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Non solo la riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti. Dopo la definitiva conversione in legge del decreto n. 36 del 30 aprile 2022 votata dal Parlamento (legge n. 79 del 29 giugno 2022), ci sono ancora altre riforme in arrivo per la scuola. Ammontano a ben 17,59 miliardi di euro, infatti, i fondi destinati all’istruzione nell’ambito del PNRR. Compresi alcuni progetti già avviati. Si tratta, nello specifico, di 11 linee di investimento di cui 6 sono destinate alle infrastrutture. Le altre 5, invece, riguardano le competenze. I progetti riguarderanno le scuole, gli ITS e gli enti locali (per quanto concerne gli interventi di edilizia scolastica negli immobili di loro proprietà). Da sottolineare che tutte le riforme verranno adottate entro il 2022, nel rispetto delle linee guide della Commissione Europea e del Regolamento UE n. 241/2021.
PNRR Istruzione, altre riforme in arrivo per la scuola. Istituti tecnici e professionali
Nel caso degli Istituti tecnici e professionali, la riforma avrà come obiettivo quello di creare una corrispondenza tra la domanda di competenze e i curricula degli studenti. Un rapporto diretto, quindi, tra tessuto produttivo (aziende) e scuola. Il tutto, ovviamente, riservando un’attenzione particolare verso l’output di innovazione del piano nazionale Industria 4.0 e verso l’innovazione digitale. L’obiettivo è, in pratica, quello di allineare i programmi di formazione con quelle che sono le esigenze e le specificità di ciascun territorio. Un investimento mirato e strategico che dovrebbe portare ad un aumento dell’occupazione. Ad essere interessati dalla riforma saranno ben 4.324 istituti. Al fine di favorire la sinergia tra sistema di formazione, mondo universitario e tessuto produttivo (mondo del lavoro) verrà realizzata anche una piattaforma digitale di orientamento.
Altre riforme in arrivo per la scuola: riorganizzazione del sistema scolastico e ITS
Considerato che, a causa della denatalità, il numero degli iscritti alle scuole è destinato a diminuire nei prossimi anni, sarà inevitabile anche una riduzione del personale scolastico necessario. Ecco, quindi, che la riforma mira ad intervenire su quelli che sono i due punti strategici fondamentali: il numero degli studenti e il dimensionamento della rete scolastica. In questo caso, l’obiettivo è quello di puntare su classi con un numero di alunni minore rispetto ad oggi, in modo da migliorare anche la qualità dell’insegnamento.
Per quanto riguarda gli ITS, invece, si punterà sulla semplificazione del modello organizzativo e didattico. Ma anche sull’aumento degli istituti nonché degli iscritti, investendo anche su un collegamento più solido con il mondo dell’imprenditoria. Saranno, inoltre, incentivate le partnership con imprese, università, centri di ricerca ed enti locali. Anche questa riforma verrà adottata entro il 2022. Ma la sua piena attuazione non è prevista prima del 2025.
PNRR Istruzione, le riforme già attuate.
Asili nido e scuola dell’infanzia
Il Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia prevede uno stanziamento complessivo di 4,6 miliardi di euro per 1.800 interventi complessivi di edilizia scolastica. Saranno creati ben 264.480 nuovi posti per accogliere i bambini e verrà migliorato il servizio offerto alle famiglie. L’obiettivo principale è quello di ridurre il divario esistente nei servizi educativi destinati alla prima infanzia e, soprattutto, potenziarli. Quella di cui parliamo in questo caso è, tuttavia, la seconda tranche dell’investimento, pari a 3 miliardi di euro così suddivisi:
- 2,4 miliardi per la fascia 0-2 anni (il 55,29% delle risorse è destinato al Sud)
- 600 mln per la fascia 3-5 (40% al Sud)
Edilizia scolastica. Mense scolastiche. Palestre
È, inoltre, prevista la costruzione di 195 nuovi edifici scolastici per un importo complessivo di 800 milioni di euro (il 40% dei quali destinati al Mezzogiorno). Il tutto all’insegna dell’innovatività architettonica e strutturale, nonché della sostenibilità e dell’efficienza energetica.
Tra le altre riforme in arrivo per la scuola c’è anche l’incremento delle mense scolastiche finalizzato al potenziamento del tempo pieno. Sono ben 400 i milioni di euro destinati a tale scopo, il 57,68% dei quali destinati al Sud. Saranno circa mille gli interventi complessivi, tra costruzione di nuovi spazi e riqualificazione di quelli esistenti.
Previsti, quindi, 300 milioni di euro per la costruzione di nuove palestre e per la riqualificazione delle strutture esistenti. Il 54,29% dello stanziamento riguarderà il Mezzogiorno. La riforma tesa a potenziare l’offerta delle attività sportive della scuola interesserà 230.400 metri quadrati totali.
Messa in sicurezza delle scuole
Nei 17,59 miliardi di euro destinati all’istruzione nell’ambito del PNRR sono previsti anche 710 milioni di euro per il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole. Al Sud andrà, in questo caso, il 40% dello stanziamento complessivo. Sarà compito delle Regioni, sulla base delle rispettive programmazioni, individuare gli Enti da ammettere al finanziamento. L’intervento garantirà la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico esistente.