Rinnovo contratto scuola 2022-2024, Valditara: Firma storica e nuovi aumenti per docenti e ATA

Giuseppe Montone

6 Novembre 2025

Rinnovo contratto scuola 2022-2024: la locandina del MIM

Rinnovo contratto scuola 2022-2024, Valditara: Firma storica e nuovi aumenti per docenti e ATA

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È stato ufficialmente siglato il rinnovo contratto scuola per il triennio 2022-2024, un passaggio fondamentale che garantisce continuità retributiva e normativa a tutto il personale scolastico. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso grande soddisfazione per questo nuovo accordo, sottolineando come il rinnovo contratto scuola 2022-2024 rappresenti un segnale tangibile dell’attenzione del Governo verso il mondo dell’istruzione.

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Il rinnovo contratto scuola 2022-2024 e la continuità contrattuale

La firma del CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024 segna un momento decisivo per il comparto istruzione. Si tratta, infatti, del secondo accordo siglato durante l’attuale legislatura, un evento che non ha precedenti recenti nella storia sindacale della scuola italiana.

L’obiettivo dichiarato del Ministero – così come precisato nel Comunicato stampa pubblicato sul sito del MIM – è quello di proseguire su questa strada virtuosa, lavorando fin da subito per chiudere in tempi brevi anche la contrattazione per il successivo triennio 2025-2027.

Tale continuità rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto al passato, caratterizzato da lunghi periodi di blocco contrattuale, in particolare tra il 2009 e il 2018. 

La strategia ministeriale punta, dunque, a restituire centralità e dignità a chi opera quotidianamente nelle scuole, attraverso un aggiornamento costante delle condizioni lavorative ed economiche. 

Un terzo accordo nello stesso mandato governativo costituirebbe un risultato storico e consoliderebbe una politica di valorizzazione del personale mai vista prima.

Aumenti stipendiali: le cifre nel dettaglio per docenti e ATA

Uno degli aspetti più rilevanti del nuovo accordo riguarda l’incremento delle retribuzioni

Grazie alle risorse stanziate, i docenti beneficeranno di un aumento medio mensile pari a 150 euro, mentre per il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA) l’incremento si attesta sui 110 euro

Tali cifre si aggiungono a quelle già ottenute con il precedente contratto 2019-2021, che aveva portato nelle tasche degli insegnanti 123 euro in più e 89 euro per il personale ATA.

Le prospettive future, considerando l’auspicata chiusura del contratto 2025-2027, indicano un trend di crescita significativo

Secondo le stime del Ministero, sommando i tre rinnovi contrattuali, si potrebbe arrivare a un aumento complessivo lordo mensile di 416 euro per il personale docente e di 303 euro per il personale ATA

Si tratta di cifre che mirano a recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione e a riallineare progressivamente gli stipendi del settore scolastico agli standard europei.

Rinnovo contratto scuola 2022-2024: il Ministro Valditara

Arretrati e indennità una tantum: cosa aspettarsi in busta paga

Oltre agli aumenti strutturali, il rinnovo contratto scuola 2022-2024 porta con sé importanti novità sul fronte degli arretrati

La firma del Contratto scuola sblocca, infatti, la liquidazione di somme consistenti: i docenti riceveranno mediamente 1.948 euro di arretrati, mentre per il personale ATA la cifra si aggira intorno ai 1.427 euro

Anche in questo caso, le proiezioni che includono il prossimo triennio contrattuale vedono questi importi salire rispettivamente a circa 2.500 euro e oltre 1.830 euro.

A queste somme si aggiungono ulteriori benefici economici derivanti da una gestione mirata delle risorse ministeriali. Il MIM ha stanziato 240 milioni di euro per finanziare una “una tantum” da erogare in concomitanza con la firma del CCNL. 

Inoltre, la legge di bilancio ha previsto 170 milioni di euro destinati alla detassazione del salario accessorio, che si tradurranno in un ulteriore bonus di circa 140 euro per il personale. 

Non va dimenticato, infine, l’impatto del taglio del cuneo fiscale e l’aumento del bonus per le lavoratrici madri a 60 euro mensili.

Welfare e prospettive future: assicurazione sanitaria e tutela Inail

Il piano di valorizzazione del personale scolastico non si limita ai soli aspetti retributivi, ma abbraccia anche un potenziamento del welfare

Una delle novità più attese è l’introduzione, a partire da gennaio 2026, di un’assicurazione sanitaria dedicata – così come precisato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – a tutto il personale della scuola, con la possibilità di ottenere rimborsi per spese mediche fino a un massimale di 3.000 euro annui.

Tale misura si affianca alla già attiva copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro, gestita dall’INAIL, che solleva i lavoratori da costi che in precedenza gravavano sulle loro tasche. 

Nonostante le difficoltà di bilancio legate a eredità economiche complesse, come gli oneri derivanti dai bonus edilizi, il Governo conferma la volontà di investire risorse ingenti nel settore dell’istruzione, ritenendo prioritario garantire maggiori tutele e riconoscimenti economici a chi forma le future generazioni.