“Nessun precario resti escluso” avanza una proposta di percorsi paralleli per il reclutamento dei docenti per la scuola secondaria. In particolare la loro proposta riguarda l’istituzione di un nuovo Concorso Straordinario.
Uno dei membri del comitato, Francesco Pozzato, spiega che la proposta è comprensiva di tutte le situazioni, che include sia le scuole statali, sia quelle paritarie. Si tratta di una proposta ben ponderata e assolutamente inclusiva.
Il comitato presenta, quindi, una proposta per un nuovo Concorso Straordinario destinato alla scuola secondaria.
Procedura del nuovo concorso straordinario
Si tratterà di una revisione della tipica procedura abilitante straordinaria. Sarà necessario riaprire le istanze per i nuovi triennalisti e per coloro i quali, anche se già iscritti, vogliano cambiare classe di concorso o tipologia di posto.
L’unica prova prevista dovrà svolgersi in una sola soluzione tanto per coloro i quali abbiano prestato servizio in un scuola statale, quanto per coloro i quali abbiano prestato servizio in una scuola paritaria. In questo modo si eviterà la disparità avuta col primo concorso straordinario.
Si potrà partecipare ad un’unica procedura. Sarà strutturata nello stesso modo, ma i fini saranno diversificati.
A chi sarà rivolto
Su posto comune potranno partecipare i docenti non abilitati con almeno tre anni di servizio nel Sistema Nazionale d’Istruzione negli ultimi dieci anni. Una delle annualità dovrà essere specifica per la classe di concorso richiesta.
Potranno concorrere anche i docenti a tempo indeterminato nella scuola statale o paritaria con abilitazione su altra classe di concorso o specializzazione sul sostegno.
Per quanto riguarda il posto di sostegno, invece, potranno partecipare i docenti non specializzati con almeno tre anni di servizio alle spalle. Anche i docenti già specializzati potranno concorrere con almeno tre anni di servizio svolto anche se non necessariamente su posto di sostegno.
Struttura del nuovo concorso straordinario
La procedura sarebbe articolata in una prova scritta, o, alternativamente, in una prova orale.
La prova scritta si svolgerebbe in cento minuti.
Per il posto comune sarebbe composta da cinquanta domande a risposta multipla: venticinque disciplinari, quindici metodologico-didattiche, cinque sulle TIC, cinque sulla lingua inglese livello B2.
Per il posto di sostegno consisterebbe in cinquanta domande a risposta multipla: quaranta sulle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità e sulle conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, cinque sulle TIC, cinque sulla lingua inglese livello B2.
La prova orale invece, avrebbe durata massima di quarantacinque minuti e per il posto comune verterebbe sulla progettazione di un’attività didattica, con traccia estratta ventiquattro ore prima, e sull’interazione in lingua inglese livello B2.
Mentre invece, sul posto di sostegno verterebbe sulla progettazione dell’attività di sostegno per garantire l’inclusione degli alunni con disabilità, con traccia estratta ventiquattro ore prima, e sull’interazione in lingua inglese livello B2.
Non ci sarebbe un punteggio minimo di superamento delle prove.
Per quanto riguarda il posto di sostegno il comitato chiede, innanzitutto, l’accesso diretto ai percorsi specializzati sul sostegno per i candidati non specializzati con almeno tre anni di servizio sul sostegno nelle scuole del Sistema Nazionale di Istruzione.