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L’ambito scolastico è in fermento: due concorsi attesi per i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) stanno per essere banditi. E ai candidati saranno richieste specifiche competenze in campo giuridico-economico.
Si tratta, nello specifico, di:
- Concorso ordinario DSGA, il cui regolamento è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel mese di ottobre, ma per il quale si attendono ancora il bando con le date e le modalità di presentazione delle domande;
- Concorso DSGA 2023, riservato ai “facenti funzione”, come previsto dal decreto Milleproroghe, DL 198/2022, convertito in legge n. 14 del 24 febbraio 2023.
Nei prossimi paragrafi esploreremo, quindi, i requisiti di ammissione, le prove d’esame e i settori di studio rilevanti. Soffermandoci anche sui dettagli e sulle aree di studio necessarie. Ma, soprattutto, analizzeremo la figura ed il ruolo del DSGA nel contesto della scuola italiana.
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA): requisiti
Lavorare come DSGA (Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi) all’interno delle scuole italiane implica essere la figura di riferimento del personale ATA e occupare una posizione di grande responsabilità nella gerarchia scolastica, subito dopo il dirigente scolastico.
Il DSGA è un pubblico ufficiale che svolge un lavoro di notevole complessità e rilevanza esterna, spesso operando anche al di fuori dei confini fisici dell’istituto scolastico in cui è impiegato. Il suo ruolo è presente in tutte le scuole, indipendentemente dal grado o dall’ordine.
Per poter lavorare come DSGA nelle scuole italiane, è necessario possedere una laurea del vecchio ordinamento o specialistica/magistrale in:
- Giurisprudenza;
- Scienze politiche sociali e amministrative;
- Economia e commercio o titoli equipollenti.
Questo titolo di studio attesta le competenze necessarie per assumere ruoli di responsabilità nell’ambito della gestione amministrativa e organizzativa delle scuole.
Compiti del DSGA
Il DSGA ha il compito principale di coordinare, promuovere e gestire tutte le attività del personale ATA all’interno dell’istituzione scolastica. Questo include la definizione del piano delle attività e delle modalità di svolgimento delle mansioni del personale ATA, in conformità alle direttive del dirigente scolastico.
Lo stesso può anche assumere incarichi di tipo ispettivo e si occupa delle attività legate agli atti contabili e amministrativi, nonché dei compiti di istruzione.
Inoltre, il DSGA è responsabile del tutoraggio e della formazione del personale scolastico, contribuendo alla gestione e allo sviluppo professionale dei collaboratori.
Come già detto, il ruolo del DSGA rappresenta una delle figure dirigenziali più importanti all’interno delle scuole italiane, dopo il dirigente scolastico. La sua posizione di responsabilità e la varietà di compiti che svolge lo rendono uno dei ruoli più ambiti per chi desidera entrare nel mondo della scuola.
Con la sua capacità di coordinamento, gestione e organizzazione, contribuisce in modo significativo al corretto funzionamento dell’istituzione scolastica. Garantendo un supporto fondamentale al personale ATA e al buon svolgimento delle attività amministrative.
Importanza del DSGA
L’importanza del ruolo del DSGA è evidente non solo nella sua posizione di responsabilità all’interno della scuola. Ma anche nella sua influenza sull’efficienza e sulla qualità dei servizi offerti agli studenti, ai docenti e al personale. La sua figura rappresenta un punto di riferimento per la gestione delle risorse umane e delle attività amministrative, assicurando un ambiente di lavoro sereno e funzionale.
Pertanto, diventare un DSGA richiede non solo una solida formazione accademica, ma anche un’attitudine naturale alla gestione, all’organizzazione e alla leadership. È un ruolo dinamico che richiede una grande capacità di adattamento e una buona conoscenza delle normative scolastiche e delle procedure amministrative. Nonché un’ottima comunicazione e capacità relazionali.
Concorso DSGA 2023: requisiti per il Concorso ordinario
Per partecipare al concorso DSGA ordinario 2023, sono richiesti:
- Cittadinanza italiana, o di uno degli Stati membri dell’Unione europea, o cittadinanza di uno Stato non appartenente all’UE, a condizione che siano soddisfatte le circostanze previste dall’articolo 38 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001.
- Possesso di un diploma di laurea, laurea specialistica o magistrale nell’area giuridico-economica, come specificato nell’allegato A del bando, o un titolo analogo ottenuto all’estero ritenuto equivalente ai sensi della normativa vigente.
Prove d’esame del Concorso DSGA 2023 ordinario
Le prove per il concorso DSGA 2023 ordinario includono un esame scritto, un esame orale e una valutazione dei titoli.
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Per avere informazioni più dettagliate sul numero di posti disponibili, sulle date limite per le domande e sul calendario delle prove bisogna, tuttavia, aspettare la pubblicazione del bando del concorso.
Bisogna, inoltre, tenere presente che, sebbene i concorsi siano banditi a livello regionale, gli stessi possono essere accorpati. E questo nel caso in cui il numero di posti in una regione sia eccessivamente basso. Ad ogni modo, le graduatorie manterranno il loro carattere regionale.
La prova scritta
La prova scritta consisterà in 60 domande a cui rispondere in 120 minuti. E sarà tenuta in diverse sedi regionali con supporto informatico.
I quesiti saranno così suddivisi:
- 5 quesiti: Diritto Costituzionale e Diritto Amministrativo con riferimento al diritto dell’Unione europea;
- 4 quesiti: Diritto civile;
- 18 quesiti: Contabilità pubblica con particolare riferimento alla gestione amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche;
- 10 quesiti: Diritto del lavoro, con particolare riferimento al pubblico impiego contrattualizzato;
- 8 quesiti: Legislazione scolastica;
- 12 quesiti: Ordinamento e gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche autonome e stato giuridico del personale scolastico;
- 3 quesiti: Diritto penale con particolare riguardo ai delitti contro la pubblica amministrazione.
A ciascuno dei 60 quesiti a risposta multipla è attribuito un punteggio pari a 1 punto per ogni risposta esatta e 0 punti per ogni risposta non data o errata.
Accedono alla prova orale i candidati che abbiano conseguito un punteggio di almeno 42/60.
La valutazione dei titoli e l’esame orale saranno condotti contestualmente solo per i candidati che superano la prova scritta. Basandosi sulle dichiarazioni e sulla documentazione fornita dai candidati.
La prova orale
La prova orale avrà una durata complessiva di 50 minuti e sarà, a sua volta, strutturata nel seguente modo:
- un colloquio sulle materie d’esame di cui all’allegato B, che accerta la preparazione professionale del candidato sulle medesime e verifica la capacità di risolvere due casi riguardanti la funzione di DSGA;
- una verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle TIC di più comune impiego;
- una verifica della conoscenza della lingua inglese attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla Commissione.
Valutazione delle prove e dei titoli
Per quanto riguarda il punteggio relativo al Concorso DSGA 2023, le commissioni giudicatrici hanno a disposizione 150 punti:
- 60 punti per la prova scritta;
- 60 punti per la prova orale;
- 30 punti per i titoli.
In particolare, il punteggio della prova orale è così strutturato:
- 48 punti per il colloquio sulle materie d’esame;
- 6 punti per la prova di conoscenza degli strumenti informatici;
- 6 punti per la prova di lingua inglese.
L’orale, in ogni caso, viene considerato superato se i concorrenti raggiungono un punteggio non inferiore ai 42 punti complessivi.
Concorso DSGA 2023: requisiti per i Facenti Funzione
Per quanto riguarda il concorso DSGA 2023 per i “facenti funzione”, previsto dal decreto Milleproroghe 198/2022, lo stesso è riservato agli Assistenti amministrativi che attualmente svolgono funzioni DSGA.
Per partecipare è necessario aver maturato un’anzianità di servizio come DSGA “facente funzione” per almeno tre anni scolastici a partire dall’anno accademico 2011/12.
Anche in questo caso è richiesto il possesso di una laurea. Molti lavoratori che attualmente svolgono tali funzioni senza il titolo di studio richiesto rimarranno esclusi dal concorso.
Prove d’esame del Concorso DSGA 2023 Facenti Funzioni
Per quanto riguarda il procedimento del concorso DSGA per i “facenti funzione”, questo comprende una prova scritta e la valutazione dei titoli.
I candidati possono ottenere un massimo di 100 punti. Con 60 punti disponibili per la prova scritta e 40 per la valutazione dei titoli.
La prova scritta viene superata dai candidati che ottengono almeno 36 punti.
Tuttavia, solo 4 DSGA facenti funzione su 5 sono in possesso della laurea. Ragion per cui il concorso non risolverà affatto il problema: su circa 3.000 facenti funzioni, appena 400 hanno conseguito il titolo richiesto. Per cui saranno circa 2.600 gli esclusi dalla procedura concorsuale.
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