Migliaia di candidati stanno attendendo con ansia l’uscita del bando del nuovo Tirocinio Formativo Attivo. Prima di poter frequentare l’anno scolastico preparatorio, però, è necessario affrontare anche la prova scritta TFA Sostegno.
Infatti, tale corso di specializzazione è a numero chiuso e ha una durata di 8 mesi. Gli aspiranti docenti di sostegno, però, devono inizialmente attestare di avere i titoli adatti per proporsi.
Solo dopo aver dimostrato di avere i suddetti titoli gli verrà chiesto di superare i test selettivi menzionati. In questo modo potranno seguire il percorso formativo a cui sono interessati.
Il successo avuto nello stesso, infine, consegna ai soggetti in questione la tanto agognata abilitazione sul sostegno. Quest’ultima, come si vedrà in seguito, è obbligatoria per riuscire a conquistare la cattedra a tempo indeterminato nel settore.
Una strada decisamente strutturata che deve essere analizzata nei dettagli. In tal modo sarà possibile arrivare preparati al TFA Sostegno 2023.
SOMMARIO
ToggleTFA Sostegno prova scritta: procedura di selezione
Il Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010 regola la formazione iniziale dei docenti nel settore del sostegno. Il corso in questione prevede l’acquisizione di 60 CFU. Sono anche comprese 300 ore di tirocinio pari a 12 CFU.
Inoltre, il numero di posti disponibili è programmato dal MIUR. Al termine del TFA, il candidato che supera con esito positivo il test finale ottiene l’abilitazione sul sostegno.
Il Decreto Ministeriale 30 settembre 2011, invece, disciplina lo svolgimento dei corsi della specializzazione per le attività di sostegno. Ciò avviene ai sensi degli articoli n. 5 e n. 13 del D.M. 249/2010.
Qui vengono riportate anche le procedure di selezione. Le prove di accesso sono organizzate dall’ateneo ospitante. Le verifiche servono ad attestare i requisiti del candidato, ovvero:
- le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
- le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- le competenze su creatività e pensiero divergente;
- le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Tutto ciò avviene attraverso dei test preliminari:
- la prova preselettiva;
- la prova scritta, dunque pratica;
- la prova orale.
La prima è costituita da 60 domande formulate in 5 opzioni di risposta tra cui scegliere quella esatta. Di queste, almeno 20 devono attestare le competenze linguistiche e la comprensione della lingua italiana del partecipante.
La prova orale, invece, verte sui contenuti espressi durante quelle scritte. Inoltre, vengono scandagliate anche le motivazioni dell’aspirante docente di sostegno.
Infatti, non si può affatto sorvolare sui motivi che spingono a svolgere un lavoro tanto delicato quanto importante.
Come si svolge la prova scritta del TFA sostegno
Per capire come si dipani la prova scritta del TFA Sostegno bisogna guardare alle vecchie edizioni. Il Decreto Ministeriale n. 333 del 31 marzo 2022, infatti, ha dato il via al TFA Sostegno VII ciclo.
La prova scritta del Tirocinio Formativo Attiva è un tassello indispensabile. Essa prevede una serie di domande a risposta aperta.
Quest’ultime devono analizzare la capacità di comprensione del soggetto sotto esame. Inoltre, devono approfondire anche le sue abilità di argomentazione.
Come accade per la prova preselettiva, anche in questo caso l’organizzazione del test è sotto la giurisdizione del singolo ateneo. Gli argomenti, di cui si è parlato nel paragrafo precedente, sono elencati all’interno del D.M. del 30 settembre 2011.
In particolare, nell’Allegato C si parla degli aspetti organizzativi dei corsi. Le prove vertono sulle competenze socio-psico-pedagogiche. Ovviamente, esse sono diverse a seconda dell’ordine e grado della scuola per cui ci si propone.
I temi delle stesse ruotano intorno a:
- le competenze sull’intelligenza emotiva. Bisogna riconoscere e comprende pienamente le emozioni umane, in particolare quelle degli alunni. Ciò semplifica la gestione dei propri stati d’animo da parte degli studenti;
- le competenze sulla creatività e sul pensiero divergente. Bisogna formulare delle strategie innovative nell’ambito linguistico e in quello logico matematico;
- le competenze organizzative riferite all’ambito scolastico e agli aspetti giuridici del caso. Tra di esse compaiono il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia didattica e l’autonomia organizzativa. Si toccano, infine, anche i compiti del Consiglio di Istituto, del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Classe e di molti altri.
Come si superano le prove TFA Sostegno
Per superare i test preselettivi ci sono dei criteri specifici di cui tenere conto. A stabilirli, ovviamente, è sempre il Ministero dell’Istruzione. Anche in questo caso bisogna fare riferimento al D.M. del 30 settembre 2011.
La prova preselettiva, per esempio, ha uno schema da seguire per quanto riguarda il punteggio da assegnare. Infatti, per ogni risposta corretta si otterranno 0,5 punti, mentre per una risposta errata o non data vengono elargiti 0 punti.
Per la prova scritta TFA Sostegno si deve raggiungere una valutazione di 21/30. Nel caso dovessero esserci più prove si procede a fare la media aritmetica dei diversi esami. In ogni caso, nessuna di esse deve scendere al di sotto della valutazione di 21/30.
Lo stesso metro di misura viene adottato per la prova orale. Essa verte non solo sul programma dei test scritti. Si poggia, infatti, anche sulle motivazioni che hanno spinto il candidato a voler intraprendere questo tipo di carriera.
TFA Sostegno 2023 requisiti
Prima di affrontare la prova scritta TFA Sostegno è bene sapere quali siano i requisiti di accesso. Essendo un percorso formativo a numero chiuso è normale che ci siano dei criteri selettivi che ne delimitano l’ingresso.
Inoltre, i titoli da avere sono distinguibili da aspirante ad aspirante. La discrepanza è dovuta all’ordine e al grado dell’istituto di appartenenza. Per la scuola di infanzia e primaria, per esempio, è necessario uno dei seguenti elementi:
- la laurea in Scienze della Formazione Primaria;
- il diploma magistrale abilitante conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per le scuole secondarie di I e II grado, invece, gli attributi da possedere sono uno tra:
- l’abilitazione all’insegnamento su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico unita ai 24 CFU.
Un ulteriore discorso è da fare per l’ITP, ovvero l’insegnante tecnico pratico. Per questa ultima circostanza, infatti, le modalità verranno modificate a breve.
Fino all’anno scolastico 2024/2025, infatti, tale aspirante docente di sostegno segue una precisa strada. Egli necessita del solo diploma che gli consente l’accesso alla classe di concorso.
Dopo la data indicata, invece, sarà obbligatorio possedere l’abilitazione su una precisa classe di concorso. In alternativa, si dovrà avere una laurea di primo livello, quindi triennale, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
TFA Sostegno prova scritta: come prepararsi
Tutti coloro che aspirano a diventare insegnanti di sostegno devono affrontare il TFA Sostegno. Quest’ultimo non solo dona l’abilitazione nel campo, ma risulta utile in altre situazioni. Infatti, è uno dei requisiti per poter partecipare al concorso nazionale sul sostegno.
Solo superando questo percorso si può raggiungere la cattedra a tempo indeterminato. Da qui si comprende perfettamente il motivo che spinge così tanti professionisti a imboccare tale strada.
Tra il 2021 e il 2024, infatti, sono stati stabiliti 90.000 posti messi a disposizione dei candidati del settore. Ecco le ragioni per cui ci si deve organizzare al meglio per la prova scritta TFA Sostegno e non solo.
Per fare ciò si può decidere di svolgere un corso di preparazione TFA Sostegno. Per coloro che non riescono a frequentare lezioni in presenza esistono anche i percorsi online. Ovviamente, se si sceglie questa strada bisogna rivolgersi a enti riconosciuti dal MIUR.
Tale approvazione dona la sicurezza di essere seguiti da personale preparato nel settore. L’addestramento in questione presenta molteplici elementi che si riveleranno utili per l’utente:
- il videocorso di Preparazione TFA Sostegno;
- la piattaforma Esercitazione Online;
- il videocorso Logica e Comprensione del Testo;
- il videocorso sulla Normativa Scolastica.
Il materiale in questione può essere la carta vincente per riuscire a superare le prove preselettive. Il tutto, infatti, facilita l’apprendimento delle nozioni richieste in seduta di esame.
Quando prova scritta TFA Sostegno 2023
Tra le informazioni essenziali da reperire c’è quella della data della prova scritta TFA Sostegno 2023. Al momento, però, non è ancora uscito alcun bando. Di conseguenza, non si sa quando apriranno i battenti dell’VIII ciclo del Tirocinio Formativo Attivo.
La cosa da fare, quindi, è attendere le decisioni emanate dal MIUR. Si possono ugualmente fare delle supposizioni se si guarda alle vecchie edizioni del TFA Sostegno.
Ciò porta a pensare che tra dicembre del 2022 e gennaio del 2023 ci saranno le prime notizie da parte del Ministero dell’Istruzione. Il bando dell’anno corrente, infatti, è stato emanato ufficialmente nel mese di marzo.
Al medesimo modo, si possono fare delle supposizioni sulle possibili date dei test preselettivi. Nel 2022, infatti, essi si sono tenuti tra il 24 e il 27 maggio. Essi, ovviamente, erano suddivisi a seconda dell’ordine e grado delle varie istituzioni scolastiche.
I candidati che saranno in grado di oltrepassare tutto ciò, quindi, dovrebbero iniziare a frequentare le lezioni a settembre 2023.
Quanto detto fino a questo momento sono però delle mere supposizioni. Esse hanno come basi gli avvenimenti che hanno scandagliato il TFA Sostegno VII ciclo.
Ora non resta che attendere le norme relative alla nuova edizione. Gli aspiranti docenti di sostegno, però, nel frattempo possono iniziare a studiare gli argomenti utili ai test di accesso.