La Costituzione italiana afferma che «la scuola è aperta a tutti». Ciò implica che l’inclusione dei disabili sia necessaria in ogni ambito, anche quello educativo.
Affinché ciò possa avvenire, è fondamentale che il personale scolastico sia competente e adeguatamente formato. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile svolgere con efficienza una mansione di tale portata.
L’inclusione dei disabili avviene tramite i progetti del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Quest’ultimo si impegna a garantire l’accesso all’istruzione a ogni allievo. Da qui sorge l’esigenza di eliminare gli ostacoli che possono interrompere il percorso educativo.
Per questo motivo, nel corso del tempo si è sviluppato un ruolo cruciale come quello del docente di sostegno. Per intraprendere questa carriera lavorativa, però, coloro che sono interessati devono intraprendere il TFA Sostegno 2023.
SOMMARIO
ToggleCos’è l’inclusione scolastica
L’inclusione scolastica, dunque, risulta essenziale. Infatti, in una società equa l’inclusione dei disabili deve essere messa sempre al primo posto. La scuola, in particolar modo, non deve lasciare indietro nessuno.
La concezione dell’istruzione che si concentra sul supporto agli studenti con difficoltà ha le sue radici nella Legge n. 517 del 4 agosto 1977. In questa legge viene per la prima volta definita la figura professionale del docente di sostegno.
Ciò ha aperto la strada a una concezione diversa dell’educazione mirata a chi ha bisogno di aiuto. Da qui l’idea centrale dell’inclusione dei disabili e non solo.
Un’altra legge essenziale in questo ambito è la Legge n. 104 del 5 febbraio 1992. Essa sottolinea l’importanza di formare operatori competenti nel campo del sostegno.
Per attuare queste iniziative, tuttavia, è necessaria la collaborazione tra diverse parti coinvolte, non solo le scuole, ma anche le autorità locali e le famiglie degli studenti.
Inoltre, ogni insegnante ha la responsabilità didattica ed educativa di tutti gli studenti della propria classe. Ciò comprende anche quanti presentano difficoltà fisiche, psicologiche o entrambe. Il professore di sostegno, per di più, fornisce supporto al team docente per gestire queste situazioni.
Come si realizza l’inclusione disabili
Quindi, come si realizza l’inclusione dei disabili nel contesto educativo? Attraverso la formazione del personale docente di sostegno. Inoltre, devono essere messe in atto anche una serie di metodologie didattiche specifiche.
Per affrontare il tema dell’inclusione disabili, è importante comprendere il significato dei Bisogni Educativi Speciali (BES) nelle scuole. La vecchia dicotomia tra disabilità e non disabilità non è più sufficiente per descrivere la complessità delle classi di oggi.
Infatti, le aule sono sempre più eterogenee rispetto al passato. Inoltre, esistono diverse sottocategorie di BES, tra cui:
- disabilità;
- disturbi evolutivi specifici;
- svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
Tutti questi bisogni richiedono la stessa attenzione e impegno da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ciò consente di garantire il diritto allo studio di ogni allievo. Per questo, sono necessari progetti mirati e strumenti adeguati per favorire l’inclusione dei disabili.
In tale situazione deve essere messo in atto il Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il suo aggiornamento è stato possibile grazie al Decreto Interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020.
Gli elementi di base su cui deve essere strutturato sono i seguenti:
- la dimensione della Socializzazione e dell’Interazione;
- la dimensione della Comunicazione e del Linguaggio;
- la dimensione dell’Autonomia e dell’Orientamento;
- la dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell’Apprendimento.
Il ruolo del docente di sostegno
Dunque, nell’inclusione disabili qual è il ruolo del docente di sostegno? L’insegnante di sostegno non solo fornisce supporto agli studenti, ma anche ai docenti.
Questo aspetto contribuisce alla realizzazione dell’inclusione degli allievi disabili. Tale figura professionale deve elaborare il PEI all’inizio dell’anno scolastico. Lo stesso deve includere gli obiettivi, i metodi e i criteri di valutazione che saranno adottati.
Questo professionista svolge un ruolo cruciale nell’integrazione scolastica, ma non può farcela da solo. Infatti, la comunità scolastica e i servizi locali devono collaborare per garantire il diritto allo studio di ogni studente.
Per raggiungere tutti questi traguardi, inoltre, l’insegnante di sostegno deve avere una solida formazione alla base. La suddetta istruzione viene conseguita solo attraverso l’abilitazione nel settore.
Tale qualifica è raggiungibile attraverso il Tirocinio Formativo Attivo. In ogni caso, l’inclusione dei disabili deve essere un lavoro di squadra. Solo in questo modo si può garantire la tutela dei più fragili e la loro completa immissione nella società.
Ecco perché il Ministero dell’Istruzione e del Merito deve essere sempre in prima linea perché ciò sia fattibile.