Le supplenze GPS

le supplenze GPS

Quando si parla di supplenze GPS ci si riferisce alle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Questo tipo di liste non hanno una lunga storia alle spalle. Nonostante ciò, hanno acquisito immediatamente una notevole importanza.

La loro venuta al mondo è stata sentenziata dall’Ordinanza Ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020. Delle graduatorie biennali il cui scopo è assegnare per meriti le supplenze di vario genere presenti nella scuola italiana.

L’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022, poi, ha aggiornato i suddetti elenchi. In essi hanno potuto confermare la loro presenza i docenti già iscritti. Inoltre, gli è stato concesso di inserire il nuovo punteggio accumulato nel corso di questi due anni.

Non solo, poiché è stata data l’opportunità di introdursi nelle GPS anche agli aspiranti docenti. Il tutto, naturalmente, seguendo dei criteri ben precisi stabiliti in precedenza dal MIUR.

Contestualmente alle GPS, inoltre, sono state aperte anche le Graduatorie di Istituto (GI). Anch’esse servono per poter distribuire le supplenze ai candidati, ma hanno dei parametri differenti.

Cosa sono le supplenze GPS

Date le premesse, bisogna capire che cosa effettivamente siano le supplenze GPS. Esse sono delle assegnazioni di cattedre a disposizione a tempo determinato. 

Il sistema è completamente digitalizzato per consentire una procedura più snella ed efficiente.

Le supplenze GPS sono molteplici, poiché a esserlo sono le stesse Graduatorie Provinciali per le Supplenze. 

Infatti, queste ultime sono suddivise in due fasce. Per la scuola dell’infanzia e primaria le fasce sono determinate nel seguente modo:

  • prima fascia, possessori del titolo abilitante;
  • seconda fascia, studenti iscritti al 3°, al 4° o al 5° anno di Scienze della Formazione Primaria. Devono avere rispettivamente 150, 200 e 250 CFU entro il termine della presentazione dell’istanza.

Per le scuole secondarie di I e II grado, invece, la distinzione tra fasce avviene in questa maniera:

  • prima fascia, possessori dell’abilitazione all’insegnamento;
  • seconda fascia, chi detiene l’accesso alla classe di concorso a cui aspira. Inoltre, come titolo di accesso ci sono anche i 24 CFU.

L’intento è quello di assegnare incarichi a tempo determinato al personale docente all’interno degli istituti statali. Si discerne, inoltre, tra posti comuni e posti sul sostegno.

Come funziona la chiamata per le supplenze GPS

Un elemento da analizzare è sicuramente il funzionamento della chiamata per le GPS. La loro essenza, come si è già detto, si riversa nella suddivisione degli incarichi ai docenti.

Esistono, però, supplenze GPS assai difformi tra loro. Ognuna di esse è vitale per il corretto andamento della scuola. Tra i vari tipi di servizi è possibile riscontrare:

  • supplenze annuali. Il loro scopo è coprire le cattedre vuote o disponibili entro il 31 dicembre e che si presume rimarranno tali fino al termine dell’anno;
  • supplenze temporanee sino al termine delle attività didattiche. Devono fare fronte a quelle cattedre non vacanti, ma di fatto disponibili. Queste ultime devono essere tali entro il 31 dicembre e devono rimanerlo fino alla fine dell’anno scolastico. Inoltre, devono esserlo per le ore di insegnamento che non costituiscono cattedre o posti orario;
  • supplenze temporanee per altre necessità.

Nell’istanza di partecipazione, dunque, il candidato deve menzionare i requisiti utili per l’accesso alle GPS.

I titoli necessari devono essere conseguiti entro l’invio della domanda stessa. Almeno, questa era la regola generale durante la prima tornata.

Durante l’aggiornamento GPS di quest’anno ci sono state alcune novità. Si può, infatti, accedere con riserva. Ciò accade quando si conquista l’abilitazione o la specializzazione dopo il termine della scadenza per l’inoltro della domanda.

Questi titoli, però, sono stati successivamente confermati con un’ulteriore istanza entro il 20 luglio. Ovviamente, dal nome stesso delle graduatorie si capisce che l’aspirante docente può scegliere un’unica provincia in cui inserirsi.

Graduatorie di Istituto

Attraverso le supplenze GPS si può toccare un altro argomento funzionale alla discussione: le Graduatorie di Istituto. Esse sono articolate in tre fasce:

  • prima fascia, con i docenti appartenenti alle Graduatorie a Esaurimento;
  • seconda fascia, con i docenti abilitati iscritti nella prima fascia delle GPS;
  • terza fascia, con i possessori dei soli titoli immessi nella seconda fascia delle GPS.

I dirigenti scolastici dei vari istituti attingono, dunque, dalle GI. Lo scopo è quello di trovare il candidato più adatto per le seguenti supplenze:

  • supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche. Ciò avviene per quei posti che non è possibile coprire né con le GPS né con le GAE;
  • supplenze temporanee volte a sopperire all’assenza momentanea del personale in carica;
  • supplenze per la copertura di quegli incarichi resi liberi dopo il 31 dicembre.

Di conseguenza, le GI servono a fornire i pretendenti adatti qualora non fossero sufficienti le supplenze GPS.

Esaurimento Graduatorie di Istituto

Le supplenze GPS possono non essere sufficienti per coprire il fabbisogno di una scuola. Infatti, se non ci sono più candidati nelle Graduatorie per le Supplenze si passa alla convocazione di chi è iscritto nelle GI.

Cosa fare, però, in caso di esaurimento delle Graduatorie di Istituto? I dirigenti scolastici possono passare a convocare gli aspiranti docenti che si sono proposti tramite MAD.

Con questa sigla si va a intendere la messa a disposizione. Questo strumento è utilissimo per quanti non abbiano avuto l’opportunità di immettersi nelle GPS. Le MAD sono delle vere e proprie auto-candidature.

Colui che non si trova iscritto in alcun tipo di graduatoria può adoperare la MAD per proporsi in uno specifico istituto. Naturalmente, ci si può proporre per più plessi scolastici, l’importante è avere l’accortezza di compilare con cura il modello.

Infatti, molti istituti mettono a disposizione dei candidati un proprio modello di riferimento utile allo scopo. Lo si può trovare facilmente sul sito internet della scuola.

Si può spedire la messa a disposizione in qualsiasi periodo dell’anno. C’è, però, una piccola considerazione da fare al riguardo.

Sarebbe opportuno inoltrare tale richiesta o all’inizio dell’anno scolastico o durante la pausa natalizia. In questi momenti, infatti, i plessi sono solitamente alla ricerca di sostituti vari ed eventuali.

Supplenze GPS scuole paritarie

Un aspirante docente potrebbe decidere di accettare delle supplenze provenienti dalle scuole paritarie. Qual è la differenza con quelle degli istituti statali?

Per avere delucidazioni in merito bisogna osservare gli allegati all’OM 112/2022. In particolare, bisogna osservare la voce denominata Titoli di servizio. Ivi si afferma che sono attribuiti 2 punti per ciascun mese o frazione di almeno 16 giorni.

Per ciascun anno scolastico si avranno un massimo di 12 punti. Ciò vale per i servizi prestati sulla specifica classe di concorso o su sostegno all’interno della scuola statale.

Nelle scuole paritarie, invece, il punteggio viene dimezzato. Per ciascun mese o frazione di almeno 16 giorni, quindi, verrà assegnato 1 punto. Nell’arco di un intero anno scolastico i punti ottenibili sono massimo 6.

Questa valutazione è la medesima anche per il servizio prestato su un’altra classe di concorso. Inoltre, è valida pure per un posto appartenente a un altro grado.

Supplenze GPS. Contenuti della comunicazione

Dati i moltissimi candidati presenti nelle graduatorie è evidente che per le assegnazioni delle supplenze GPS si debba seguire una strada maestra. Tra le prime regole vi è sicuramente dare la priorità ai docenti con maggior punteggio.

Gli Uffici Scolastici Regionali sono tenuti a emanare il quadro delle disponibilità e delle differenti convocazioni.

I partecipanti devono fare in modo di rimanere aggiornati sulle nuove adunate. Ciò lo si può fare controllando il sito del proprio USR.

Se la convocazione avviene in maniera telematica, gli aspiranti insegnanti devono seguire in maniera scrupolosa le direttive che gli verranno date. Diverso è il discorso se tale evento deve svolgersi in presenza.

In tal caso bisogna presentarsi fisicamente nella sede in cui si è stati chiamati. In alternativa si può mandare un proprio delegato ufficiale o inviare una delega di accettazione al dirigente scolastico.

Per quanto riguarda le GI il discorso è diverso. Ai concorrenti arriva una comunicazione ufficiale contenente:

  • sede di servizio;
  • recapito;
  • numero di ore settimanali;
  • durata della supplenza;
  • insegnamento.

Inoltre, ai candidati viene inoltrato anche il numero, la posizione e i nominativi del resto dei convocati per quel posto. 

Gli aspiranti hanno anche il link utile per poter rispondere all’invito. Il tutto, naturalmente, deve avvenire entro la data indicata sulla mail ricevuta.

Per le supplenze inferiori a 30 giorni il preavviso deve essere di almeno 12 ore. Per quelle pari o superiori a 30 giorni, invece, deve esserci un preavviso di almeno 24 ore.

Conclusioni

Da quanto è stato sviscerato all’interno di questo articolo, è evidente come le supplenze GPS siano indispensabili per gli aspiranti docenti. Le graduatorie GPS, infatti, consentono di fare esperienza sul campo.

Inoltre, maggiori sono le occasioni colte nel presente e maggiori saranno anche quelle che si potranno accettare nel futuro. 

Gli incarichi, infatti, permettono non solo di insegnare, ma anche di accumulare punteggio in vista dei nuovi aggiornamenti.

Un aspetto da non sottovalutare, soprattutto per quanti vogliono fare della passione per la docenza il proprio mestiere. Per poter ottenere una cattedra in maniera definitiva, però, c’è un unico modo.

I candidati, infatti, devono necessariamente vincere un concorso pubblico nazionale rivolto all’insegnamento della propria classe di concorso. Nel frattempo, però, possono svolgere la propria funzione attraverso le GPS e le GI.

Un altro modo per poter scalare le liste emanate dal MIUR è rappresentato dai titoli culturali. Tra di essi si possono inserire sia le certificazioni informatiche che le certificazioni linguistiche.

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