Il sostegno scolastico è una forma di aiuto all’interno degli istituti italiani. Esso viene fornito a studenti che hanno bisogno di un supporto supplementare per raggiungere i loro obiettivi educativi.
Può essere dato da insegnanti, tutor, specialisti dell’apprendimento o altri professionisti qualificati. Il sostegno scolastico può assistere gli scolari per migliorare le loro abilità di base.
Inoltre, può servire per sviluppare le competenze più avanzate come la comprensione dei testi, la risoluzione dei problemi e l’analisi critica.
Il sostegno scolastico può essere fornito in una varietà di modi. Ciò avviene a seconda delle esigenze individuali degli allievi. Può includere, per esempio, lezioni individuali, gruppi di studio, programmi di apprendimento online o altre forme di supporto.
In questo modo si dà l’opportunità ai discenti di incrementare le conoscenze. Queste ultime devono adeguate ad affrontare con successo le sfide che incontreranno durante il loro percorso scolastico.
Per diventare insegnante in questo settore, però, i candidati sono chiamati ad affrontare il TFA Sostegno 2023. Un argomento abbastanza complesso, dunque, che merita di essere analizzato al meglio.
SOMMARIO
ToggleChe cos’è il sostegno scolastico
Uno dei principali vantaggi del sostegno scolastico è che può agevolare gli studenti a raggiungere i loro obiettivi educativi. Inoltre, può aiutarli ad accrescere la fiducia in se stessi e a sentirsi più motivati.
Chiunque abbia intenzione di intraprendere questa professione deve essere consapevole delle responsabilità che comporta.
Il sostegno scolastico è imprescindibile per assicurare l’accesso all’istruzione a tutti gli studenti. Questo deve avvenire indipendentemente dalle loro condizioni di partenza.
Quindi il docente inclusivo deve avere una formazione adeguata. Deve anche essere in grado di gestire le situazioni più complesse. Tale professore, comunque, è previsto in tutti gli istituti di ogni ordine e grado del nostro Paese.
La sua presenza è stata riconosciuta dalla Legge n. 517 del 4 agosto 1977. Nel tempo sono state introdotte una serie di normative volte a implementarne il suo ruolo e le sue competenze.
Il docente di sostegno, inoltre, è assegnato alla classe, di cui diventa pienamente contitolare, e non al singolo alunno. Egli, oltre a ciò, è chiamato a occuparsi degli allievi con BES.
La categoria dei Bisogni Educativi Speciali è decisamente ampia ed eterogenea. Qui sono comprese la disabilità, i disturbi evolutivi specifici e lo svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
È evidente, dunque, quanto il sostegno scolastico possa fare la differenza nella carriera educativa dei discenti con necessità.
Come si fa ad avere il sostegno a scuola
Parlando del sostegno scolastico, inoltre, bisogna soffermarsi anche sul come ottenerlo. In questo caso si deve adoperare la certificazione di disabilità in età evolutiva.
La stessa è un documento ufficiale che attesta la condizione di disabilità di un alunno. Si tratta di una misura necessaria per garantire l’inclusione scolastica e l’accesso all’istruzione a tutti i bambini.
Ciò deve avvenire indipendentemente dalle loro difficoltà. La certificazione è rilasciata ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 3 della Legge n. 104 del 5 febbraio 1992.
Inoltre, è applicabile a tutti gli alunni della scuola d’infanzia e di tutti gli ordini e gradi della scuola italiana. La certificazione è rilasciata solo dopo un’accurata valutazione da parte di un team multidisciplinare, che comprende anche i genitori dell’alunno.
Per ottenere la certificazione di disabilità in età evolutiva, è necessario presentare una domanda all’INPS. Tale domanda deve essere accompagnata da un certificato medico diagnostico-funzionale e da una diagnosi clinica.
Successivamente, la Commissione esaminerà la documentazione e rilascerà un verbale di condizione di disabilità in età evolutiva.
Tale verbale è necessario per la compilazione del profilo di funzionamento secondo i criteri del modello bio-psicosociale alla base di ICF.
Non solo, poiché è vitale anche per la formulazione del Piano Educativo Individualizzato. Quest’ultimo gioca un ruolo di primaria importanza nel contesto del sostegno scolastico.
Chi può fare il sostegno a scuola
Per svolgere il compito di insegnante di sostegno bisogna aderire al Tirocinio Formativo Attivo. Il TFA è un percorso universitario abilitante a numero chiuso.
Per frequentare questo percorso, quindi, i candidati devono superare una serie di prove basate su titoli ed esami. Solo dopo l’ottenimento di questo traguardo, infatti, i concorrenti possono prendere parte all’anno formativo. Lo scopo è quello di ottenere l’abilitazione nel campo.
Le qualifiche di accesso, naturalmente, vengono decise dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Inoltre, i requisiti in questione vengono esplicitati dal Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019.
Gli stessi variano a seconda dell’ordine e grado della scuola di appartenenza. Per la scuola dell’infanzia e primaria, per esempio, bisogna essere forniti di uno dei seguenti criteri:
- l’abilitazione all’insegnamento conseguita attraverso la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, un titolo conforme acquisito all’estero e riconosciuto nel nostro Paese;
- il diploma magistrale abilitante, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico. In alternativa, va bene anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. Però, c’è un dettaglio da tenere in considerazione. Infatti, devono essere stati acquisiti entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per la scuola secondaria di I e II grado, invece, gli aspiranti professori di sostegno devono avere una di queste qualifiche:
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, con accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
Nell’ultima categoria c’è una particolarità da dover sottolineare. Infatti, la laurea magistrale e la laurea magistrale a ciclo unico devono avere l’accesso a una specifica classe di concorso.
Data l’importanza del sostegno scolastico, dunque, è normale che il percorso per l’ottenimento dell’abilitazione nel campo sia così organizzato. In questo modo, si possono dare tutti gli strumenti utili per operare in un campo così delicato.
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