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A partire dall’anno scolastico 2023/2024, saranno attive le figure del docente tutor e quella dell’orientatore.
In via prioritaria sarà consentito l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti di circa 70mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
I compiti del docente tutor
Il docente tutor è un insegnante che ha come compito quello di supportare gli studenti durante la crescita personale e formativa.
Il docente tutor dovrà preoccuparsi di aiutarli a raggiungere i loro obiettivi e sviluppare le loro competenze. In particolare nella scuola secondaria il docente tutor avrà principalmente due attività:
- Aiutare ciascuno studente a creare un E-Port-folio personale comprendente:
- percorso di studi, anche grazie ad attività che ne documentino la personalizzazione;
- lo sviluppo documentato delle competenze in prospettiva del progetto di vita culturale e professionale. Incluse le competenze sviluppate in seguito di attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati grazie a fondi europei o di percorsi per competenze trasversali per quanto riguarda l’orientamento (PCTO);
- alcune riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa per quanto riguarda il percorso svolto e sulle sue prospettive;
- la scelta di almeno un prodotto riconosciuto da parte dello studente in ogni anno scolastico e formativo come il proprio “capolavoro”.
- Proporsi come consigliere per le famiglie in momenti di scelta dei percorsi formativi o delle prospettive professionali dello studente. Anche sulla base di dati territoriali e nazionali e delle informazioni contenute nella piattaforma digitale unica per l’orientamento.
Retribuzione del docente tutor
Per ogni singolo anno scolastico, le risorse finanziarie assegnate ad un tutor possono costituire un compenso compreso tra i 2.850 e 4.750 euro lordi.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato un decreto ministeriale per la distribuzione di 150 milioni di euro alle istituzioni scolastiche statali del II ciclo di istruzione. Al fine di valorizzare i docenti che svolgono il ruolo di tutor e di orientatore.
La ripartizione delle risorse avviene proporzionalmente alla numerosità degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado nell’anno scolastico 2023/24.
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Le istituzioni scolastiche dovranno individuare i docenti disponibili e definire i criteri di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate per retribuire i tutor e gli orientatori.
Inoltre, le istituzioni scolastiche potranno accedere a finanziamenti dal PNRR e dalla nuova programmazione PON per attività didattiche innovative di orientamento extracurriculare.
Requisiti e selezione
Il dirigente scolastico si occuperà di avviare la procedura per selezionare i docenti volontari che dovranno svolgere le funzioni di tutor e di docente orientatore.
Si tratta di docenti che dovrebbero anche essere disponibili a partecipare alla formazione propedeutica, strettamente necessaria per individuare le successive figure di tutor e orientatori. Ad ogni modo è una formazione della durata di 20 ore.
Per essere considerati idonei i docenti dovranno rispondere ai seguenti requisiti:
- essere in possesso di un contratto a tempo indeterminato,
- cinque anni di anzianità di servizio,
- aver già svolto compiti assimilabili alle funzioni di tutor e orientatori,
- aver manifestato la disponibilità ad assumere la funzione di tutor e docente orientatore almeno per un triennio scolastico.
Un aspetto riportato nella circolare ministeriale è che al fine di favorire un’applicazione efficace della misura, ciascuna Istituzione scolastica possa, in maniera orientativa, individuare un tutor per un raggruppamento minimo di 30 studenti, fino ad un massimo di 50 studenti.
Le istituzioni scolastiche devono comunicare i docenti selezionati al fine di partecipare ai percorsi di formazione utilizzando la piattaforma FUTURA PNRR dall’area riservata presente sul portale PNRR Istruzione.
