Ogni due anni, migliaia di insegnanti attendono con attenzione l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), un momento chiave che scandisce il ritmo delle opportunità di lavoro nella scuola pubblica italiana. Ma che cos’è, esattamente, questo aggiornamento?
L’aggiornamento GPS
Con il termine “aggiornamento delle graduatorie” si fa riferimento alla possibilità, per i docenti già inseriti nelle GPS, di confermare la propria posizione, integrare nuovi titoli di studio, certificazioni o servizi svolti, oppure di modificare la provincia o le classi di concorso per le quali si è iscritti.
Allo stesso modo, consente anche ai nuovi aspiranti, non ancora inseriti, di presentare per la prima volta la domanda di inserimento nelle Graduatorie GPS.
L’aggiornamento rappresenta un appuntamento fondamentale per la carriera di ogni docente: consente di migliorare il proprio punteggio e, quindi, di scalare le graduatorie, aumentando così le probabilità di ottenere incarichi di supplenza annuale o temporanea.
Un’opportunità preziosa per consolidare l’esperienza professionale, maturare punteggio utile anche per i concorsi e avvicinarsi all’obiettivo della stabilizzazione.

Quando avviene l’Aggiornamento GPS: cadenza, scadenze e calendario operativo
Le operazioni di aggiornamento delle Graduatorie GPS seguono una cadenza biennale, stabilita dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) attraverso un’apposita ordinanza.
Generalmente, la procedura si svolge tra la primavera e l’inizio dell’estate, solitamente nei mesi di aprile, maggio o giugno, per consentire agli Uffici Scolastici Provinciali di elaborare le nuove graduatorie in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico successivo.
Il Ministero pubblica di volta in volta una finestra temporale di aggiornamento, solitamente di durata compresa tra due e quattro settimane, durante la quale gli aspiranti devono inoltrare la propria domanda tramite la piattaforma online ministeriale (“Polis – Istanze Online”).
In questa finestra, come già detto, è possibile aggiornare i titoli e servizi, modificare le scelte provinciali, oppure confermare la propria posizione in graduatoria.
Il calendario delle operazioni ministeriali viene definito attraverso la pubblicazione di una specifica ordinanza ministeriale che contiene tutte le indicazioni operative: date di apertura e chiusura della finestra di aggiornamento, modalità di presentazione della domanda, requisiti richiesti, tabelle di valutazione dei titoli, tempi e modalità di pubblicazione delle graduatorie provvisorie e definitive.
Per i docenti, è importante monitorare con attenzione questi passaggi: rispettare i tempi e le scadenze significa non perdere occasioni preziose per ottenere incarichi di supplenza e per far avanzare la propria carriera.
Normativa di riferimento e novità legislative per l’Aggiornamento GPS
Le procedure di aggiornamento delle GPS trovano fondamento in un quadro normativo articolato, che si è evoluto negli ultimi anni per garantire maggiore trasparenza ed efficienza.
Il principale riferimento è il Decreto Ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020, che ha istituito ufficialmente le GPS, definendone struttura, funzionamento e criteri di valutazione.
A questo si aggiungono le successive modifiche e integrazioni normative, che hanno adeguato il sistema alle esigenze emerse nella pratica e alle novità legislative introdotte nel frattempo.
Ogni ciclo di aggiornamento è regolato da apposite ordinanze ministeriali annuali, che dettagliano le modalità operative, i termini per la presentazione delle domande e le tabelle di valutazione dei titoli.
Le note esplicative regionali, pubblicate dagli Uffici Scolastici Regionali, forniscono ulteriori chiarimenti per l’applicazione corretta delle disposizioni sul territorio.

Negli ultimi due anni, il quadro normativo ha visto alcune importanti novità legislative.
Tra le modifiche più rilevanti vi sono l’introduzione di requisiti più stringenti per l’accesso ad alcune classi di concorso, l’aggiornamento dei criteri di valutazione dei titoli culturali e professionali, e la gestione informatizzata delle operazioni di inserimento e aggiornamento.
Inoltre, sono state previste alcune disposizioni transitorie per permettere ai docenti in formazione o in attesa di abilitazione di accedere alle graduatorie con riserva.
Le tempistiche previste dalla normativa stabiliscono con precisione le varie fasi della procedura: solitamente, i docenti hanno circa due o tre settimane per la presentazione delle domande, a partire dalla pubblicazione dell’ordinanza ministeriale.
Seguono poi i tempi tecnici per la lavorazione delle istanze da parte degli Uffici Scolastici Provinciali, che variano a seconda della complessità e del numero delle domande pervenute.
Infine, vengono pubblicate le graduatorie provvisorie, con possibilità di reclamo, e successivamente quelle definitive, valide per il biennio successivo.
Un’attenta conoscenza della normativa e delle tempistiche è essenziale per i docenti che vogliono massimizzare le proprie opportunità professionali e partecipare attivamente al sistema scolastico nazionale.
Tipologie di aggiornamento GPS: cosa è possibile modificare
Nel corso della finestra biennale di aggiornamento, i docenti hanno la possibilità di intervenire su vari aspetti della propria posizione in graduatoria, con l’obiettivo di migliorare il proprio punteggio e ampliare le possibilità di ricevere incarichi.
Le tipologie di aggiornamento possibili si articolano su più livelli.
Aggiornamento dei punteggi
I docenti possono inserire nuovi titoli conseguiti (laurea, master, corsi di perfezionamento, certificazioni linguistiche e informatiche) e aggiornare i servizi prestati (giorni e mesi di insegnamento svolti, anche su incarichi brevi o progetti specifici), che contribuiscono in modo diretto all’incremento del punteggio in graduatoria.
È anche possibile correggere eventuali errori presenti nelle precedenti domande, per evitare penalizzazioni.

Aggiornamento delle preferenze
Durante l’aggiornamento è consentito modificare le sedi scelte, in particolare per le graduatorie di istituto collegate alle GPS.
Si può, inoltre, cambiare provincia, se si ritiene che in un determinato territorio le possibilità di incarico siano migliori, nonché intervenire sulla variazione degli ordini di scuola per i quali si è disponibili (Infanzia, Primaria, Secondaria di I e II grado).
Inserimento in nuove classi di concorso
I docenti che nel frattempo abbiano acquisito nuove abilitazioni o conseguito titoli aggiuntivi possono inserirsi in ulteriori classi di concorso, in modo da ampliare il proprio ventaglio di opportunità lavorative.
Particolare rilevanza ha l’ottenimento della specializzazione per il sostegno, che consente di accedere a una graduatoria separata e molto richiesta, spesso caratterizzata da maggiori possibilità di incarico e stabilizzazione.
Attraverso un aggiornamento consapevole e completo, ogni docente può migliorare concretamente la propria posizione, diversificare le opportunità professionali e pianificare con maggiore efficacia la propria carriera nel mondo della scuola.
Procedura di aggiornamento GPS online: come presentare correttamente la domanda
Le operazioni di aggiornamento delle GPS avvengono esclusivamente online, attraverso la piattaforma ministeriale POLIS – Istanze Online. È fondamentale conoscere bene la procedura, per compilare l’istanza in modo corretto ed evitare errori che potrebbero compromettere la posizione in graduatoria.

Accesso alla piattaforma POLIS
Per accedere a POLIS è necessario disporre di credenziali SPID (o, in alternativa, CIE o CNS) e aver completato la registrazione al portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Una volta autenticati, è possibile navigare nell’interfaccia della piattaforma: intuitiva, ma talvolta soggetta a rallentamenti o blocchi nei giorni di maggiore afflusso, soprattutto nelle ore serali e a ridosso delle scadenze.
Tra le problematiche tecniche più comuni si segnalano: lentezza nei caricamenti, difficoltà nell’upload dei documenti e errori temporanei sui server.
Compilazione dell’istanza
Il modulo online è suddiviso in più sezioni, che il docente deve compilare con attenzione.
Alcune sezioni sono obbligatorie, come i dati anagrafici, i titoli di accesso, i servizi prestati e le preferenze territoriali.
È possibile caricare documentazione aggiuntiva (titoli, certificazioni), anche se spesso i controlli di corrispondenza vengono effettuati in automatico dal sistema attraverso le banche dati ministeriali e i controlli automatici integrati.

Verifica e invio della domanda
Prima dell’invio definitivo è sempre consigliabile effettuare un controllo scrupoloso dei dati inseriti, per correggere eventuali errori o omissioni.
Una volta validata, la domanda genera automaticamente una ricevuta di invio che viene inviata anche all’indirizzo e-mail collegato all’utenza POLIS: è importante conservarla, poiché rappresenta la prova formale della presentazione.
Successivamente all’invio, entro i limiti temporali previsti, è possibile modificare o integrare la domanda, accedendo nuovamente alla piattaforma, purché l’operazione avvenga prima della chiusura ufficiale della finestra di aggiornamento.
Dopo tale termine, le domande vengono acquisite definitivamente e trasmesse agli Uffici Scolastici Provinciali per la valutazione e non sarà più possibile modificarle.

Documentazione necessaria per l’aggiornamento: cosa preparare prima della domanda
Per un aggiornamento efficace e senza intoppi, è fondamentale che i docenti predispongano in anticipo tutta la documentazione necessaria, suddivisa in diverse tipologie a seconda della sezione dell’istanza.
Titoli di studio e abilitazioni
I candidati devono disporre di copia dei propri titoli di accesso: lauree e diplomi conseguiti (a seconda della classe di concorso o dell’ordine di scuola per cui si chiede l’inserimento), certificati di abilitazione all’insegnamento, laddove richiesti, e attestati di specializzazione, ad esempio per il sostegno.
Servizi scolastici
È importante raccogliere tutta la documentazione relativa ai servizi già svolti: contratti di supplenza firmati, dichiarazioni rilasciate dai dirigenti scolastici attestanti i periodi effettivamente lavorati e, ove necessario, la certificazione dei servizi pre-ruolo o di ruolo maturati in scuole statali, paritarie o nei percorsi di istruzione e formazione professionale riconosciuti.
Titoli culturali
Un elemento che incide significativamente sul punteggio è rappresentato dai titoli culturali aggiuntivi: corsi di perfezionamento, master universitari, certificazioni linguistiche (come il livello B2, C1 o C2 in inglese, francese, tedesco, spagnolo) e certificazioni informatiche riconosciute dal MIM (LIM, Tablet, Coding, Pekit Expert, Eipass 7 Moduli User).
In particolare:
- Master: 1 punto (ad eccezione del Master “L’insegnamento dell’Italiano agli Stranieri, L2” che vale 3 punti);
- Corsi di Perfezionamento: 1 punto;
- Certificazioni Informatiche: 0,5 punti (fino ad un massimo di 2 punti);
- Certificazioni Linguistiche: fino a 6 punti.
Da tenere presente che il Corso di Perfezionamento Clil (che da solo vale 1 punto), abbinato ad una Certificazione linguistica, vale ben 3 punti:
- Inglese C2 (6 punti) + CLIL (3 punti) = 9 punti
Riassumendo:
| TIPOLOGIA | PUNTEGGIO |
| Certificazioni informatiche | 0,5 punti ciascuna (massimo 2 punti) |
| Master di I e II livello 1500 ore – 60 CFU | 1 punto |
| Master Italiano L2 | 3 punti |
| Corso di perfezionamento annuale | 1 punto |
| Certificazione linguistica B2 | 3 punti |
| Certificazione linguistica C1 | 4 punti |
| Certificazione linguistica C2 | 6 punti |
| Corso Clil + Certificazione linguistica | 3 punti + punti Certificazione linguistica |
Titoli artistici
Per le classi di concorso specifiche legate alle discipline artistiche e musicali (strumento musicale, educazione musicale, arte, danza), occorre allegare i pertinenti diplomi di conservatorio, attestati delle accademie di belle arti, o certificazioni equivalenti, in linea con quanto stabilito dalle tabelle ministeriali.
La cura nella preparazione di questa documentazione è determinante: un aggiornamento ben fatto può migliorare notevolmente la propria posizione in graduatoria e aumentare le possibilità di ottenere incarichi significativi nel nuovo biennio.

Calcolo e attribuzione dei punteggi: come funziona il sistema di valutazione
Uno degli aspetti più delicati e determinanti dell’aggiornamento GPS è il calcolo e l’attribuzione del punteggio, che stabilisce la posizione dell’aspirante in graduatoria.
La valutazione avviene secondo precise tabelle ministeriali, pubblicate come allegati all’ordinanza ministeriale di riferimento.
Tabelle di valutazione dei titoli
Le tabelle di valutazione dei titoli indicano i punteggi attribuibili ai titoli di studio richiesti per l’accesso alla classe di concorso o al posto scelto. Per esempio, una laurea magistrale con voto alto conferisce un punteggio maggiore rispetto a una laurea con voto minimo.
Vengono poi considerati in modo specifico i servizi scolastici prestati: ogni anno scolastico di servizio, sia su posto comune che su sostegno, vale un certo numero di punti (di norma, 12 punti per ogni anno intero di servizio).
Bonus e maggiorazioni previste
In alcuni casi particolari sono previsti bonus o maggiorazioni: ad esempio, per servizi svolti in scuole situate in aree geografiche disagiate (come isole minori o territori montani), oppure per il possesso di certificazioni specifiche.
Servizi specifici valutabili
Vengono valutati con attenzione i servizi su sostegno, anche se svolti da non specializzati, e i servizi su posti di insegnamento ordinari.
È, inoltre, premiata la continuità di servizio: periodi di supplenza svolti senza soluzione di continuità possono portare punteggi aggiuntivi.

Titoli non cumulabili
Un aspetto importante riguarda la non cumulabilità di alcuni titoli e servizi.
La normativa prevede precise regole di esclusione reciproca: ad esempio, per titoli affini o corsi di formazione simili, il docente dovrà indicare il titolo più vantaggioso, che sarà l’unico valutato.
Errori comuni da evitare
Tra gli errori più frequenti da evitare si segnalano: indicare titoli non riconosciuti nelle tabelle ministeriali, non rispettare i criteri di cumulabilità e dichiarare periodi di servizio già valutati precedentemente.
Una compilazione attenta e la conoscenza puntuale dei criteri di valutazione aiutano a presentare un’istanza corretta e ad evitare penalizzazioni.
Scadenze e tempistiche dell’aggiornamento GPS: come orientarsi nel calendario ufficiale
L’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze segue un calendario ufficiale delle operazioni, definito ogni biennio dal Ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso un’apposita ordinanza.
È fondamentale per i docenti conoscere con precisione le date chiave per non incorrere in ritardi o esclusioni.
Apertura della piattaforma telematica
La procedura di aggiornamento si avvia con l’apertura della piattaforma POLIS, dove è possibile compilare e inviare la domanda di aggiornamento.
Questa finestra rimane solitamente aperta per un periodo limitato, che può variare da due a quattro settimane.
Termine ultimo per la presentazione delle istanze
Il termine ultimo per l’invio della domanda è tassativo: le domande presentate oltre la scadenza non vengono accolte, a meno che non si tratti di casi particolari previsti da normative straordinarie (ad esempio per motivi di forza maggiore).
Scadenze per integrazioni documentali
Dopo l’invio, spesso viene data la possibilità di integrare o correggere la documentazione presentata, entro scadenze ben precise, pena l’esclusione o la decurtazione del punteggio.

Gestione delle scadenze: promemoria e strategie
Per evitare di perdere i termini è consigliabile attivare promemoria personali o alert automatici, disponibili anche attraverso i servizi online delle scuole o dei sindacati di categoria.
Organizzare per tempo la raccolta dei documenti e la compilazione della domanda è una strategia vincente per non farsi trovare impreparati.
Cosa fare in caso di ritardo
Se per motivi eccezionali si rischia di superare la scadenza, è importante rivolgersi tempestivamente all’Ufficio Scolastico Provinciale o al sindacato per verificare eventuali possibilità di sanatoria o proroga, se previste.
Tempistiche di pubblicazione
Dopo la chiusura della finestra di aggiornamento, gli Uffici Scolastici Provinciali avviano le procedure di valutazione.
Vengono, quindi, pubblicate le graduatorie provvisorie, che restano aperte ai reclami e alle richieste di correzione per un periodo stabilito, solitamente 10-15 giorni.
Successivamente, si procede alla pubblicazione delle graduatorie definitive, valide per l’intero biennio scolastico successivo.
Correzione errori e reclami: come intervenire in caso di anomalie
Dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie, è frequente riscontrare alcune anomalie che possono influire negativamente sulla posizione in graduatoria.
Il sistema prevede, quindi, una procedura formale di reclamo che consente ai docenti di chiedere la correzione di eventuali errori.

Tipologie di errori ricorrenti
Tra gli errori più comuni figurano:
- errori di calcolo del punteggio, dovuti a errata attribuzione di punti per titoli o servizi;
- mancata valutazione di titoli regolarmente dichiarati, ma non considerati dall’ufficio;
- errori anagrafici (nome, cognome, data di nascita) o codice fiscale non corretto, che possono anche compromettere la corretta identificazione del docente.
Procedura di reclamo
I reclami devono essere presentati entro i termini stabiliti dall’ordinanza ministeriale, di solito entro 10 o 15 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie.
Per farlo, è necessario utilizzare la modulistica ufficiale predisposta dagli Uffici Scolastici Provinciali (o disponibile sui loro siti), allegando tutta la documentazione a supporto (contratti, attestati, ricevute, autocertificazioni) che provi l’errore segnalato.
Iter di correzione
I reclami vengono esaminati direttamente dagli Uffici Scolastici Provinciali o dagli Uffici Scolastici Regionali (USR) in caso di controversie più complesse.
I tempi di risposta variano da provincia a provincia, ma in genere l’iter si conclude prima della pubblicazione delle graduatorie definitive.
Le eventuali correzioni approvate vengono pubblicate con atto formale e comportano la rettifica del punteggio o della posizione in graduatoria.

Strategie per massimizzare il punteggio: come costruire un profilo competitivo
Per migliorare la propria posizione in graduatoria e aumentare le possibilità di ottenere incarichi, è utile adottare un approccio strategico alla formazione, ai servizi e alla gestione delle preferenze.
Ecco alcuni suggerimenti pratici per massimizzare il punteggio in modo efficace.
Acquisizione di nuovi titoli
Pianificare con cura la formazione continua consente di aumentare il punteggio tra un aggiornamento e l’altro.
È importante scegliere corsi e certificazioni riconosciute e più vantaggiose in termini di punteggio, come master universitari annuali, corsi di perfezionamento, certificazioni linguistiche di livello avanzato e certificazioni informatiche accreditate.
Anche i tempi di conseguimento vanno programmati con attenzione, per fare in modo che i nuovi titoli risultino acquisiti e documentabili entro la data di scadenza della presentazione delle domande.
Gestione delle preferenze
Infine, la compilazione o l’aggiornamento delle preferenze territoriali deve essere fatta con consapevolezza.
Analizzare con cura il territorio provinciale e individuare le scuole e i distretti che offrono maggiori opportunità di incarico – in base al fabbisogno locale e alla mobilità interna – permette di aumentare le probabilità di essere convocati.
L’obiettivo è trovare un buon equilibrio tra preferenze personali (vicinanza, logistica) e concrete opportunità di lavoro, calibrando in modo intelligente l’ordine delle sedi indicate.
Costruire un profilo professionale solido e ben pianificato richiede impegno e visione a lungo termine, ma può fare la differenza nella competizione per gli incarichi di supplenza e nelle prospettive di crescita futura.
Casi particolari nell’aggiornamento GPS: come gestire situazioni complesse
L’aggiornamento delle Graduatorie GPS prevede alcune regole specifiche per particolari categorie di docenti o situazioni personali. Conoscerle è fondamentale per compilare correttamente la domanda e garantire un corretto inserimento in graduatoria.

Docenti già di ruolo
I docenti già immessi in ruolo possono aggiornare la propria posizione nelle GPS per esigenze di mobilità professionale: ad esempio per inserirsi in nuove classi di concorso o in diversi ordini e gradi di scuola.
È, inoltre, possibile mantenere l’iscrizione in doppia graduatoria (ad esempio per sostegno e posto comune), purché vengano rispettati i requisiti previsti.
L’aggiornamento permette, quindi, di ampliare le opportunità professionali, in particolare per i docenti che aspirano a passaggi di cattedra o nuove abilitazioni.
Docenti con riserva
Un’altra casistica riguarda i docenti che aggiornano la propria posizione con riserva ai sensi dell’articolo 59 del D.lgs. 165/2001 o di altra normativa vigente.
Ciò riguarda candidati in attesa di sentenza definitiva in contenziosi amministrativi, oppure che abbiano presentato ricorso per il riconoscimento di titoli o servizi.
L’aggiornamento durante il contenzioso non blocca la possibilità di iscrizione, ma comporta l’attribuzione della riserva sulla posizione in graduatoria, che potrà essere sciolta all’esito della vertenza.
È importante valutare attentamente l’impatto sulla propria posizione e richiedere eventuale consulenza legale o sindacale.
Docenti specializzandi TFA
Infine, una categoria molto numerosa è rappresentata dagli specializzandi nei corsi TFA sostegno: anche se non ancora in possesso del titolo, possono inserirsi in GPS con riserva, a patto che il percorso sia in fase avanzata e compatibile con i tempi dell’aggiornamento.
Una volta ottenuta la specializzazione, sarà possibile procedere all’aggiornamento della propria posizione, sciogliendo la riserva e acquisendo il punteggio pieno.
È fondamentale in questi casi gestire con precisione le tempistiche, per non perdere il diritto all’inserimento o per evitare di restare bloccati in posizione riservata per l’intero biennio.

Aggiornamento GPS per il sostegno: requisiti, regole e opportunità
Il sostegno rappresenta uno dei settori con maggiore richiesta di supplenze e offre interessanti opportunità professionali per i docenti che scelgono di conseguire la relativa specializzazione.
L’aggiornamento delle GPS prevede procedure specifiche per il sostegno, distinte rispetto alle classi di concorso comuni.
Inserimento in prima fascia sostegno
L’inserimento in prima fascia è riservato ai docenti in possesso della specializzazione sul sostegno conseguita attraverso i percorsi TFA riconosciuti dal Ministero.
Per l’iscrizione è necessario presentare la documentazione che attesti il conseguimento del titolo: diploma di specializzazione rilasciato dall’università e autocertificazione dei requisiti.
In prima fascia, oltre alla posizione più alta in graduatoria, sono previsti anche eventuali punteggi aggiuntivi, attribuiti per titoli di studio ulteriori, servizi specifici sul sostegno e corsi di perfezionamento.
Aggiornamento seconda fascia sostegno
In seconda fascia, invece, possono inserirsi i docenti che, pur non avendo ancora conseguito la specializzazione, hanno maturato titoli di accesso validi, come la laurea o il diploma magistrale per infanzia e primaria, e in molti casi percorsi formativi in corso (ad esempio TFA in fase di svolgimento).
Le graduatorie per il sostegno sono separate per grado di scuola: Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado, Secondaria di II grado.
Trasferimenti tra gradi
I docenti che acquisiscono nuove abilitazioni o specializzazioni possono richiedere il cambio di ordine di scuola o l’inserimento in un ulteriore grado, previa verifica della valutazione dei titoli specifici per il nuovo grado.
Questo aggiornamento può comportare un miglioramento della propria posizione o un ampliamento delle possibilità di incarico.
È, però, importante ricordare che il punteggio viene ricalcolato per ogni nuovo inserimento, e il passaggio tra gradi va effettuato con attenzione per evitare penalizzazioni.

Impatto dell’aggiornamento GPS sulla carriera: costruire un percorso professionale solido
L’aggiornamento delle GPS non è un mero adempimento burocratico: rappresenta un momento estremamente importante per incidere concretamente sul proprio percorso professionale, con effetti immediati sulle opportunità di lavoro e con ricadute significative sulla crescita di carriera a lungo termine.
Miglioramento della posizione in graduatoria
Un aggiornamento ben curato consente di ottenere un miglioramento tangibile della propria posizione: il calcolo degli scatti di punteggio previsti per i servizi e per i titoli acquisiti permette di superare colleghi diretti concorrenti.
Effettuare una valutazione comparativa rispetto ai punteggi medi delle precedenti convocazioni aiuta a costruire delle proiezioni future più realistiche e consente di pianificare ulteriori interventi migliorativi.
Opportunità di supplenza
La posizione in graduatoria è strettamente correlata alla frequenza e qualità delle convocazioni.
Attraverso un’analisi storica delle chiamate della provincia di interesse, è possibile valutare se il proprio posizionamento consenta l’accesso a supplenze annuali, spezzoni o incarichi saltuari, e costruire strategie di posizionamento più efficaci (per esempio puntando su province o ordini di scuola più favorevoli).
Pianificazione della carriera a lungo termine
Infine, l’aggiornamento GPS deve essere inquadrato in una visione ampia: pianificare obiettivi formativi su un orizzonte quinquennale permette di individuare i titoli strategici su cui investire (come specializzazioni sul sostegno, master, certificazioni linguistiche) e prepararsi ai concorsi ordinari e straordinari.
La costruzione graduale di un profilo competitivo porta nel tempo a consolidare il proprio ruolo nella scuola e a creare nuove opportunità, sia nella supplenza che nell’accesso ai ruoli a tempo indeterminato.
L’aggiornamento GPS, in definitiva, non è solo un passaggio formale: è una vera e propria leva di sviluppo professionale, che ogni docente dovrebbe affrontare con consapevolezza e visione strategica.

Monitoraggio post-aggiornamento: controllare i risultati e pianificare i prossimi passi
Conclusa la procedura di aggiornamento GPS e pubblicate le graduatorie, è essenziale adottare un approccio proattivo al monitoraggio post-aggiornamento.
Solo così è possibile valutare l’efficacia delle scelte fatte e pianificare le prossime azioni utili per consolidare e migliorare il proprio percorso professionale.
Verifica delle graduatorie pubblicate
Appena disponibili le graduatorie provvisorie e poi quelle definitive, è necessario effettuare un controllo accurato della posizione assegnata, verificando che i punteggi attribuiti siano corretti e coerenti con la documentazione inviata.
Il confronto con le aspettative personali e con i dati delle precedenti pubblicazioni aiuta a capire se gli obiettivi sono stati raggiunti o se si sono verificati errori da segnalare.
Analisi della concorrenza
Per orientarsi meglio nel contesto provinciale, è utile dedicare attenzione anche all’analisi delle posizioni dei competitors: osservare come si è modificata la distribuzione dei punteggi nelle fasce di interesse permette di valutare l’andamento del mercato provinciale, individuare tendenze e anticipare eventuali variazioni nella domanda di supplenti.
Questo studio consente di calibrare meglio le proprie strategie e di individuare territori o classi di concorso con maggiori margini di crescita.
Pianificazione del prossimo aggiornamento
Infine, ogni monitoraggio dovrebbe tradursi in un piano d’azione per il biennio successivo: fissare obiettivi formativi, scegliere titoli da conseguire prioritariamente e stabilire le migliori strategie di miglioramento permette di presentarsi al prossimo aggiornamento con un profilo sempre più competitivo.
La crescita professionale, infatti, è un processo continuo che si costruisce passo dopo passo, attraverso una pianificazione consapevole e ben orientata.

FAQ Aggiornamento GPS: risposte alle domande più frequenti
L’aggiornamento delle GPS è una procedura articolata che solleva spesso dubbi tra i docenti. In questa sezione abbiamo raccolto alcune delle domande più frequenti, con risposte chiare e operative per accompagnare i candidati lungo tutto il processo.
Quali sono i titoli di accesso validi per le GPS?
Sono validi i titoli previsti dal DPR 19/2016 e DM 259/2017, oltre ai requisiti richiesti per il sostegno o per le classi di concorso particolari. Si consiglia sempre di verificare le tabelle ministeriali aggiornate.
Come interpretare casi limite o borderline?
In presenza di casi dubbi (titoli esteri, titoli conseguiti con ordinamenti precedenti), è bene richiedere chiarimenti all’USR competente e allegare la documentazione giustificativa.
Cosa fare in caso di problemi con la piattaforma POLIS?
Si consiglia di contattare tempestivamente il supporto tecnico del Ministero e di tenere traccia delle segnalazioni inviate.
Quali documenti caricare nella procedura?
È necessario caricare esclusivamente la documentazione richiesta e pertinente: autocertificazioni, titoli, attestati, certificazioni linguistiche e informatiche.
È possibile modificare l’istanza dopo l’invio?
Sì, è possibile modificare una domanda GPS già inviata, ma solo entro il termine di scadenza previsto per l’invio della domanda. Per apportare modifiche, è necessario annullare l’inoltro precedente e poi procedere con un nuovo invio. Il sistema genererà un nuovo PDF con un numero di protocollo aggiornato.
Come si calcolano i punteggi in presenza di più titoli?
Per ciascuna sezione è necessario applicare la tabella di valutazione vigente. In caso di titoli cumulabili, i punteggi si sommano; se non cumulabili, si considera il titolo più vantaggioso.
Si possono cumulare titoli di servizio su classi diverse?
Sì, ma i punteggi per i servizi su classi diverse vanno inseriti con attenzione per evitare errori o duplicazioni non ammesse.
Come vengono valutati i servizi particolari (es. su sostegno o in scuole disagiate)?
In genere, questi servizi beneficiano di punteggi aggiuntivi o di particolari criteri di valorizzazione. È importante dichiararli correttamente per ottenere il massimo riconoscimento.
Posso aggiornare la mia posizione anche se sono già di ruolo?
Sì, i docenti di ruolo possono aggiornare le GPS per inserirsi in nuove classi di concorso o su sostegno, oppure per mobilità professionale.
Sono uno specializzando TFA sostegno: come funziona l’inserimento?
Gli specializzandi possono inserirsi con riserva e aggiornare la posizione una volta conseguito il titolo. È importante seguire le scadenze ministeriali previste per la scioglimento della riserva.
Quante scuole si possono indicare per le supplenze brevi (GI)?
Si possono indicare fino a 20 scuole per supplenze brevi tramite la sezione relativa alle graduatorie d’istituto, integrata nel modulo GPS.
Posso cambiare provincia a ogni aggiornamento?
Sì, ad ogni aggiornamento biennale è possibile cambiare provincia liberamente, valutando le opportunità presenti nel territorio.
Come dichiarare servizi svolti in più scuole contemporaneamente?
Ogni servizio va dichiarato separatamente, specificando la scuola e il periodo. Il sistema calcola automaticamente la validità temporale evitando il doppio conteggio.
I servizi prestati durante l’anno accademico in corso valgono per l’aggiornamento?
Sì, purché il servizio sia effettivamente svolto entro la data di scadenza prevista dall’Ordinanza ministeriale (di solito il 30 giugno o altra data indicata).
Cosa succede se non aggiorno la mia posizione?
Se non si presenta domanda il punteggio resta invariato rispetto all’aggiornamento precedente, ma si perdono eventuali titoli di preferenza e riserva.
Come sapere se la mia domanda è andata a buon fine?
Dopo l’invio, il sistema genera una ricevuta con protocollo: è importante conservarla come prova dell’avvenuta presentazione.
Quali certificazioni linguistiche sono valutabili per le GPS?
Sono valutabili le certificazioni linguistiche rilasciate da enti riconosciuti dal MIUR (oggi MIM), di livello almeno B2 secondo il QCER. I punteggi variano a seconda del livello (B2, C1, C2).
Le certificazioni linguistiche scadono?
No, ai fini della valutazione per le GPS, le certificazioni linguistiche non prevedono scadenza. Devono però essere state conseguite prima della data di scadenza per la presentazione della domanda.
È possibile inserire più certificazioni linguistiche?
Sì, è possibile dichiarare più certificazioni, ma il sistema valuterà soltanto il punteggio massimo per ciascuna lingua: quindi, in caso di più certificazioni per la stessa lingua, si considera quella di livello superiore.
Quali certificazioni informatiche sono riconosciute?
Sono riconosciute certificazioni informatiche rilasciate da enti accreditati e coerenti con i contenuti indicati dalle tabelle ministeriali (es. ECDL, ICDL, Pekit, LIM, Tablet, Coding, ecc.). È importante verificare che il titolo sia valutabile secondo l’ultima normativa vigente.
Quante certificazioni informatiche si possono dichiarare?
È possibile conseguire tutte le certificazioni informatiche che si desiderano, ma è importante considerare che per l’aggiornamento delle Graduatorie GPS è previsto un tetto massimo al punteggio cumulabile. Nello specifico, ciascun docente può dichiarare fino ad un massimo di 4 certificazione, per un totale di 2 punti.
È possibile sommare certificazioni linguistiche e informatiche?
Sì: il punteggio per le certificazioni linguistiche e quello per le certificazioni informatiche sono cumulabili tra loro (sempre nel rispetto dei massimali previsti).


