Sono in migliaia coloro che attendono il nuovo Tirocinio Formativo Attivo. Tra i primi ostacoli da superare ci sono le prove TFA Sostegno.
La specializzazione in questione, infatti, è a numero chiuso. Ciò implica dover inizialmente verificare il possedimento dei giusti criteri di accesso. In tal modo si possono affrontare i test preliminari.
Solo il loro superamento consente ai candidati di intraprendere l’anno scolastico utile alla loro formazione. Si tratta, infatti, di 8 mesi da dividere tra lezioni, laboratori e tirocini di vario genere.
Una strada abbastanza articolata e impegnativa. L’obiettivo finale è quello di ottenere l’abilitazione nel campo. In particolare, il docente di sostegno deve essere educato sotto diversi punti di vista. La sua presenza permette quella che è denominata come integrazione scolastica.
Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha il compito di rendere lo studio accessibile a chiunque. Ecco perché deve mettere in atto tutti i progetti per la concretizzazione di tale traguardo.
Solo con la didattica inclusiva si possono rimuovere gli intralci che limitano l’apprendimento delle categorie più deboli. Negli istituti i bisogni educativi non si limitano solo agli alunni con disabilità. Le difficoltà possono avere anche natura sociale, economica e culturale.
SOMMARIO
ToggleQuali sono le prove per il TFA Sostegno
Tra le principali nozioni da conoscere concernenti il Tirocinio Formativo Attivo vi è quella relativa alle verifiche da affrontare. Infatti, ci sono molteplici prove TFA Sostegno.
Per accedervi bisogna possedere determinati titoli. Tali requisiti sono stati snocciolati nel Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Come si può vedere nel D.M. essi si distinguono per l’ordine e il grado della scuola per cui si concorre.
La quantità di esami preselettivi e la loro struttura, invece, vengono analizzate nel dettaglio in un’altra normativa. Si tratta Decreto Ministeriale 30 settembre 2011.
I test devono indugiare sull’accertamento di alcune abilità dei partecipanti che verranno analizzate in seguito. In ogni caso, gli esami in questione sono:
- la prova preselettiva;
- la prova scritta;
- la prova orale.
La prima viene scandita dalla presenza di 60 domande a risposta multipla. Ci sono, infatti, 5 opzioni tra cui poter scegliere quella che si ritiene più adatta.
Di questa batteria di domande, inoltre, 20 hanno i medesimi argomenti. Infatti, si concentrano sulle competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana.
La risposta corretta ai requisiti in questione viene valutata 0,5 punti. Alla risposta errata o non data, invece, vengono assegnati 0 punti.
La prova scritta TFA Sostegno, al contrario, si formula su domande a risposte aperte. Ciò implica un maggior approfondimento delle tematiche fronteggiate durante la prima fase di selezione.
La prova orale, infine, si poggia sostanzialmente su quanto sviscerato nelle due che l’hanno preceduta. La sua peculiarità si trova nel fatto che vengano prese in considerazione anche le motivazioni dei partecipanti.
Infine, negli ultimi due casi per passare alla fase successiva è necessario ottenere un punteggio minimo. Quest’ultimo si attesta su 21/30. Si cerca, in ogni caso, di indagare meglio gli argomenti già trattati in prima battuta.
Ciò avviene perché il ruolo dell’insegnante di sostegno è decisamente impegnativo. Ecco perché bisogna selezionare personale preparato, ma anche motivato. Ciò è essenziale per il benessere degli alunni che verranno loro assegnati nel corso della carriera.
Cosa bisogna studiare per le prove TFA Sostegno
Solo il superamento delle prove TFA Sostegno permette l’accesso all’anno formativo. Durante lo stesso, infatti, bisognerà acquisire ben 60 CFU in diversi settori.
Per riuscire nell’impresa occorre padroneggiare il materiale di studio. Ciò sarà molto utile per quanti abbiano intenzione di affrontare il TFA Sostegno 2023.
Anche in questo caso può tornare molto utile il D.M. del 30 settembre 2011. L’Allegato C di tale decreto approfondisce gli aspetti organizzativi dei corsi.
I test, in ogni caso, si concentrano sulle competenze socio-psico-pedagogiche. Vi è, però, la distinzione tra ogni ordine e grado di scuola.
Durante le prove TFA Sostegno vengono indagate:
- le competenze sull’intelligenza emotiva. Ciò implica il riconoscere e il comprendere pienamente le emozioni umane, in particolare quelle degli alunni. Questo serve a semplificare di molto, da parte degli studenti, la gestione dei propri stati d’animo;
- le competenze sulla creatività e sul pensiero divergente. Tale attività porta a formulare delle strategie innovative nell’ambito linguistico e in quello logico matematico;
- le competenze organizzative riferite all’ambito scolastico e agli aspetti giuridici del caso. Tra di esse compaiono il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia didattica e l’autonomia organizzativa. Si toccano, infine, anche i compiti del Consiglio di Istituto, del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Classe e di molti altri.
Tutti elementi che risulteranno indispensabili durante il lavoro in aula con gli studenti. Si ricorda, infatti, come l’ambito del sostegno sia molto più ampio di quello relativo alla disabilità. Basti pensare a categorie quali:
- i Bisogni Educativi Speciali;
- i Disturbi Specifici dell’Apprendimento;
- gli ADHD.
Tutte categorie che presentano dei tratti distintivi. Altrettanto distintivi, dunque, devono essere i progetti messi in atto per garantirgli il diritto allo studio che gli compete.
C’è un ultimo aspetto da valutare nella sua importanza. Il docente di sostegno deve fare da tramite tra i bisogni degli allievi e il resto del corpo insegnanti.
L’integrazione scolastica, infatti, avviene solo tramite la collaborazione di ogni parte chiamata in causa.
Quando ci sarà il TFA 2023
Comprese le nozioni basilari per affrontare le prove preliminari, bisogna ora comprendere quando ci sarà il TFA 2023. La sua organizzazione da parte degli atenei può avvenire solo dopo l’assenso da parte del Ministero dell’Istruzione.
Come per i cicli precedenti, dunque, anche in questo caso si attende l’uscita del bando ufficiale. Guardando a quanto avvenuto negli anni passati, si possono fare alcune supposizione al riguardo.
Il bando, dunque, dovrebbe essere emanato entro febbraio del 2023. Dopo tale avvenimento, le varie università che aderiscono al progetto possono intraprendere la strada dei test preliminari. Questi ultimi dovrebbero essere messi in moto nel mese di maggio.
Dopo la selezione iniziale si potranno intraprendere i mesi di formazione. Infatti, i vincitori delle prove TFA Sostegno sono gli unici ad avere il diritto di seguire le lezioni, i tirocini e i differenti laboratori.
Alla fine di questo anno scolastico, poi, ci sarà una verifica finale. Il suo scopo è quello di conferire la tanto agognata abilitazione sul sostegno.