L’istruzione primaria è una parte fondamentale dello sviluppo di un bambino. È il primo passo verso l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze che serviranno per tutta la vita.
Aiuta a sviluppare le capacità cognitive, sociali, emotive e fisiche di un bambino. Serve anche a estendere le competenze di apprendimento, la creatività e la curiosità.
Tramite essa è possibile creare e potenziare le abilità principali come la lettura, la scrittura, il calcolo e l’ascolto. Inoltre, accresce le capacità di problem solving. L’istruzione primaria fornisce anche una base per l’apprendimento di competenze più avanzate per gli anni avvenire.
Dunque, rappresenta l’opportunità di mettere le basi per il futuro di ogni tipo di alunno. Non deve sorprendere, dunque, che essa rappresenti un elemento essenziale nella vita di ogni persona.
SOMMARIO
ToggleChe cosa si intende per istruzione primaria
Nell’ambito della didattica è bene comprendere che cosa sia l’istruzione primaria. Essa è obbligatoria e comprende cinque anni di studio. Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 20 marzo 2009 ha disciplinato il riordino del primo ciclo di istruzione e della scuola dell’infanzia.
Infatti, l’istruzione primaria fa parte, insieme con la scuola secondaria di I grado, del primo ciclo di istruzione. Nella scuola primaria, conosciuta un tempo come elementare, si accrescono le capacità fondamentali degli alunni.
In questa sezione educativa, i bambini e le bambine possono implementare quegli apprendimenti irriducibili. Ciò avviene tramite le dimensioni cognitive, emotive, affettive, ma anche sociali.
Qui, infatti, si mettono le basi della consapevolezza futura. Per diventare cittadini coscienti e responsabili, è necessario incrementare il pensiero riflessivo e critico.
Durante questi anni, quindi, i bambini e le bambine sono chiamati ad apprendere i rudimenti della cultura personale e scolastica. Ciò avviene attraverso lo studio delle seguenti discipline:
- Italiano;
- Lingua inglese;
- Storia;
- Geografia;
- Musica;
- Arte e immagine;
- Educazione fisica;
- Tecnologia;
- Matematica;
- Scienze;
- Educazione Civica.
La scuola primaria può avere un orario settimanale delle lezioni che varia da 24 a 27 ore, a seconda delle scelte fatte dai nucleo familiare. Inoltre, gli stessi possono optare per un orario di 40 ore settimanali.
Inoltre, l’Ordinanza Ministeriale n. 172 del 4 dicembre 2020 ha disciplinato le modalità per la valutazione degli apprendimenti degli alunni. Nell’O.M. è previsto un giudizio descrittivo dei traguardi didattici raggiunti.
Quali sono le scuole primarie e secondarie
L’istruzione primaria, quindi, fa parte del primo ciclo di istruzione insieme alla scuola secondaria di I grado. Quest’ultima è obbligatoria per tutti gli allievi italiani e stranieri che abbiano concluso la scuola primaria.
Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 20 marzo 2009 le ore devono essere 30 settimanali. Naturalmente, devono essere suddivise a seconda delle materie da affrontare durante il ciclo di studio. Le ore possono aumentare a 36 qualora ci fossero delle attività pomeridiane.
La scuola primaria e la secondaria di I grado sono entrambe obbligatorie. La prima dura cinque anni, mentre la seconda tre. Entrambe hanno lo scopo di fornire un’istruzione di qualità.
Ciò è in linea con le disposizioni della Legge n. 53 del 28 marzo 2003. Si tratta di un periodo importante, in cui si consolidano le conoscenze apprese in precedenza e si preparano gli studenti per ciò che verrà.
La scuola secondaria di I grado è un momento cruciale nella vita di un bambino. Si tratta di un passaggio delicato tra l’infanzia e l’adolescenza, in cui è fondamentale consolidare le conoscenze acquisite in precedenza e prepararsi per ciò che verrà.
Come lavorare nell’istruzione primaria
Molti si chiedono quali titoli di studio siano necessari per lavorare nell’istruzione primaria. Le scuole primarie richiedono titoli di studio differenti rispetto agli altri istituti.
Per diventare docenti, è necessario possedere una qualifica di accesso all’insegnamento e un’abilitazione all’insegnamento. La particolarità della scuola dell’infanzia e primaria è che i titoli utili sono al contempo abilitanti.
In ogni caso, chi aspira a operare in questo settore deve avere uno dei seguenti titoli:
- la laurea in Scienze della formazione primaria, sia di vecchio ordinamento (articolo n. 6 della Legge n. 169 del 30 ottobre 2008) sia di nuovo ordinamento (articolo n. 6 del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010);
- il diploma di Istituto Magistrale o di Scuola magistrale (solo scuola dell’Infanzia) o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002 (Decreto Ministeriale 10 marzo 1997).
Le competenze necessarie per l’inserimento nella II fascia delle Graduatorie di Istituto sono fondamentali per ottenere un incarico a tempo determinato.
Per raggiungere questo obiettivo, è necessario partecipare a un concorso docenti nazionale nella propria classe di concorso. Se si supera la prova, si può ottenere una cattedra a tempo indeterminato.