Azioni per l’attuazione delle Linee guida per l’orientamento

Linee guida per l’orientamento

Con il Decreto Ministeriale 328/2022 sono state adottate le Linee guida per l’orientamento, uno dei tasselli della “Riforma del sistema di orientamento” presente nella Missione 4 del PNRR. 

Si tratta, dunque, di un “adempimento” necessario per l’attuazione di una strategia finalizzata a “promuovere una robusta ripresa dell’economia europea all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere”.

In ambito scolastico l’ultimo intervento strutturale in tema di orientamento è risalente al

2014, con le Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, trasmesse alle istituzioni

scolastiche con Nota 4232/2014, pur senza dimenticare che, nella secondaria di secondo

grado, anche i Percorsi per le Competenze Trasversali sono finalizzati all’Orientamento (DM

774/2019, Definizione delle Linee guida in merito ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e che “l’istituzione scolastica certifica l’acquisizione delle competenze

progressivamente acquisite anche al fine di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi” (DLgs 62/2017, articolo 1, comma 6).

Azioni per l’attuazione delle Linee guida per l’orientamento (DM 328/2022)

Il citato DM 328/2022 propone una definizione di carattere “processuale” di orientamento,

sottolineando che esso è:

  • volto a facilitare la conoscenza di sé, del contesto formativo, occupazionale, sociale culturale ed economico di riferimento e delle strategie messe in atto per relazionarsi ed interagire in tali realtà;
  • finalizzato alla maturazione delle competenze necessarie per poter definire o ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di vita e sostenere le scelte relative.

Strategia europea per l’apprendimento permanente

Lo scenario di riferimento è costituito dallo sviluppo di competenze di apprendimento

permanente, nella logica definita dalla “Strategia europea per l’apprendimento permanente”

che intende raggiungere i seguenti obiettivi:

  • ridurre la percentuale degli studenti che abbandonano precocemente la scuola a meno del 10%;
  • diminuire la distanza tra scuola e realtà socio-economiche, il disallineamento (mismatch) tra formazione e lavoro e soprattutto contrastare il fenomeno dei Neet (Not in Education, Employment or Training – Popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione);
  • rafforzare l’apprendimento e la formazione permanente lungo tutto l’arco della vita;
  • potenziare e investire sulla formazione tecnica e professionale, costituendola come filiera integrata, modulare, graduale e continua fino alla formazione terziaria (nel caso italiano gli ITS Academy), e aumentare la percentuale di titoli corrispondenti al livello 5, ma soprattutto al livello 6 del Quadro Europeo delle Qualifiche.

Linee guida per l’orientamento: le macro-azioni da promuovere

Le “macro-azioni” da promuovere a livello di politiche scolastiche comprendono:

  1. sviluppo delle competenze di base;
  1. sviluppo delle competenze trasversali: (responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione e creatività, fondamentali anche per promuovere l’imprenditorialità giovanile);
  1. promozione dell’apprendimento di lingue straniere;
  1. innalzamento dei livelli di apprendimento;
  1. costruzione di percorsi di eccellenza;
  1. riconoscimento delle qualifiche e permeabilità dei diversi percorsi di formazione;
  1. utilizzo delle tecnologie digitali;
  1. incremento dell’integrazione tra scuole, formazione, università e imprese.

Il ruolo delle scuole

Dall’anno scolastico 2023-2024 le scuole sono chiamate ad implementare le seguenti azioni:

Scuola dell’infanzia
e scuola primaria
Promuovere la dimensione educativa dell’orientamento attraverso azioni di “sostegno alla fiducia, all’autostima, all’impegno, alle motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini”.
Scuola primariaValorizzazione in chiave orientativa della certificazione delle competenze prevista al termine della Scuola primaria.
Scuola secondaria
di I grado
Garantire opportunità di scegliere attività opzionali e facoltative (attività culturali, laboratoriali creative e ricreative, di volontariato, sportive, ecc.) per consentire agli studenti occasioni per autenticare e mettere a frutto attitudini, capacità e talenti nei quali reputino di poter esprimere il meglio di sé. Organizzazione di “campus formativi”, attraverso reti di coordinamento fra istituzioni scolastiche e formative, che vedano compresenti tutti i percorsi secondari, al fine di ottimizzare iniziative che facilitino l’accompagnamento personalizzato e i passaggi orizzontali tra percorsi formativi diversi. Organizzazione di moduli di orientamento di 30 ore per tutte le classi, da svolgere anche in orario curricolare. Valorizzazione in chiave orientativa della certificazione delle competenze prevista al termine del primo ciclo.
CPIARevisione e ampliamento delle azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento previste dal DI 26/2015, coordinate con i soggetti istituzionali competenti.
Scuola secondaria
di II grado
Garantire opportunità di scegliere attività opzionali e facoltative (attività culturali, laboratoriali creative e ricreative, di volontariato, sportive, ecc.) per consentire agli studenti occasioni per autenticare e mettere a frutto attitudini, capacità e talenti nei quali reputino di poter esprimere il meglio di sé. Organizzazione di moduli di orientamento di 30 ore per tutte le classi, da svolgere anche in orario curricolare (solo per il primo biennio). Integrazione dei moduli di orientamento con la programmazione dei PCTO, i corsi di orientamento organizzati dalle Università ai sensi del DM 934/2022 e le attività organizzate dalle istituzioni della AFAM e dagli ITS Academy. Valorizzazione in chiave orientativa della certificazione delle competenze prevista al termine dell’obbligo scolastico e del curriculum dello studente.

Linee guida per l’orientamento: le azioni di governance

La preparazione di questi interventi, da inserire organicamente nel PTOF, dovrà essere

supportata dalle opportune azioni di governance:

  • diffusione al Collegio docenti delle Linee guida per promuoverne lo studio e la conoscenza;
  • strutturazione di un gruppo di lavoro ad hoc;
  • approfondimento della dimensione orientativa del curricolo di Istituto da parte del Collegio docenti nelle sue diverse articolazioni;
  • sviluppo di un Piano di orientamento (già indicato nelle Linee guida del 2014);
  • proposta di criteri per la nomina dei docenti tutor;
  • predisposizione di un sistema per la gestione integrata dell’e-portfolio tra docenti tutor e segreteria didattica;
  • sviluppo di azioni di formazione;
  • sviluppo di rapporti con gli interlocutori del territorio, in rapporto al diverso grado scolastico e alla tipologia di contesto.

[Dirigente scolastico prof. Francesco Rovida] 

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