Esami di Stato 2023 scelta provincia di servizio

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Per gli esami di stato 2023 è attualmente in corso la possibilità di presentazione delle domande su Istanze Online per la candidatura a commissario esterno o presidente di commissione.

L’esame di Stato torna alla normalità dopo l’emergenza sanitaria, con due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio. L’unica deroga riguarda i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, che non sono più un requisito di ammissione all’esame. 

La struttura degli esami di stato

La prima prova accerta la padronanza della lingua italiana e le capacità espressive e critiche degli studenti. 

La seconda prova riguarda una o più discipline del corso di studi

Il colloquio valuta la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite e il profilo educativo, culturale e professionale. Pertanto proporrà l’analisi di testi, documenti, esperienze e progetti. 

Il voto finale è espresso in centesimi, con un massimo di 100 punti e un punteggio minimo di 60/100 per superare l’esame. 

La commissione d’esame è composta da un presidente esterno, tre commissari interni e tre esterni. 

L’ammissione all’esame richiede voti minimi in ogni disciplina, frequenza e partecipazione alle prove Invalsi. Il Curriculum dello studente permette di evidenziare le esperienze formative e le attività extra-scolastiche.

Domanda per commissari esterni

Il dubbio che hanno in più persone riguarda la scelta della provincia a cui mandare la domanda per poter fare da commissario esterno agli esami di stato.

Non ci sono molte opzioni disponibili. Infatti, la domanda può essere presentata:

  • alla provincia di servizio per coloro i quali sono in servizio durante l’anno scolastico in corso;
  • alla provincia di residenza per coloro i quali sono a riposo, pertanto non risultano in servizio.

Si tratta di una scelta legata a motivazioni economiche e ad una più facile organizzazione delle operazioni di esame.

Una volta che si è scelta la provincia, le sedi esprimibili sono da visualizzare nell’ordine utile al trattamento per la nomina, a partire dal livello territoriale più piccolo, fino a quello più grande. 

Per ogni preferenza è indicato il livello territoriale superiore esprimibile. Sono visualizzati solo i comuni e i distretti sui quali sono presenti istituti secondari di II grado statali. 

La nota prot. n. 9260 del 16-03-2023 specifica che non è possibile effettuare nomine nel distretto che comprende la propria scuola di servizio o di completamento del servizio, tranne in alcuni casi particolari che vengono specificati nella stessa nota.

Inoltre, l’aspirante ha la possibilità di indicare il comune di servizio o di residenza da trattare con precedenza nelle fasi territoriali “d’ufficio”, ovvero quando l’assegnazione delle sedi viene effettuata automaticamente dal sistema. 

In assenza di una specifica indicazione da parte dell’aspirante, il sistema assegna il comune di servizio per il personale in servizio e il comune di residenza per il personale collocato a riposo.

Queste disposizioni riguardano l’assegnazione delle sedi per il personale della scuola in Italia.

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