L’assegnazione provvisoria è un movimento annuale con il quale è possibile chiedere di prestare servizio per un anno scolastico in una istituzione scolastica, in un comune, o in una provincia diversa da quella di titolarità.
É tutto pronto per la presentazione delle istanze di utilizzazione o assegnazione provvisoria 2022/2023.
I termini per presentare le domande sono i seguenti:
- i docenti, dal 20 giugno al 4 luglio 2022 su Istanze Online;
- il personale educativo e IRC, dal 20 giugno al 4 luglio 2022 in modalità cartacea;
- il personale ATA, dal 27 giugno all’11 luglio 2022, anch’essi in modalità cartacea.
Il personale docente dovrà presentare la propria domanda tramite il sistema POLIS; il personale educativo, IRC e ATA, invece, si avvarranno del modello di domanda pubblicato sul sito Web del Ministero della sezione “mobilità“.
Chi può presentare domanda per l’assegnazione provvisoria interprovinciale
I docenti titolari in province dove la loro classe di concorso è in esubero, potranno chiedere utilizzazione interprovinciale per il proprio ordine e grado di titolarità e per gli altri ordini e gradi in cui hanno titolo. Identica cosa accade per l’utilizzazione provinciale.
Lo stesso docente ha la possibilità di presentare anche l’assegnazione provvisoria verso una provincia per ogni ordine e grado di istruzione per il quale possiede il titolo. L’utilizzazione provinciale e l’assegnazione provvisoria potranno essere richieste anche in due province diverse.
Se il docente in questione possiede un solo titolo può fare domanda o solamente per l’utilizzazione provinciale oppure solo per l’assegnazione provvisoria. Dipende tutto dalla situazione contingente.
I motivi di richiesta per l’assegnazione provvisoria del docenti di ogni ordine e grado saranno:
- ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario;
- ricongiungimento al coniuge o al convivente, compresi parenti e affini;
- gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da certificazione sanitaria;
- ricongiungimento al genitore.
Anche chi si trova in situazione di part time può presentare domanda di assegnazione provvisoria.
Conseguenze sull’assegnazione provvisoria
L’assegnazione provvisoria non determina variazioni relative alla titolarità del docente, ma ha effetti sulla valutazione del punteggio.
Se la domanda non viene soddisfatta, non vi è alcuna conseguenza. Invece, dal momento in cui la domanda viene accolta, ci saranno alcune conseguenze.
La titolarità del docente rimane comunque invariata, ma il punteggio spettante valuterà l’anno di servizio come svolto nel ruolo di appartenenza con 6 punti. Ma non potrà valutare il punteggio di continuità maturato nella scuola di titolarità.
L’assegnazione provvisoria interrompe la continuità e fa perdere tutto il punteggio maturato.
Documentazione da presentare
Insieme alla domanda compilata, tramite Istanze Online, bisogna presentare alcuni allegati:
- Dichiarazione sostitutiva, ai sensi dell’art. 46 e successivi del D.P.R. 28.12.2000, n. 445 e successive modifiche e integrazioni, consapevole delle responsabilità penali previste dall’art. 76 del D.P.R. 28.12.2000, n.445 in caso di dichiarazioni mendaci, delle esigenze di famiglia;
- Dichiarazione sostitutiva del diritto di precedenza ai sensi dell’art.8, comma 1, dell’ipotesi di CCNI utilizzazioni 2019/2022, con la certificazione medica, in caso di precedenza per gravi motivi di salute di un familiare da assistere, attestante lo stato di gravità del familiare da assistere ai sensi dell’art.3, comma 3, della legge 104/92.
Tali dichiarazioni vanno accompagnate e documentate con apposita certificazione.