La riforma del reclutamento richiede ancora molte modifiche prima di essere votata dalla commissione e, in seguito, dal senato.
Molti i temi confluiti nella bozza di emendamento condiviso dalle forze di maggioranza riguardo al decreto 36/2022. Varie le richieste di modifiche prima che si appresti ad essere votato in senato.
Alcuni di questi temi sono: nessun taglio alla carta del docente, formazione rinviata alla contrattazione, quesiti a risposta aperta al concorso immediatamente.
Si tratta di una votazione che continua ad essere rimandata a causa dei continui incontri tra governo e forze politiche.
Modifiche in corso alla riforma del reclutamento docenti
L’aspetto più certo è il salvataggio della carta del docente, visto che erano previsti dei tagli nel decreto precedente. Pare che, comunque, la soluzione sia stata trovata e che il bonus per la formazione rimarrà intatto.
Una delle modifiche possibili potrebbe essere quella che riguarda l’accesso al percorso a partire dalla laurea magistrale e non dalla triennale, come previsto attualmente dal Governo. Quindi, la formazione iniziale con i 60 CFU inizierebbe soltanto alla laurea magistrale.
Potrebbe esserci una soluzione anche sui famigerati 24 CFU. Dal momento che ci sono migliaia di insegnanti o aspiranti tali che negli ultimi anni si sono adoperati per acquisirli, basandosi sul decreto 59/2017, farli sparire da un momento all’altro potrebbe essere penalizzante.
Le forze politiche hanno acceso l’attenzione anche sull’addio ai quiz nei concorsi e il passaggio immediato alle risposte aperte. Infatti, il Ministro Bianchi nel suo disegno prevede il mantenimento dei quiz a risposta multipla fino al 2024. Mentre il ritorno alle risposte aperte sarebbe fissato per l’anno successivo.
Contrattazioni relative alle tipologie scolastiche
Secondo la nuova proposta sul testo di emendamento unico dei partiti, si chiede che la materia della formazione incentivata sia rinviata alla contrattazione con gli organi sindacali. Si chiede, inoltre, di anticipare gli scatti destinati ai docenti.
Dovrebbe essere data la possibilità di accedere al percorso di abilitazione e successiva partecipazione al concorso ai docenti delle scuole paritarie e dell’IEFP, che andrebbe ad aumentare il numero degli interessati.
Infine, si aprirebbe, secondo il testo di emendamento, la strada per garantire la graduatoria di merito agli idonei del concorso docenti per la scuola secondaria