Punteggio docenti: cos’è e come si calcola in tutte le graduatorie

Punteggio docenti

Le graduatorie docenti rappresentano un punto di partenza imprescindibile per chiunque desideri intraprendere una carriera nell’insegnamento. La loro importanza è cruciale nel mondo della scuola, poiché determinano il posizionamento dei candidati e, di conseguenza, l’assegnazione di incarichi di supplenza a tempo determinato.

È importante sapere che esistono tre diverse tipologie di graduatorie scolastiche, ovvero:

  • Graduatorie ad Esaurimento (GaE);
  • Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS); 
  • Graduatorie d’Istituto (GI). 

Pertanto, per chiunque desideri intraprendere una carriera nell’insegnamento, è fondamentale comprendere l’importanza delle graduatorie docenti (struttura e funzionamento) in modo da avere maggiori possibilità di essere selezionati per un incarico di supplenza.

Il reclutamento dei docenti

Il reclutamento dei docenti avviene – come già evidenziato – attraverso l’utilizzo di tre diverse tipologie di graduatoria:

  • GaE (Graduatorie ad esaurimento);
  • GPS (Graduatorie provinciali per le supplenze);
  • GI (Graduatorie di istituto). 

Le stesse vengono stilate e aggiornate sulla base dei punteggi indicati nelle tabelle di valutazione dei titoli del Miur. E il conferimento degli incarichi di supplenza avviene proprio attraverso lo scorrimento delle graduatorie stesse.  

Essendo le stesse basate esclusivamente sul punteggio accumulato da ogni aspirante docente, risulta essenziale adottare efficaci strategie formative per conseguire il maggior numero di punti possibili.

Le Graduatorie ad esaurimento (GaE)

Le GaE, chiuse a nuovi inserimenti dal 2008 – e, quindi, destinate ad esaurirsi -, sono strutturate su base provinciale e riservate agli insegnanti in possesso dell’abilitazione. Gli iscritti hanno la possibilità di aggiornare la loro posizione ogni tre anni con l’inserimento di eventuali nuovi titoli conseguiti o non dichiarati precedentemente. 

Le stesse sono divise in tre fasce:

  • Prima fascia: comprende i docenti che all’atto della costituzione delle graduatorie risultavano iscritti nelle Graduatorie Permanenti;
  • Seconda fascia: comprende i docenti che all’atto della costituzione delle graduatorie, oltre ad essere in possesso dell’abilitazione, avevano maturato anche un anno di insegnamento;
  • Terza fascia: comprende i docenti che nel corso degli anni hanno conseguito l’abilitazione all’insegnamento.

Le Graduatorie provinciali per supplenze (GPS) 

Istituite con l’ordinanza n. 60 del 10 luglio 2020 dall’allora Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, le GPS rappresentano uno strumento fondamentale nell’ambito delle assegnazioni delle supplenze scolastiche. 

Si tratta di elenchi di insegnanti con pieno accesso a specifiche classi di concorso, redatti su base provinciale tenendo conto del punteggio conseguito da ciascun aspirante docente. 

Le stesse vengono, inoltre, utilizzate dagli Uffici scolastici provinciali (USP) per l’assegnazione degli incarichi di supplenze nelle scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I e II grado

  • annuali (31 agosto): ovvero per la copertura delle cattedre vacanti e scoperte entro il 31 dicembre per le quali si prevede che resteranno tali fino alla fine dell’anno scolastico in corso;
  • temporanei (30 giugno): ovvero per la copertura delle cattedre scoperte entro il 31 dicembre per tutto il periodo delle attività didattiche nonché per gli spezzoni che non andranno a costituire né cattedre né posti orario.

Hanno validità biennale – anche se l’ipotesi di una durata triennale è costantemente in agguato – e sono divise per classi di concorso, ovvero per le varie materie d’insegnamento. Ma la precedenza assoluta per il conferimento degli incarichi spetta, comunque, agli aspiranti docenti inseriti nelle GaE. 

Si fa, infatti, ricorso alle GPS solo dopo lo scorrimento delle GaE

Le GPS sono divise in due fasce:

  • Prima fascia: aspiranti docenti in possesso di abilitazione per le graduatorie dell’Infanzia, Primaria, I grado e II grado e personale educativo oppure con specializzazione per le graduatorie di sostegno.
  • Seconda fascia: aspiranti non abilitati e non specializzati che non rientrano nella categoria precedente.

Le Graduatorie d’Istituto (GI)

Gli aspiranti docenti possono iscriversi nelle GI contestualmente all’istanza di inclusione e aggiornamento delle GPS. E indicare fino a 20 istituti scolastici all’interno di una stessa provincia 

Si tratta di graduatorie riservate alle supplenze annuali e a quelle brevi (malattia, maternità, ecc.) che vengono assegnate fino all’ultimo giorno di effettiva permanenza delle esigenze di servizio.

In particolare, i dirigenti scolastici ricorrono alle GI per:

  • supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche per posti che non sia stato possibile coprire con il personale incluso nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie provinciali di supplenza;
  • supplenze temporanee per la sostituzione di personale temporaneamente assente;
  • supplenze per la copertura di posti divenuti disponibili dopo il 31 dicembre.

Per quanto riguarda, invece, la loro struttura, le GI sono divise in tre fasce:

  • Prima fascia: docenti iscritti nelle GaE;
  • Seconda fascia: docenti in possesso di abilitazione iscritti nelle GPS di prima fascia;
  • Terza fascia:docenti di scuola secondaria non abilitati, in possesso del titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento, iscritti nelle GPS di seconda fascia.

Punteggio docenti

Per garantirsi un incarico di supplenza nel mondo scolastico, non basta affidarsi al caso o a eventuali coincidenze favorevoli. E’ necessario adottare una strategia accurata e ben ponderata, finalizzata a massimizzare il proprio punteggio e ad aumentare le possibilità di successo.

A tal fine, si rendono imprescindibili una serie di opportunità formative finalizzate a migliorare il proprio punteggio e a potenziare il proprio bagaglio culturale. Ecco alcuni esempi:

  • Master e Corsi di Perfezionamento;
  • Certificazioni informatiche;
  • Certificazioni linguistiche.

Tali percorsi rappresentano una vera e propria leva per accrescere le proprie competenze e acquisire nuove conoscenze, nonché per aumentare le prospettive di carriera nel settore dell’istruzione e della formazione.

Ma attenzione! Per essere realmente efficaci, questi percorsi devono essere conseguiti presso enti regolarmente accreditati e riconosciuti dal Miur. Solo in questo modo si potrà garantire il massimo valore al proprio curriculum e massimizzare le opportunità di successo professionale.

Punteggio docenti: tabelle di valutazione dei titoli 

Nel 2022 si è verificato un evento di non poco conto nel mondo dell’istruzione. Parliamo dell’ultimo aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), valido per il biennio 2022-2024, che è stato disciplinato dall’ordinanza ministeriale n. 112 del 06.05.2022.

Ma cosa comporta questo aggiornamento? Come si determinano i punteggi assegnati ai docenti? Per dare una risposta esauriente a tali quesiti, risulta imprescindibile fare riferimento alle dieci tabelle incluse in quest’ultima. Queste costituiscono un elemento di fondamentale importanza per una dissertazione esaustiva relativa al punteggio delle Graduatorie dei docenti.

Le tabelle in questione si occupano, infatti, della valutazione dei titoli e dell’assegnazione dei punteggi validi ai fini dell’aggiornamento delle GPS 2022. 

Grazie ad esse, è possibile effettuare una valutazione accurata e oggettiva delle competenze dei docenti, nonché determinare il loro posizionamento all’interno delle graduatorie. Un passaggio critico e delicato, che richiede la massima attenzione e competenza da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Le dieci tabelle in questione sono così strutturate:

Posto Comune:

Posto di Sostegno:

Personale Educativo:

Punteggio docenti: il voto di laurea

Nel mondo dell’istruzione, uno dei parametri più rilevanti per determinare il valore e la preparazione dei futuri docenti è senza dubbio il voto di laurea. Esso, infatti, rappresenta il titolo di accesso fondamentale per coloro che desiderano intraprendere la carriera nella formazione.

Ecco perché risulta imprescindibile approfondire il primo dei punteggi di cui occorre parlare, quello relativo proprio al voto di laurea. Esso costituisce un fattore determinante nella valutazione delle competenze e della preparazione dei docenti, nonché una delle principali variabili prese in considerazione per la definizione del punteggio nelle graduatorie.

In tal senso, è importante sottolineare l’importanza di un voto di laurea elevato, che attesti la conoscenza e la padronanza delle materie di insegnamento e la capacità di approfondimento e di analisi critica. Un requisito imprescindibile per coloro che desiderano affermarsi nel mondo dell’istruzione e dare il meglio di sé nella formazione delle nuove generazioni.

In particolare, per un voto finale di 76/110 la valutazione è di 12 punti. Per i voti pari o superiori a 77/110, invece, si aggiungono ulteriori 0,50 punti, fino ad un massimo di 29 punti. Tuttavia, nel caso in cui il candidato abbia ottenuto il massimo dei voti, ovvero 110 e lode, vengono assegnati altri 4 punti.

In sintesi:

  • 76/110 o inferiore: 12 punti;
  • per ogni voto in più rispetto a 76, vengono assegnati 0,50 punti;
  • 110/110: 29 punti;
  • 110/110 + lode: 33 punti.

Al fine di semplificare la vita degli aspiranti docenti e garantire una valutazione accurata e oggettiva dei titoli di accesso, mettiamo a disposizione una tabella riassuntiva contenente tutti i punteggi relativi al titolo di studio già calcolati:

Voto Punteggio   Voto Punteggio 
66 12   93 20,5 
… 12   94 21 
76 12   95 21,5 
77 12,5   96 22 
78 13   97 22,5 
79 13,5   98 23 
80 14   99 23,5 
81 14,5   100 24 
82 15   101 24,5 
83 15,5   102 25 
84 16   103 25,5 
85 16,5   104 26 
86 17   105 26,5 
87 17,5   106 27 
88 18   107 27,5 
89 18,5   108 28 
90 19   109 28,5 
91 19,5   110 29 
92 20   110 e lode 33 

Punteggio docenti: come si calcola il punteggio di una supplenza?

Un altro aspetto di fondamentale importanza nella definizione del punteggio delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) riguarda i titoli di servizio. Questi rappresentano un’opportunità straordinaria per ottenere un punteggio elevato e aumentare le proprie possibilità di successo nella carriera scolastica.

A prescindere dalle eventuali sanzioni previste in caso di rifiuto o abbandono di una supplenza, è comunque altamente consigliabile accettare tutti gli incarichi. Anche quelli di breve durata. Questo consentirà di accumulare esperienza e, soprattutto, di guadagnare punti utili per la propria carriera scolastica.

Si tratta di una scelta lungimirante e strategica, che permetterà di acquisire competenze e conoscenze sempre più approfondite nel mondo dell’istruzione, rendendo il proprio curriculum sempre più competitivo e appetibile per le istituzioni scolastiche.

In tal modo, sarà possibile costruire una solida base professionale e accrescere le proprie prospettive di carriera, proiettandosi verso un futuro di successo e realizzazione nel mondo della formazione.

In ogni caso, il punteggio dipende dalla durata della supplenza:

  • da 16 a 45 giorni: 2 punti;
  • da 46 a 75 giorni: 4 punti;
  • da 76 a 105 giorni: 6 punti;
  • da 106 a 135 giorni: 8 punti;
  • da 136 a 165 giorni: 10 punti;
  • da 166 giorni in avanti: 12 punti.

Supplenze. Differenza tra servizio specifico e aspecifico

Una cosa da non dimenticare quando si parla di supplenze è che esistono due diverse tipologie di servizi:

  • specifico: quello prestato nella propria classe di concorso;
  • aspecifico: quello prestato in una classe di concorso diversa rispetto a quella per la quale si è inseriti nelle GPS. 

Un’altra differenza sostanziale tra i due servizi è quella relativa al punteggio. Il servizio aspecifico garantisce, infatti, la metà dei punti rispetto a quello specifico. E lo stesso si applica, ovviamente, anche per il Sostegno.

Servizio specifico:

GIORNI DI SUPPLENZAPUNTEGGIO
Da 16 a 45 giorni2
Da 46 a 75 giorni4
Da 76 a 105 giorni6
Da 106 a 135 giorni8
Da 136 a 165 giorni10
Da 166 giorni in avanti12

Servizio aspecifico:

GIORNI DI SUPPLENZAPUNTEGGIO
Da 16 a 45 giorni1
Da 46 a 75 giorni2
Da 76 a 105 giorni3
Da 106 a 135 giorni4
Da 136 a 165 giorni5
Da 166 giorni in avanti6

Bisogna, tuttavia, precisare che:

  • non si possono sommare tra di loro i giorni di supplenza di due diversi anni scolastici;
  • il punteggio annuale massimo di 12 punti può essere raggiunto anche attraverso la somma di più servizi aspecifici. 

Punteggio docenti: supplenze MAD 

Ciò che è stato detto per le supplenze da GPS vale, naturalmente, anche per quelle da MAD (Messa a Disposizione), alle quali si ricorre una volta esaurite le altre graduatorie.

Infatti, per ottenere il punteggio relativo non è per forza necessario che la supplenza venga assegnata attraverso le Graduatorie ad esaurimento (GaE), le Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) o le Graduatorie di istituto (GI).

Pertanto, anche con le MAD è possibile maturare il seguente punteggio:

  • da 16 a 45 giorni: 2 punti;
  • da 46 a 75 giorni: 4 punti;
  • da 76 a 105 giorni: 6 punti;
  • da 106 a 135 giorni: 8 punti;
  • da 136 a 165 giorni: 10 punti;
  • da 166 giorni in avanti: 12 punti.

Aumentare il punteggio docenti

In ambito educativo, il conseguimento di un incarico di supplenza rappresenta un traguardo ambizioso, ma altrettanto arduo da raggiungere. A tal fine, l’aumento del proprio punteggio costituisce una strada obbligatoria che ogni aspirante docente deve percorrere per realizzare il proprio sogno.

Senza un punteggio elevato, infatti, questa aspirazione rischia di rimanere solo un miraggio irraggiungibile. Pertanto, l’unico modo per scalare le graduatorie e posizionarsi davanti agli altri candidati è quello di acquisire il maggior numero di punti possibili.

In questo senso, i Master, i corsi di perfezionamento e le certificazioni informatiche e linguistiche assumono un’importanza fondamentale. Non solo forniscono punti preziosi per le graduatorie, ma offrono anche l’opportunità di acquisire competenze indispensabili per la propria carriera scolastica.

La scelta di investire nella propria formazione rappresenta, quindi, una mossa lungimirante, in grado di garantire un futuro di successo e realizzazione professionale nel mondo della formazione. Un impegno che richiede dedizione e costanza, ma che, con determinazione e perseveranza, può portare a risultati straordinari.

In particolare: 

  • Master: 1 punto; 
  • Corsi di Perfezionamento: 1 punto; 
  • Certificazioni Informatiche: 0,5 punti (fino ad un massimo di 2 punti;
  • Certificazioni Linguistiche: fino a 6 punti.

Da tenere presente che il Corso di Perfezionamento Clil (che da solo vale 1 punto), abbinato ad una Certificazione linguistica, vale ben 3 punti:

  • Inglese C2 (6 punti) + CLIL (3 punti) = 9 punti

In sintesi:

TIPOLOGIAPUNTEGGIO
Certificazioni informatiche0,5 punti ciascuna (massimo 2 punti)
Master di I e II livello 1500 ore – 60 CFU1 punto
Corso di perfezionamento annuale 1 punto
Certificazione linguistica Inglese B23 punti
Certificazione linguistica Inglese C14 punti
Certificazione linguistica Inglese C26 punti 
Corso Clil + Certificazione linguistica3 punti + punti Certificazione linguistica

Punteggio docenti. Le Certificazioni informatiche

Quando si parla di strategie per migliorare il punteggio degli aspiranti docenti, non si può fare a meno di menzionare l’importanza delle Certificazioni informatiche. Queste rappresentano un elemento fondamentale anche per l’acquisizione delle competenze necessarie per adeguarsi ai nuovi processi didattici.

Ogni certificazione informatica garantisce, nello specifico, 0,5 punti per le GPS. É bene, però, ricordare che è possibile inserirne solo quattro, per un massimo di 2 punti complessivi.

Riportiamo di seguito i Corsi riconosciuti dal Miur:

  • LIM: un imprescindibile percorso di formazione sull’uso didattico della Lavagna Interattiva Multimediale;
  • Tablet: si propone di migliorare l’apprendimento degli alunni sfruttando le potenzialità di questo formidabile strumento tecnologico;
  • Coding: permette di apprendere ed insegnare un pensiero computazionale e tecnologico;
  • Strumenti informatici innovativi per la didattica: assicura agli aspiranti docenti le adeguate competenze digitali nell’ottica di una didattica innovativa e consapevole;
  • Pekit Expert: va nella direzione di accrescere quelle che sono le conoscenze e le competenze digitali e tecnologiche degli utenti;
  • Eipass 7 Moduli User: attesta in modo oggettivo il possesso delle competenze intermedie nell’utilizzo degli strumenti dell’ICT. 

Punteggio docenti. Le Certificazioni linguistiche

Le Certificazioni linguistiche, esattamente come le Certificazioni informatiche, rappresentano una tappa obbligata per gli aspiranti docenti.

Riconosciute a livello internazionale, attestano in maniera oggettiva e affidabile il livello di preparazione e di apprendimento di una lingua straniera. 

La conoscenza di una lingua straniera, soprattutto dell’inglese, è ormai fondamentale per la maggior parte delle tipologie di lavoro e per la partecipazione a qualsiasi concorso pubblico.

In particolare, i relativi corsi, che è possibile seguire anche online, puntano ad assicurare ai candidati le quattro skills (abilità) fondamentali:

  • listening (comprensione orale);
  • reading (lettura);
  • speaking (produzione e interazione orale);
  • writing (produzione e interazione scritta).

Per quanto riguarda, invece, i livelli, gli stessi sono stati stabiliti dal Quadro Europeo di riferimento per lingue (QCER, Common European Framework of Reference for Languages). 

Ovvero:

A – Base

  • A1 – Livello principiante
  • A2 – Livello elementare

B – Autonomia

  • B1 – Livello intermedio
  • B2 – Livello intermedio superiore

C – Padronanza

  • C1 – Livello avanzato
  • C2 – Livello di padronanza

Ecco, invece, i punti che è possibile acquisire in ottica GPS grazie alle certificazioni linguistiche:

  • livello B2: 3 punti;
  • livello C1: 4 punti;
  • livello C2: 6 punti.

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