per cui, eventualmente, potrebbe convenire rivolgere la propria attenzione altrove.

Un altro aspetto che occorre tenere presente è quello relativo alle regioni nelle quali mancano insegnanti. E questa, generalmente, è una delle problematiche delle scuole del Nord. 

Tuttavia, l’emigrazione non è l’unica soluzione. Si può insegnare anche nella propria provincia di residenza. Il percorso per realizzare questo sogno è semplice: è sufficiente investire sulla propria formazione e aumentare il proprio punteggio. Questo permetterà di scalare le graduatorie e incrementerà allo stesso tempo anche le opportunità lavorative.  

Aggiornamento Graduatorie GPS: cos’è? Come funziona?

Abbiamo già detto che la validità delle GPS è biennale. Ragion per cui, ogni due anni, gli aspiranti docenti devono presentare le istanze di inserimento/aggiornamento/trasferimento esclusivamente in via telematica attraverso il servizio Istanze OnLine (alias POLIS – Presentazione On Line delle Istanze). 

Per farlo, tuttavia, occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta d’Identità Elettronica (CIE). Occorre, inoltre, essere abilitati al servizio “Istanze on line”. 

Contestualmente, inoltre, è possibile effettuare la scelta delle 20 sedi relative alle correlate Graduatorie d’Istituto (GI) di seconda e terza fascia. 

Per le Graduatorie GPS è possibile scegliere, a pena di esclusione, una sola provincia, sebbene per più classi di concorso.  

Nell’istanza andranno indicati, tra gli altri dati, i titoli di accesso richiesti e, comunque, conseguiti entro la data di scadenza della finestra temporale per l’aggiornamento delle GPS stesse.  

Chi deve fare l’aggiornamento GPS?

L’aggiornamento delle GPS è riservato a tutti gli aspiranti docenti già iscritti nelle graduatorie relative al biennio precedente. 

Qualora, tuttavia, un aspirante dovesse, per un qualsiasi motivo, non presentare la domanda di aggiornamento, la normativa non prevede il depennamento dalla graduatoria. Piuttosto, verrà mantenuto il punteggio già assegnato in occasione dell’ultimo aggiornamento. 

Contestualmente, inoltre, sarà possibile presentare anche istanza di nuovo inserimento o richiesta di trasferimento, ovvero di modifica della provincia.

Ad ogni modo, è comunque preferibile presentare l’istanza di aggiornamento, soprattutto se si è in possesso di titoli soggetti a scadenza. Tra i quali alcune preferenze e riserve contenute nella legge n. 68 del 12 marzo 1999 (avente per oggetto “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”). 

L’aggiornamento Graduatorie GPS 2024: cosa sapere

L’ultimo aggiornamento delle GPS – disciplinato dall’ordinanza ministeriale n. 88 del 16.05.2024 – si è chiuso il 24 giugno scorso e sarà valido per gli anni scolastici 2024/25 e 2025/26. Era possibile indicare una sola provincia, ma per più classi di concorso. 

Fino a quella data, gli aspiranti supplenti hanno avuto la possibilità di presentare istanza di inserimento, di aggiornamento o di trasferimento. Quest’ultima oprerazione era possibile esclusivamente in via telematica attraverso il servizio Istanze OnLine (alias POLIS – Presentazione On Line delle Istanze) e per farlo occorreva essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta d’Identità Elettronica (CIE). 

Contemporaneamente gli stessi hanno potuto inserire anche le sedi (massimo 20) per l’iscrizione nelle correlate Graduatorie d’Istituto (GI) di seconda e terza fascia, utilizzate per le supplenze brevi.

Quando escono le Graduatorie GPS 2024/26? 

La pubblicazione delle Graduatorie GPS 2024/26 e dei relativi turni di nomina è già stata avviata dagli Uffici scolastici provinciali (USP) ed andrà avanti ancora per diverse settimane. 

Dove saranno pubblicate le Graduatorie GPS 2024/26?

Gli elenchi completi delle Graduatorie GPS 2022/24 sono consultabili dagli aspiranti docenti sui relativi siti istituzionali degli USP. 

Dove vedere le Graduatorie GPS 2024/26?

Le Graduatorie provinciali per le supplenze 2022/24 sono pubblicate sul sito internet dell’Ufficio scolastico provinciale di proprio riferimento: basterà accedervi per verificare il proprio piazzamento.

Gli aspiranti docenti possono, tuttavia, segnalare eventuali errori presentando un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni oppure un ricorso giurisdizionale al competente T.A.R. entro 60 giorni. 

un'alunna con libri in mano

Le sanzioni in caso di errori nelle GPS

Se l’istituzione delle GPS aveva come obiettivo quello di agevolare e di velocizzare l’assegnazione delle cattedre scoperte, è anche vero che in passato si sono registrate tutte una serie di situazioni che hanno notevolmente rallentato il processo.

Da qui la necessità di fare in modo che chi rinuncia, abbandona o, addirittura, rifiuta una supplenza debba inevitabilmente fare i conti con delle conseguenze. L’ordinanza ministeriale n. 88 del 16 maggio 2024, che ha disciplinato l’ultimo aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze per il biennio 2024/2026, prevede, infatti, tutta una serie di sanzioni

Le penalità previste variano, tuttavia, in base alle graduatorie di appartenenza dell’aspirante docente: Graduatorie ad esaurimento (GaE), Graduatorie provinciali per le supplenze e Graduatorie d’Istituto (GI).  

Rinunciare, abbandonare o rifiutare una supplenza in GaE o GPS: cosa comporta?

In caso di rinuncia o mancata assunzione di servizio, l’aspirante docente perde la possibilità di conseguire supplenze sia dalle Graduatorie ad esaurimento e sia dalle Graduatorie provinciali per le supplenze. 

Nonché, in caso di esaurimento o incapienza delle medesime, anche sulla base delle Graduatorie di istituto. 

E questo per tutte le classi di concorso e posti di insegnamento di ogni grado d’istruzione cui l’aspirante abbia titolo per l’anno scolastico di riferimento.

L’abbandono del servizio comporta, invece, la perdita della possibilità di conseguire supplenze sia dalle GaE che dalle GPS. Nonché, in caso di esaurimento o incapienza delle medesime, sulla base delle GI, per tutte le classi di concorso/tipologie di posto di ogni grado di istruzione per l’intero periodo di vigenza delle graduatorie medesime.

Rinunciare, abbandonare o rifiutare una supplenza: alcuni casi particolari

Al di là di quanto appena precisato in merito alle sanzioni previste in caso di rinuncia, abbandono o rifiuto di una supplenza, l’ordinanza ministeriale n. 88 del 16.05.2024, analizza anche alcuni casi particolari.

Non è, ad esempio, prevista alcuna sanzione per gli aspiranti docenti assunti per una supplenza da GI che lasciano l’incarico per accettare un’altra supplenza annuale o temporanea fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). 

Un altro caso riguarda gli aspiranti docenti licenziati, destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento. O che abbiano prodotto documenti falsi o, comunque, viziati da invalidità non sanabile e siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale. Gli stessi, infatti, verranno depennati da tutte le graduatorie (Gae, GPS e GI)

Sono, inoltre, esclusi dalle GAE, dalle GPS e dalle GI tutti gli aspiranti insegnanti dispensati dal servizio per il mancato superamento del periodo di prova, oppure per incapacità didattica. In questo caso, però, la sanzione si applica solo alla stessa classe di concorso o tipologia di posto per cui è stata disposta la dispensa dal servizio.

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