Rotazione dirigenti scolastici ogni 9 anni

Rotazione dirigenti scolastici

Il 30 marzo si è svolto l’incontro tra Ministero e organizzazioni sindacali. Si è parlato della rotazione dirigenti scolastici e del Fondo Unico Nazionale

L’amministrazione ha comunicato che, grazie all’interlocuzione con il MEF, sono state quantificate le risorse derivanti dalle economie sui fondi stanziati per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche con 500/300 allievi.

Invece, non è possibile utilizzare le risorse relative all’Education First 2021. I fondi per quanto riguarda l’anno scolastico in corso ammontano sui due esercizi finanziari a 17.789.611 euro e a 8.067.944 euro.

L’amministrazione ha proposto l’avvio delle fasce nazionali a partire dall’anno scolastico 2023/2024, invece che dall’attuale anno, come previsto dalla norma.

É prevista una riunione tra Ministero e Uffici Scolastici Regionali in occasione dell’apertura della contrattazione integrativa nazionale già per il mese di aprile.

La rotazione dei dirigenti scolastici

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito e le organizzazioni sindacali hanno discusso del tema della rotazione dei dirigenti scolastici e del numero massimo di mandati per garantire la trasparenza delle funzioni. 

È stato deciso che la rotazione degli incarichi dei dirigenti scolastici avverrà dopo nove anni, ma potrà essere derogata in casi specifici e motivati.

Sono possibili deroghe, ma soltanto se motivate per un limite di tre mandati

I motivi di deroga possono essere:

  • il prossimo pensionamento del dirigente;
  • la particolare configurazione del territorio se dovesse richiedere significativi spostamenti;
  • progetti particolari.

Il Ministero ha fatto notare che nella dirigenza pubblica i tre mandati per i dirigenti scolastici rappresentano un’eccezione a fronte del limite di due per altri dirigenti in campi diversi.

Il parere dei sindacati

La CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) ha espresso la sua contrarietà alla norma e ha chiesto di parlare con l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). Proponendo di posticipare l’applicazione della norma in quanto i dirigenti scolastici hanno già molte responsabilità come il dimensionamento, le fasce nazionali e i progetti PNRR.

L’Associazione Nazionale Presidi ha sottolineato che applicare il limite massimo di permanenza dei dirigenti già dal prossimo anno scolastico non è possibile. Questa disciplina si sta applicando per la prima volta a livello nazionale. Si tratta di un momento delicato per il passaggio alle fasce nazionali di complessità delle scuole.

Inoltre, secondo l’ANP, la normativa anticorruzione non prevede la rotazione automatica e indiscriminata per i dirigenti delle scuole a basso rischio corruttivo, come sono le scuole. E, quindi, è importante iniziare a contare i tre mandati solo dal prossimo anno scolastico e senza effetto retroattivo. 

Analogamente, come avviene per il completamento di progetti internazionali complessi, il completamento dei progetti del PNRR dovrebbe consentire una deroga al limite dei tre mandati nella stessa scuola.

Condividi questo articolo