Per lavorare come personale ATA si può ricorrere alle supplenze del settore. Infatti, se non si ha ancora ottenuto il ruolo a tempo indeterminato, si può ugualmente svolgere del servizio nelle scuole.
Ovviamente, ci sono delle regole precise su cui viene basata la distribuzione delle supplenze. Anche la loro durata è regolamentata dal volere del Ministero dell’Istruzione.
L’ultima normativa al riguardo è la Nota n. 28597 del 29 luglio 2022. Quest’ultima si basa sul Decreto Ministeriale n. 188 del 21 luglio 2022.
Qui è possibile ritrovare tutte le nozioni indispensabili non solo per il personale ATA, ma anche per i docenti e per il personale educativo. Il periodo di riferimento, invece, è l’anno scolastico 2022/23.
Il tutto è di vitale importanza per quanti decidano di intraprendere una simile carriera lavorativa. Infatti, nel personale ATA possono essere annoverati numerosi professionisti.
Tutti loro sono insostituibili, poiché occupano dei posti di rilievo negli istituti italiani. Le supplenze ATA, quindi, possono riguardare i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi e gli assistenti tecnici.
Inoltre, tale categoria include anche i cuochi, gli infermieri, i guardarobieri e i collaboratori scolastici addetti alle aziende agrarie. Infine, non bisogna dimenticare i direttori dei servizi generali ed amministrativi.
Come funzionano le supplenze ATA
Dunque, la scuola è popolata da molteplici professionisti. Bisogna, quindi, comprendere come funzionino le supplenze ATA. Esse possono divenire un ottimo trampolino di lancio per la propria carriera.
Le supplenze ATA sono collegate necessariamente alle graduatorie di tale compagine lavorativa. Infatti, esse vengono distribuite seguendo i vari elenchi degli istituti in cui ci si è proposti.
È possibile fare affidamento su varie tipologie di graduatorie, ognuna delle quali presenta delle caratteristiche differenti. Le graduatorie ATA si distinguono in tre fasce, ovvero:
- le Graduatorie provinciali permanenti, che servono per assegnare il ruolo a tempo indeterminato. Inoltre, vengono impiegate per stabilire a chi debbano toccare le supplenze annuali;
- le Graduatorie ed elenchi provinciali a esaurimento, per le supplenze annuali o quelle temporanee;
- le Graduatorie di circolo e d’istituto, adottate per accordare le supplenze temporanee.
Queste ultime sono indicate anche come graduatorie ATA terza fascia. Risultano indispensabili per quanti si accingono a entrare nel settore del personale ATA per la prima volta.
Infatti, permettono di ottenere le prime forme di supplenze utili per accumulare punteggio nel servizio prestato.
Il sistema di integrazione nelle stesse è ormai esclusivamente digitalizzato. I candidati vi accedono tramite i soli titoli. Inoltre, devono scegliere 30 istituzioni scolastiche appartenenti alla medesima provincia.
Le nuove regole
Come preannunciato all’inizio di questo articolo, ci sono delle nuove regole per quanto riguarda le supplenze ATA. Esse sono state esposte nella Circolare Ministeriale del 29 luglio 2022.
Si specifica che quando si parla di supplenza annuale si intende una fino al 31 agosto. Con supplenza fino al termine delle attività didattiche, invece, si indica quella che giunge sino al 30 giugno. Queste vengono assegnate seguendo l’ordine delle graduatorie elencate in precedenza.
Se i candidati accettano una supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche possono accettare una medesima offerta per un altro profilo professionale. Ovviamente, ciò deve avvenire prima della presa in carica del servizio.
Per le supplenze su spezzone, invece, è garantito il completamento delle ore. Si può lasciare uno spezzone per accettare un posto intero.
Questo, però, può avvenire solo in base a una condizione. Infatti, al momento della convocazione per lo spezzone non doveva esserci la disponibilità per posto intero. Inoltre, il completamento è fattibile esclusivamente tra posti del medesimo profilo professionale.
Un discorso a parte va fatto per le sostituzioni del personale ATA assente in maniera temporanea. Infatti, in tale occasione i dirigenti scolastici possono conferire delle supplenze temporanee. Ciò avviene ai sensi dell’articolo n. 6 del Decreto Ministeriale n. 430 del 13 dicembre 2000.
Infine, un particolare appunto va fatto in merito alla figura del direttore dei servizi generali ed amministrativi.
La copertura dei posti vacanti segue delle linee guida ben precise. Esse sono palesate nell’ articolo n. 14 del CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per gli anni scolastici 2019/20-21/22.
Tutte queste regole servono per poter dirigere meglio le operazioni scolastiche. In tal modo, infatti, è possibile distribuire le supplenze ATA in maniera corretta. Tutti i lavoratori del personale ATA necessitano, quindi, di queste linee guida.