Legge di Bilancio e Scuola: Sindacati in Piazza per Chiedere Risorse e Centralità

La Scuola Oggi

14 Novembre 2025

Legge di Bilancio e Scuola: la locandina della mobilitazione

Legge di Bilancio e Scuola: Sindacati in Piazza per Chiedere Risorse e Centralità

Quiz GPS

La tensione sale tra le organizzazioni sindacali e il Governo in merito alla Legge di Bilancio e scuola. Le sigle CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams e ANIEF hanno annunciato una mobilitazione unitaria per richiedere modifiche sostanziali al disegno di legge previsto per il 2026. L’obiettivo è ottenere maggiori investimenti per il rinnovo dei contratti e garantire la stabilità degli organici, in modo da evitare tagli che penalizzerebbero l’intero sistema d’istruzione.

L'offerta scade tra
2 3
Ore
:
5 9
Minuti
:
5 9
Secondi

La Mobilitazione Unitaria e le Richieste alla Legge di Bilancio e Scuola

I rappresentanti dei lavoratori della conoscenza hanno deciso di alzare la voce attraverso un comunicato congiunto che preannuncia azioni concrete. 

Mercoledì 19 novembre, dalle ore 14 alle 18, si terrà un sit-in a Roma in piazza Vidoni, proprio davanti al Ministero della Funzione Pubblica. 

L’iniziativa nasce dalla ferma volontà delle sigle firmatarie del CCNL 2022/24 di sollecitare il Parlamento affinché vengano apportate correzioni significative alla manovra. 

In una lettera indirizzata a tutti i gruppi parlamentari, i sindacati sottolineano l’urgenza di porre l’istruzione al centro dell’agenda politica, abbandonando logiche di mero risparmio economico

La Legge di Bilancio e scuola deve trasformarsi da strumento di contenimento della spesa a leva strategica per il futuro del Paese, in modo da valorizzare il lavoro del personale scolastico attraverso investimenti mirati e strutturali.

Organici e Risorse Contrattuali: I Punti Critici della Manovra

Un aspetto determinante della piattaforma rivendicativa riguarda la gestione delle risorse umane e la stabilità del personale

Le organizzazioni sindacali respingono con fermezza qualsiasi ipotesi di intervento che riduca gli organici o limiti le possibilità di sostituzione del personale assente. 

Tali misure, infatti, andrebbero in direzione opposta rispetto alle reali necessità di un sistema che deve fronteggiare complessità crescenti. 

Al contrario, risulta indispensabile stanziare fondi adeguati per i prossimi rinnovi contrattuali relativi al triennio 2025/27.

L’intenzione dei sindacati è quella di chiudere la trattativa entro il prossimo anno, ma per raggiungere tale traguardo servono risorse specificamente finalizzate e immediatamente disponibili ai tavoli negoziali. 

Solo attraverso stanziamenti certi sarà possibile compiere un passo significativo verso il riallineamento dei trattamenti economici del personale scolastico a quelli degli altri settori della Pubblica Amministrazione e ai livelli medi internazionali, che vedono i docenti italiani spesso penalizzati.

Legge di Bilancio e Scuola: il logo dei sindacati promotori della mobilitazione

La questione del precariato e la Card Docenti

La parità di trattamento tra personale di ruolo e precario rappresenta un altro pilastro delle richieste avanzate dalle sigle sindacali. 

È imperativo proseguire il percorso di perequazione normativa ed economica, al fine di eliminare le disparità che ancora affliggono migliaia di lavoratori a tempo determinato. 

Tra le misure specifiche richieste figura il rifinanziamento della Carta del Docente, affinché il bonus per l’aggiornamento professionale mantenga l’attuale importo e venga garantito a tutto il personale.

Di seguito, una sintesi delle principali richieste sindacali:

  • Stop ai tagli: nessuna riduzione degli organici o limitazione alle sostituzioni;
  • Rinnovo CCNL: risorse immediate per il triennio 2025/27;
  • Perequazione salariale: allineamento degli stipendi alla PA e agli standard europei;
  • Card Docenti: rifinanziamento e mantenimento dell’importo per tutti.

Le Dichiarazioni dei Segretari Generali e la Strategia Politica

Ivana Barbacci (CISL FSUR), Giuseppe D’Aprile (Uil Scuola RUA), Elvira Serafini (SNALS Confsal), Vito Carlo Castellana (GILDA Unams) e Marcello Pacifico (ANIEF) hanno espresso una posizione comune e netta. 

Secondo i Segretari Generali, la politica non può limitarsi a dichiarazioni di principio sulla centralità della scuola senza far seguire fatti concreti. 

L’abitudine di considerare l’istruzione come un costo da abbattere deve cessare immediatamente. 

La strategia adottata dai sindacati privilegia il dialogo istituzionale basato su richieste puntuali e ben argomentate. 

Sollecitare le forze politiche in questa fase di discussione parlamentare della Legge di Bilancio e scuola è ritenuta la via più efficace per ottenere le modifiche necessarie. Un’azione di pura protesta in un momento successivo, infatti, rischierebbe di rivelarsi tardiva e priva di un impatto reale sulle decisioni legislative.