Punteggio ATA

Punteggio ATA

Il personale ATA è il personale amministrativo, tecnico e ausiliario che presta servizio nelle scuole italiane. In questa categoria confluiscono numerosi professionisti. Tutti, però, sono interessati a sapere ogni dettaglio del punteggio ATA.

Quest’ultimo, proprio come accade per i docenti nelle GPS, può rivelarsi fondamentale nelle graduatorie. Un numero maggiore o minore di punti, infatti, può determinare l’assegnazione di una supplenza.

Appare chiaro, dunque, del perché debba essere analizzato siffatto argomento. Sapere come acquisire ulteriore punteggio ATA, inoltre, può rivelarsi fondamentale per comprendere come aspirare a uno di questi ruoli.

A esserne interessati, dunque, è l’intera compagine lavorativa. Al suo interno si trovano collaboratori scolastici, collaboratori scolastici addetti alle aziende agrarie e guardarobieri.

Ci sono, inoltre, anche assistenti amministrativi e assistenti tecnici. Infine, come non menzionare i direttori dei servizi generali e amministrativi. 

Tutti loro, però, sono accomunati da uno scopo comune: cogliere ogni opportunità valida per operare nel settore scolastico.

Le graduatorie ATA

Prima di parlare nei dettagli del punteggio ATA bisogna soffermarsi sulle graduatorie che interessano tali dipendenti. Esse sono tre e decretano l’assegnazione degli incarichi a tempo determinato e delle molteplici supplenze.

Tali elenchi, inoltre, vengono comunemente suddivisi in fascia. Il MIUR inserisce in ognuno di esso degli aspiranti differenziandoli secondo specifiche caratteristiche.

Nella prima fascia ci sono i soggetti immessi nelle Graduatorie provinciali permanenti. Sono conosciute anche come le Graduatorie 24 mesi. Inoltre, sono regolate ai sensi dell’articolo 554 del Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994.

Nella seconda fascia ci sono i candidati iscritti Graduatorie provinciali a esaurimento. Essa ingloba i collaboratori scolastici. 

Gli Elenchi provinciali a esaurimento, invece, sono relativi agli assistenti amministrativi, agli assistente tecnici, ai cuochi, agli infermieri e ai guardarobieri.

La normativa di riferimento in questo caso è il Decreto Ministeriale n. 75 del 19 Aprile 2001

Sempre nella seconda fascia, infine, sono presenti gli Elenchi provinciali a esaurimento degli addetti alle aziende agrarie. Il tutto secondo il Decreto Ministeriale n. 35 del 24 marzo 2004.

Nella terza fascia, in conclusione, sono riscontrabili gli aspiranti ATA in possesso dei titoli per l’accesso ai differenti ruoli. Il bando per tale graduatoria viene emesso ogni tre anni.

L’istanza in questione obbliga il soggetto a scegliere 30 istituti diversi appartenenti alla medesima provincia. Questa graduatoria assegna gli incarichi a tempo determinato.

Come si calcola il punteggio per il personale ATA

Dopo aver dato le giuste attenzioni ai concetti chiave, è ora di analizzare come si calcola il punteggio per il personale ATA. 

Quello che bisogna sapere è il fatto che maggiore è il punteggio e più alte saranno le occasioni per ricoprire un ruolo temporaneo.

La terza fascia ATA è stata aggiornata attraverso il Decreto Ministeriale n. 50 del 3 marzo 2021. Al suo interno sono riportati i punteggi da assegnare ai differenti titoli. Questi ultimi, infatti, possono essere di cultura o di servizio.

Si ricorda, inoltre, che il MIUR evidenzia quali siano i titoli di accesso alle molteplici figure professionali appartenenti al personale ATA. Oltre a essi, per l’assistente amministrativo, per esempio, sono valutabili:

  • il diploma di laurea, 2 punti;
  • l’attestato di qualifica professionale rilasciato ai sensi dell’articolo 14 della legge 845 del 1978, 1,5 punti;
  • l’attestato di addestramento professionale per la Dattilografia o attestato di addestramento professionale per i servizi meccanografici. Questi possono provenire da corsi professionali istituiti dallo Stato, dalle Regioni o da enti pubblici riconosciuti dal MIUR. Il tal caso si ha 1 punto;
  • l’idoneità in concorso pubblico per esami o prova pratica. La suddetta documentazione deve essere stata fornita per posti di ruolo nelle carriere di concetto ed esecutive. Il valore è di 1 punto.

Le certificazioni informatiche utili per il personale ATA

Nei titoli di cultura rientrano anche le certificazioni informatiche. Il punteggio assegnato, però, varia a seconda del ruolo che si aspira a ricoprire. Oltre al corso di Dattilografia è possibile ottenere anche:

  • il corso Pekit;
  • il corso EIPASS.

Il corso Pekit ha un ruolo decisivo. La sua funzione è quella di aiutare gli utenti a sapersi muovere agilmente nel mondo del web. 

Questa funzione è indispensabile nella scuola odierna. Molte delle pratiche burocratiche, infatti, passano per questa strada.

Di conseguenza, il personale ATA è chiamato ad adoperare il computer al meglio. Inoltre, gli è richiesta anche la gestione degli strumenti multimediali.

Questo percorso formativo, però, non è uguale per tutti. Per gli assistenti amministrativi, gli assistenti tecnici, gli infermieri e i cuochi il punteggio ATA è di 0,6 punti. Per tutti gli altri, invece, si attesta a 0,3 punti.

Il corso EIPASS, invece, è l’acronimo di European Informatics Passport (Passaporto Europeo di Informatica). Lo scopo di questo percorso formativo è consentire all’utente di saper adoperare gli strumenti ICT.

La sigla in questione indica la Information and Communications Technology. In italiano è resa come Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione.

Anche in questo caso, il punteggio ATA varia a seconda del profilo professionale preso in esame. 

I punti assegnati sono 0,6 per assistente amministrativo, assistente tecnico, cuoco e infermiere. Per tutti gli altri, invece, si considerano 0,3 punti.

Valutazione titoli per punteggio ATA

Nella valutazione dei titoli personale ATA bisogna tenere conto anche di quelli di servizio. A indicarne l’importanza ci pensa sempre il Decreto Ministeriale n. 50 del 3 marzo 2021

Per fare un esempio concreto vengono analizzati nuovamente i criteri propri degli assistenti amministrativi.

Per questi professionisti ogni mese viene valutato 0,5 punti. Dopo il mese iniziale, lo stesso valore verrà assegnato a ogni frazione superiore a 15 giorni. All’interno di un anno scolastico si possono ottenere massimo 6 punti.

Come recita il DM, il servizio può essere svolto in:

  • scuole dell’infanzia;
  • scuole primarie statali;
  • scuole secondarie o artistiche statali, nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane presenti in territorio straniero o negli istituti convittuali.

Il punteggio ATA elencato, invece, viene ridotto a metà all’interno delle scuole non statali e paritarie.

Viene conteggiato anche il servizio di insegnamento nei corsi C.R.A.C.I.S., ma non solo. 

Viene contemplato il servizio portato al termine presso gli enti locali e il servizio prestato come modello vivente. In tal caso si ottengono 1,2 punti per anno, ovvero 0,10 punti per mese.

Infine, è accolto tra i titoli di servizio il lavoro prestato alle amministrazioni statali. 

Non solo, sono annoverati in tale categoria anche il lavoro presso enti locali e patronati scolastici. Per ogni anno vengono assegnati 0,6 punti che equivalgono a 0,05 punti per mese.

Nel DM menzionato, inoltre, vengono snocciolate tutti i soggetti che compongono il personale ATA. Nell’allegato A/2 vengono considerati i punteggi relativi agli assistenti tecnici, ai cuochi e agli infermieri.

Nell’allegato A/3 sono considerati i guardarobieri, nell’allegato A/4 configurano gli addetti alle aziende agrarie. 

Infine, nell’allegato A/5 vengono snocciolati i criteri utili per il punteggio dei collaboratori scolastici. In ogni caso, però, la suddivisione avviene sempre tra titoli di cultura e titoli di servizio.

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