MIUR istruzione

MIUR istruzione

Quando si pensa al MIUR istruzione si devono fare una serie di collegamenti mentali utili a inquadrare il contesto. La sigla in questione sta a indicare il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

La nascita di tale ministero, per come lo conosciamo oggi, è da bordare all’interno del Decreto Legislativo n. 300 del 30 luglio 1999. La configurazione dello stesso è dovuta alla Riforma Bassanini.

In esso, oltre a ciò, è stato accorpato quelli che un tempo erano il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.

Tale organo, però, esiste sin dalla nascita del nostro Paese. Infatti, era già presente nel 1861 con il governo Cavour. Le vicende che lo riguardano, dunque, sono di vecchia data e degne di essere conosciute.

MIUR istruzione. I compiti

Parlando del MIUR istruzione è necessario analizzarne con cura i compiti. Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca spettano numerose mansioni. Infatti, come si afferma sul sito dello stesso MIUR nella categoria Missione e Funzione, a esso:

«Sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di istruzione scolastica, universitaria e alta formazione artistica, musicale e coreutica, di ricerca scientifica e tecnologica».

Naturalmente, tra i servizi ci sono anche il supportare e il valorizzare le autonomie delle distinte istituzioni elencate. Il compito principale è quello di istruire ed educare i giovani del nostro Paese.

Ciò implica verificare che il diritto allo studio sia elargito e rispettato da tutti. Diritto allo studio che è enunciato, e perciò garantito, dalla Costituzione italiana. Nell’articolo 34, infatti, si afferma in maniera esplicita che «la scuola è aperta a tutti».

Di conseguenza, è ovvio che siano messe in campo cospicue operazioni volte alla concretizzazione di tali propositi.

Settore dell’istruzione scolastica

Accorpando all’interno di sé molteplici procedure, è più che lecito che il MIUR abbia delle ramificazioni assai difformi tra di loro.

Una di queste è rappresentata dal settore dell’istruzione scolastica. MIUR istruzione, infatti, è un binomio indissolubile.

Qui, le attività sono davvero tante e tutte significative come si può ben immaginare. Infatti, è doveroso definirle in maniera articolata. Tra di loro ci sono:

  • gli ordinamenti;
  • le indicazioni nazionali;
  • le linee guida.

Al MIUR, infatti, spetta l’onere di progettare fin nei dettagli quelle che sono gli istituti appartenenti al sistema nazionale. La scuola pubblica è in mano a tale ministero in tutto e per tutto.

Tra le mansioni da svolgere, inoltre, ci sono anche la formazione e l’organizzazione di:

  • dirigenti scolastici;
  • docenti;
  • personale ATA.

Infine, non si può non menzionare il fatto che da tale istituzione statale dipendono anche vari progetti volti alla riqualificazione di aree depresse.

Tutto ciò che riguarda la preparazione, la valutazione e la sponsorizzazione della scuola passa da qui. Il diritto allo studio, come è già stato detto, deve essere garantito a tutti. Il MIUR deve farsi carico integralmente di quelle situazioni in cui questo beneficio potrebbe venire compromesso.

Ovviamente, anche il riconoscimento dei titoli di studio provenienti dalla comunità europea o da altre parti del mondo deve essere svolto in tale compagine istituzionale.

Settore della formazione superiore

La tematica MIUR istruzione tocca anche il settore della formazione superiore. Non solo la scuola obbligatoria, dunque, ma anche quella universitaria è sotto la giurisdizione del Ministero dell’Istruzione.

Inoltre, ci sono da considerare anche le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica. Il lavoro consiste nel redigere le norme delle stesse, ma anche vigilare su tali istituti, coordinarli e finanziarli.

Il tutto, naturalmente, cercando di far andare di pari passo la formazione superiore con il successivo accesso al mondo del lavoro.

Settore della ricerca

Infine, nella compagine del MIUR istruzione si può annoverare il settore della ricerca. Ivi si propone la programmazione, sia a livello nazionale che internazionale, della ricerca pubblica.

Di conseguenza, gli aspetti di cui tenere conto si moltiplicano notevolmente. Tra le operazioni svolte da tale ministero troviamo:

  • la redazione della normativa, la sovvenzione e la sorveglianza degli Enti di ricerca non strumentali;
  • l’integrazione tra la ricerca pubblica e quella applicata;
  • la cooperazione scientifica a livello sia nazionale che internazionale;
  • la promozione della ricerca anche da parte di privati attraverso l’elargizione di fondi pubblici.

Quanto elencato, si noti bene, è solo una piccolissima parte delle funzioni svolte dal MIUR in questo ambito specifico. La ricerca, infatti, è fondamentale per qualsiasi Paese.

Il campo culturale serve a far progredire una società sotto molti punti di vista. Le innovazioni provengono sempre dalla volontà di potersi migliorare anche in accordo con una visione maggiormente eco-sostenibile.

In questa e molte altre direzioni, dunque, deve muoversi lo studio nei diversi settori che competono alla ricerca. Essa deve divenire motore propulsore verso nuovi modi di vivere per il benessere generale della popolazione.

MIUR istruzione. Concorso docenti

Come si è potuto notare nei paragrafi precedenti, in riferimento al MIUR si deve espletare anche un ulteriore argomento: il concorso docenti. Esso si basa sui titoli ed esami ed è il canale ufficiale per diventare insegnanti nella scuola italiana.

I suddetti concorsi, inoltre, sono nazionali e vengono indetti su base regionale. Naturalmente, non vengono emanati tutti alla medesima maniera. Infatti, essi si distinguono a seconda dell’ordine e del grado della istituzione scolastica per cui si concorre.

Di conseguenza, un aspirante professore della scuola primaria affronterà una prova diversa rispetto a chi partecipa per le scuole secondarie. Lo si è visto anche nell’ultima ondata di esami volti a reclutare la nuova classe docente.

Per il personale docente della scuola dell’infanzia e primaria si è dato credito al Decreto n. 498 del 21 aprile 2020. Sono stati inaugurati, quindi, gli esami su base regionale.

Come si legge nello stesso decreto, si parla di «concorsi per titoli ed esami finalizzati alla copertura di complessivi n. 12.863 posti nelle scuole dell’infanzia e primaria».

Per poter partecipare allo stesso, naturalmente, sono menzionati una serie di criteri indispensabili. Tra di essi si configurano:

  • il titolo di abilitazione all’insegnamento ottenuto tramite la laurea in Scienze della Formazione Primaria o analogo titolo conquistato ufficialmente all’estero;
  • diploma magistrale abilitante o diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o all’estero, purché ottenuti entro l’anno scolastico 2001/2002.

Davvero molto differente, invece, è il discorso che bisogna intavolare per poter partecipare al concorso docenti nella scuola secondaria.

Anche qui, a bandirlo è stato il Decreto Dipartimentale n. 499 del 21 aprile 2020.

Un’ulteriore mossa è stata effettuata tramite il Decreto Dipartimentale n. 649 del 3 giugno 2020. Con esso, infatti, c’è stato un incremento dei posti a disposizione dei candidati.

I titoli valutabili erano non solo la laurea utile alla propria classe di concorso. Bensì, era necessario possedere anche i 24 CFU per l’insegnamento.

MIUR istruzione. Le GPS

Un altro modo per avvicinarsi alla carriera di insegnante è rappresentato dalle GPS. Tale acronimo racchiude al proprio interno le Graduatorie Provinciali di Supplenze. Nel binomio MIUR istruzioni hanno raggiunto immediatamente una posizione di riguardo.

Infatti, esse non hanno una lunga storia alle proprie spalle, considerato che la loro nascita è avvenuta grazie all’Ordinanza Ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020. Essa ne decreta anche la durata, ovvero la valenza biennale.

Inoltre, hanno una caratteristica particolare poiché si distinguono in due fasce con relative caratteristiche a determinarle:

  • prima fascia, per il personale abilitato;
  • seconda fascia, per i possessori dei soli titoli.

L’aggiornamento di questo tipo di graduatorie, invece, è avvenuta tramite l’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022. Con essa si è consentito il rinnovamento della presenza dei vecchi candidati.

Questi ultimi hanno potuto inserire dei nuovi titoli conquistati e/o riferire il servizio svolto durante gli ultimi due anni. Inoltre, è stata concessa l’opportunità a chi non era ancora iscritto di farlo. Ciò ha aperto loro le porte per eventuali servizi della più svariata natura.

A cosa servono le GPS? All’assegnazione di supplenze a tempo determinato. In particolare, le supplenze da coprire sono le seguenti:

  • fino al termine dell’anno, ovvero il 31 agosto;
  • sino al termine delle attività scolastiche, ovvero il 30 giugno;
  • fino all’ultimo giorno di effettiva permanenza delle esigenze di servizio.

Le prime due eventualità si inseriscono nelle GPS, mentre la terza appartiene alle Graduatorie di Istituto (GI).

MIUR istruzione. Il personale ATA

Un’altra compagine importante che viene diretta dal MIUR è rappresentata dal personale ATA. Ivi è racchiuso il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Per la precisione, le figure professionali del caso sono scisse in differenti aree profilo:

  • A, collaboratore scolastico;
  • AS, collaboratore scolastico alle aziende agrarie/ assistente amministrativo/ assistente tecnico;
  • B, cuoco/ guardarobiere/ infermiere;
  • D, direttore dei servizi generali e amministrativi.

Per poter accedere a questi compiti bisogna seguire un iter ben preciso. Esistono, infatti, molteplici tipi di graduatorie ATA utili per poter ottenere delle supplenze a tempo determinato. Esse si distinguono in:

  • prima fascia, con i candidati appartenenti alle Graduatorie Provinciali Permanenti (24 mesi). Seguono quanto stabilito dall’articolo 554 del Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994;
  • seconda fascia, in cui sono presenti diversi soggetti. Compaiono, infatti, i collaboratori scolastici delle Graduatorie Provinciali a Esaurimento, gli assistenti amministrativi, gli assistente tecnici, i cuochi, gli infermieri, i guardarobiere (Decreto Ministeriale n. 75 del 19 Aprile 2001) negli elenchi provinciali a esaurimento, e, infine, gli addetti alle aziende agrarie (Decreto Ministeriale n. 35 del 24 marzo 2004) negli elenchi provinciali a esaurimento;
  • terza fascia, per i possessori dei soli titoli.

Ogni candidato, quindi, si ritrova in una lista differente a seconda delle peculiarità del proprio curriculum vitae.

MIUR istruzione. Graduatorie 24 mesi ATA

Per chiudere questa disamina sul MIUR istruzione è bene osservare con attenzione le Graduatorie 24 mesi ATA. Esse, infatti, sono il criterio ufficiale per passare di ruolo per tutti i dipendenti elencati precedentemente.

Ogni anno il MIUR e gli Uffici Scolastici Regionali emanano le disposizioni adeguate al concorso per soli titoli. Il concorso in questione ha tra le sue specifiche quella di aver svolto almeno due anni di servizio. Per la precisione, esso deve essere della durata di 23 mesi e 16 giorni.

Il tutto deve essere stato svolto nella medesima provincia, nello stesso ruolo per cui si concorre e, in ultimo, all’interno della scuola statale.

Le modalità vengono snocciolate nell’Ordinanza Ministeriale n. 21 del 23 Febbraio 2009. Nella stessa, invero, si parla delle varie direttive da seguire.

Si ricorda, infine, che l’immissione in questi particolari elenchi è seguita dall’inserimento automatico nelle graduatorie di circolo e d’Istituto di prima fascia.

Condividi questo articolo