Da svariati anni l’inglese e il mondo della scuola hanno stretto un forte legame tra loro. Infatti, la lingua inglese è ormai diventata qualcosa che unisce il mondo intero, la lingua internazionale per eccellenza.
Motivo per cui conoscere l’inglese è diventato importantissimo.
Ecco perché ai docenti delle scuole italiane è fortemente richiesta una preparazione in questa lingua.
Ovviamente, è necessario che questa conoscenza della lingua sia accertata da una certificazione linguistica.
A tale certificazione può essere utile abbinare anche il CLIL.
Si tratta di un vero e proprio approccio metodologico alla lingua. Infatti, il suo proposito è quello di integrare le competenze linguistico-comunicative a quelle disciplinari in lingua straniera.
Il CLIL è stato proposto e ribadito come un obiettivo formativo primario grazie alla legge 107/2015.
SOMMARIO
ToggleIl CLIL
Nel momento in cui la lingua straniera diventa un corso di perfezionamento CLIL, la lingua viene riorganizzata su una triplice declinazione.
L’approccio CLIL è fondato direttamente sul significato, nel senso più stretto del termine. Infatti, quando si usa tale metodologia, la lingua è inserita direttamente nel contesto di un saper o un saper fare specifico.
Con la metodologia CLIL si apprendono sia i contenuti della disciplina scolastica che vengono trattati in lingua straniera, sia la lingua straniera stessa.
Si tratta del metodo di apprendimento delle conoscenze e competenze linguistiche che è da sempre stato utilizzato nel corso della storia per apprendere non solo la lingua, ma anche idee, comportamenti, stili di vita e nuove culture.
L’uso della lingua straniera aiuta lo studente a comprendere l’argomento principale della disciplina aumentando la qualità dell’apprendimento.
Il corso CLIL
Il CLIL è un corso di perfezionamento che copre 3 aree disciplinari e ha una valenza di 60 CFU.
Esso, abbinato a Discipline Non Linguistiche, permette l’aggiornamento professionale finalizzato all’acquisizione di specifiche competenze che permettono di introdurre la metodologia CLIL nel piano didattico.
Secondo il MIUR, le competenze di un docente CLIL devono essere specifiche per almeno tre ambiti in particolare:
- Ambito linguistico,
- Ambito disciplinare,
- Ambito metodologico-didattico.
Un docente CLIL deve elaborare e utilizzare sistemi di valutazione condivisi e integrati con la metodologia CLIL.
Si tratta di corsi che forniscono una preparazione per una disciplina non linguistica in lingua straniera.
É un corso che ha la durata di un anno accademico e non è compatibile con l’iscrizione contemporanea ad altri corsi di perfezionamento, master o corsi di laurea.
Il CLIL è suddiviso in 3 aree disciplinari e copre un totale di 60 CFU. Esso fornirà al docente le basi psicopedagogiche necessarie per attuare un intervento didattico significativo. Poi si incentrerà sui fondamento di linguistica e applicativi e si sposterà sulla lingua straniera e il suo approfondimento.
Requisiti per accedere ad un corso CLIL
Un’insegnante CLIL, dovrà avere i seguenti requisiti:
- competenze linguistico-comunicative nella lingua straniera ad un livello abbastanza avanzato, almeno B2 o C1;
- competenze metodologiche-didattiche acquisite al termine di un corso di perfezionamento universitario del valore di 60 CFU per i docenti in formazione iniziale e 20 CFU per i docenti in servizio.
Ovviamente, possono accedere ai corsi anche i docenti in possesso di certificazioni nella lingua straniera oggetto del corso rilasciate da Enti Certificatori riconosciuti dai governi dei paesi madrelingua, almeno di livello C1 di cui al QCER, che attestano le abilità previste; competenze linguistiche certificate in relazione alle abilità, di livello B2 del QCER, iscritti e frequentanti un corso di formazione per conseguire il livello C1 del QCER.
Il CLIL è un metodo capace di innescare un reale rinnovamento dell’agire didattico. E mira ad oltrepassare i limiti della lezione tradizionale. Il metodo CLIL spinge attraverso un uso della lingua straniera che invoglia gli studenti a strategie di apprendimento. In questo modo essi potranno acquisire significati articolati e condivisi.
Corso CLIL online
Il corso CLIL, come molti altri tipi di certificazione può essere preso attraverso un corso online, seguendo lezioni con tutor o docenti in via completamente telematica.
Un corso CLIL online è un corso di perfezionamento CLIL che consente ai docenti di acquisire tutte le competenze al riguardo e di esercitarsi autonomamente o con l’aiuto di un docente.
Dopo aver seguito un percorso teorico, bisognerà svolgere l’esame finale per poter ricevere l’abilitazione.
Sarà necessario rivolgersi ad enti riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, per avere la certezza di ricevere un’abilitazione valida e riconosciuta.
Abbinato ad un certificazione linguistica, il CLIL può arrivare a valere ben 3 punti per le graduatorie GPS o nell’ambito di un qualsiasi concorso pubblico.
A chi è rivolto il corso CLIL
Il corso CLIL è dedicato ad insegnanti che hanno intenzione di adottare questo metodo d’insegnamento.
L’obiettivo di questi corsi è quello di far conseguire ai partecipanti (docenti o aspiranti tali) le competenze utili per poter progettare e gestire un corso di insegnamento non linguistico, o soltanto una parte di esso in una lingua straniera.
Agli iscritti saranno forniti gli elementi essenziali per il recupero e il rinforzo delle abilità linguistiche, nonché le strategie glottodidattiche più accreditate per la sperimentazione della metodologia innovativa.
Un corso CLIL ha come fine primario quello di fornire ai docenti conoscenze e competenze utili per l’applicazione della metodologia CLIL in aula.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che il CLIL è un corso di perfezionamento che possono frequentare tutti coloro i quali sono in possesso di un qualsiasi Diploma di scuola secondaria superiore. Anche se principalmente è rivolto a tutti i docenti o aspiranti tali che intendono approfondire la metodologia CLIL per l’insegnamento in lingua straniera dei contenuti disciplinari di materie non linguistiche.
Il CLIL nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze
Acquisire una certificazione linguistica CLIL, comunque, può rivelarsi molto utile al giorno d’oggi. Infatti, le certificazioni linguistiche oggi sono tenute in gran considerazione nel mondo lavorativo e, soprattutto, nei concorsi pubblici.
Infatti, già il corso CLIL, da solo, può valere 1 punto extra per le Graduatorie provinciale per le Supplenze, mentre se viene abbinato ad un’altra certificazione linguistica può valere ben 3 punti:
- – B2 (3 punti) + CLIL (3 punti): 6 punti;
- – C1 (4 punti) + CLIL (3 punti): 7 punti;
- – C2 (6 punti) + CLIL (3 punti): 9 punti.
É necessario ricordare che, soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado, il MIUR promuove in vari contesti l’introduzione e l’esecuzione dell’insegnamento con metodologia CLIL.
La metodologia CLIL
La metodologia CLIL è un metodo di apprendimento innovativo introdotto nella scuola italiana già a partire dal 2010 grazie a Coyle, Hood e Marsh.
L’insegnamento CLIL deve fondarsi basandosi su una triplice declinazione, ovvero la lingua deve essere allo stesso tempo lingua di apprendimento, lingua per l’apprendimento e lingua attraverso l’apprendimento.
CLIL è l’acronimo di Content and Language Integrated Learning ed è un approccio metodologico dedicato all’apprendimento integrato di competenze linguistico-comunicative e disciplinari in lingua straniera. Si tratta, in sostanza, di discipline non linguistiche, che però saranno insegnate in lingua straniera.
La metodologia CLIL è basata sul metodo di apprendimento delle conoscenze e delle competenze linguistiche che è stato utilizzato da sempre nel corso della storia. Infatti, il metodo CLIL offre agli studenti il metodo più naturale possibile per poter apprendere una lingua.
La metodologia CLIL nasce dalla combinazione delle cosiddette quattro C: contenuto, cognizione, comunicazione e cultura.
L’utilizzo della lingua straniera aiuta lo studente a comprendere l’argomento principale della disciplina dando la possibilità di aumentare la consapevolezza e la qualità dell’apprendimento.
Infatti, dal momento che gli argomenti vengono presentati in una lingua diversa, si è portati a riflettere in modo più accurato sugli stessi.
Il metodo CLIL aiuta ad elaborare punti di vista diversi attraverso un approccio basato tanto sull’obiettivo, quanto sul contenuto, attento ai processi, non soltanto al risultato. L’obiettivo non diventa solo quello di descrivere i fatti ed esprimere i concetti, ma anche di elaborarli e comprenderli per poterli rendere propri tramite l’agire linguistico.
Attraverso il metodo di apprendimento CLIL, la lingua diventa l’unico mezzo di espressione e non rimane al livello della materia di studio.
Metodologia CLIL per la scuola primaria
Il CLIL per la scuola primaria è un passo ulteriore rispetto ai corsi di lingua straniera per bambini.
Per la scuola primaria il CLIL prevede una serie di progetti didattici che combinano le competenze richieste dall’apprendimento della disciplina non linguistica con il gioco e con l’attività creativa. Si tratta di una modalità d’insegnamento stimolante e interattiva che consente l’acquisizione di contenuti disciplinari tramite la lingua straniera.
L’applicazione della metodologia CLIL nelle scuole primarie si avvale di tecniche ludo-didattiche e di apprendimento cooperativo, motivo per cui è perfetta da applicare in classi dove sono presenti ragazzi con BES e DSA.
Nella scuola primaria ci sono forti connessioni tra CLIL, insegnamento comunicativo e glottodidattica ludica. In questo modo il CLIL viene proposto ai bambini in forma di gioco e progetto divertente e stimolante.
Nella scuola primaria c’è necessità di una strutturazione e pianificazione da fare con attenzione. La sfida principale per un insegnante CLIL della scuola primaria è quella di veicolare il contenuto, ma non tradurlo.
Il docente dovrà accompagnare il bambino nel lavoro di catalogazione e riutilizzo attivo degli input compresi e memorizzati.
La lezione CLIL è sempre laboratoriale. Seguendo il principio del learning by doing, la metodologia CLIL offre moltissimo in termini di motivazione.
In questo modo, i bambini apprendono sul campo che la lingua non è una materia, ma uno strumento di comunicazione ed espressione.
Metodologia CLIL nella scuola secondaria
A partire da settembre 2014, il CLIL è diventato obbligatorio nella scuola secondaria di secondo grado.
L’obiettivo del CLIL è quello di rinnovare il sistema scolastico e potenziare le competenze linguistiche di insegnanti e alunni.
I progetti CLIL creano motivazione ed entusiasmo nei ragazzi e pongono le basi per la maturazione di importanti competenze trasversali.
Nella scuola secondaria ci sono molte connessioni molto evidenti tra CLIL e insegnamento comunicativo.
Sarebbe molto interessante porre il CLIL ai ragazzi sotto forma di progetto o esperienza divertente. Bisogna evidenziare che una lezione CLIL deve essere soprattutto un momento in cui i ragazzi possano utilizzare la lingua.
Un docente CLIL dovrebbe proporre ai propri studenti dei compiti che permettono di operare su svariati livelli, linguistici e cognitivi.
L’uso autentico della lingua è garantito dal contenuto non linguistico da un’ottica di problem solving.
L’insegnante deve avere in mente una mappa precisa delle conoscenze degli alunni e deve offrire dei supporti che rendano comprensibili gli input in modo associativo ed intuitivo.
Nell’impostazione di una corretta didattica CLIL è necessario prevedere degli ampi spazi per l’uso della lingua da parte dei ragazzi, creando occasioni nelle quali gli studenti possano manipolare i concetti per farli propri e acquisire le competenze, rispetto al contenuto, previste dagli obiettivi per l’anno in questione.
I vantaggi della metodologia CLIL per gli studenti
Studiare una disciplina non linguistica con metodologia CLIL dà la possibilità agli studenti di utilizzare subito la lingua, ed è qualcosa che risulta molto motivante. Infatti, un approccio CLIL è fondato direttamente sul significato, motivo per cui la lingua viene inserita nel contesto di un sapere o di un saper fare specifico.
Apprendere dei contenuti disciplinari in una lingua diversa dà la possibilità di ampliare la conoscenza sull’argomento e di costruire una competenza disciplinare molto più ferma rispetto a quello che si verifica con l’apprendimento monolingue.
Gli studenti di un percorso CLIL imparano meglio, perché seguono un metodo che arriva ad una costruzione di conoscenze ed un’applicazione in compiti autentici.
L’uso della lingua straniera richiede agli allievi un impegno cognitivo maggiore ed impone al docente alcune modalità didattiche che non si limitano alla semplice trasmissione frontale, ma danno un approccio che dà la precedenza allo svolgimento di compiti ed attività.
La grande forza del CLIL è quella dell’applicazione dell’imparare facendo, dando agli studenti la possibilità di apprendere praticamente e concretamente la lingua.
La metodologia CLIL esige un metodo attivo, interattivo, laboratoriale, basato su un’attenta organizzazione delle attività da proporre alla classe. Inoltre, si può organizzare un graduale inserimento delle difficoltà.
Questo metodo è finalizzato a rinsaldare l’autonomia procedurale dei discenti e a sviluppare competenze spendibili in vari contesti al di fuori di quello scolastico.
Grazie al CLIL i ragazzi vedranno finalmente la lingua per quello che è: un modo per comunicare.