Ci sono delle novità sulle competenze non cognitive da adoperare nell’ambito scolastico. Infatti, nell’istruzione, la formazione degli studenti non riguarda solo l’acquisizione di conoscenze e di competenze cognitive come si potrebbe credere.
In merito, ci sono le competenze non cognitive che a volte sono chiamate anche life skills o abilità socio-emotive. Esse rivelano aspetti del comportamento che influenzano il modo in cui gli alunni affrontano le sfide, comunicano, collaborano e gestiscono le emozioni.
In tale ottica, la scuola è decisa a fare dei passi avanti. Muovendosi in questa direzione è possibile dare tutti gli strumenti adeguati per il raggiungimenti degli obiettivi formativi.
In merito, la Camera dei deputati ha approvato il testo di legge inedita che va a contrastare un fenomeno preoccupante: la dispersione scolastica. Per farlo, però, si necessita della presenza di tutte le competenze trasversali esistenti.
Le ultime notizie sulle competenze non cognitive
Il governo, come si è visto, ha emanato delle nuove disposizioni relative alla dispersione scolastica. Per contrastarla, si vuole puntare su quelle che sono definite come competenze non cognitive.
Le abilità non cognitive, infatti, sono necessarie per combattere alcune piaghe del nostro Paese. Si parla dell’analfabetismo funzionale, della dispersione scolastica e della povertà educativa.
Si vuole far sviluppare ai discenti delle capacità emotive in grado di portarli alla risoluzione dei problemi in maniera più semplice possibile.
La proposta di legge, in ogni caso, prevede che nelle scuole secondarie di I e II grado sia introdotto un nuovo metodo didattico. Ciò, ovviamente, in via sperimentale e su base volontaria. Inoltre, nella stessa si può leggere che:
«L’introduzione sperimentale delle competenze non cognitive di cui all’articolo 1 è effettuata nell’ambito degli ordinamenti e dei programmi vigenti ed è finalizzata a sviluppare negli studenti, tramite un’innovativa pratica didattica, abilità e competenze quali la flessibilità, la creatività, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la capacità di giudizio, la capacità di argomentazione e la capacità di interazione».