Il ruolo del collaboratore scolastico

collaboratore scolastico

Un elemento indispensabile nella scuola italiana è il ruolo del collaboratore scolastico. Questo professionista, infatti, è presente in tutti gli istituti italiani.

Senza questa figura non sarebbe possibile il normale svolgimento delle lezioni. Ecco perché non deve affatto stupire che molti ambiscono a diventarlo.

Chi è il collaboratore scolastico

La prima domanda a cui rispondere è la seguente: chi è il collaboratore scolastico? Un elemento appartenente al personale ATA, ovvero il personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

Il collaboratore scolastico, inoltre, fa parte dell’area profilo A ed è possibile trovarlo in ogni istituto. Ciò vale, inoltre, per ogni ordine e grado.

Il suo compito non ha nulla a che fare con la didattica, ma in un certo senso la supporta. Senza questo professionista, infatti, gli alunni non potrebbero seguire le lezioni in tutta tranquillità.

Tra le sue mansioni c’è quella di tenere sotto controllo i locali frequentati da insegnanti e discenti. Inoltre, egli è tenuto a limitare l’accesso alle scuole sorvegliando l’entrata e l’uscita di persone estranee alle stesse.

Altro ruolo importante del collaboratore scolastico è quello di badare ai beni appartenenti agli istituti. Lo stato degli oggetti e degli strumenti adoperati sono sotto la sua completa tutela.

Il collaboratore scolastico è quindi chiamato ad assicurarsi dell’efficienza del materiale didattico.

Quali sono i titoli adatti

Per poter svolgere questo lavoro c’è bisogno dei titoli adatti. Tra di essi si possono riscontrare:

  • diploma di qualifica triennale di un istituto professionale;
  • diploma di scuola magistrale per l’infanzia;
  • diploma di maestro d’arte;
  • diploma di maturità;
  • diploma di qualifica professionale rilasciato dalle Regioni.

Molti, infatti, sono soliti chiedersi se la qualifica di terza media sia un titolo adeguato per ricoprire tale ruolo. Da quanto si è potuto vedere, però, è evidente che non sia affatto sufficiente.

Di conseguenza, il diploma rientra tra la documentazione da presentare per l’iscrizione nelle varie graduatorie. Inoltre, il voto di quest’ultimo è adoperato come criterio di valutazione nelle graduatorie ATA.

Chi è in possesso dei soli titoli può immettersi nelle graduatorie di terza fascia. Esse vengono emanate dal MIUR ogni 3 anni. Le graduatorie ATA, inoltre, sono presenti in ogni scuola e il collaboratore scolastico deve sceglierne 30 su base provinciale.

In questo modo potrà ambire a ricoprire una supplenza a tempo determinato. Da qui inizierà una catena positiva.

Ogni periodo di servizio, infatti, equivale a maggiore punteggio negli elenchi e, quindi, migliori opportunità di essere richiamati in seguito.

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