Test preselettivo TFA Sostegno

Test preselettivo TFA Sostegno

Nella prima parte dell’anno dovrebbe essere emanato il bando per il TFA 2023. Tra le sue peculiarità c’è il test preselettivo TFA Sostegno. Il Tirocinio Formativo Attivo, infatti, è a numero chiuso.

Ciò implica che bisogna possedere i giusti requisiti per parteciparvi. Dopo aver appurato di possederli si può aderire alle prove preliminari. Il loro scopo è quello di selezionare i candidati migliori per affrontare il TFA sostegno 2023.

Questa specializzazione universitaria, infatti, consente di ottenere l’abilitazione nel settore. Una tappa fondamentale per quanti puntano a operare nelle scuole come insegnanti di sostegno.

Quindi, è bene analizzare con cura la prima parte del vaglio a cui verranno sottoposti i candidati del prossimo ciclo TFA. Solo in tale maniera sarà possibile comprendere quale sia la strategia migliore da adottare per raggiungere il proprio obiettivo.

Quali sono le prove preliminari TFA Sostegno

Il Tirocinio Formativo Attivo serve per preparare in ambiti come quello pedagogico. Una siffatta educazione è indispensabile nelle classi della scuola odierna. Infatti, sono presenti diverse tipologie di discenti, ognuna delle quali con le proprie esigenze.

Il docente di sostegno attua quotidianamente la didattica inclusiva. Tramite essa viene garantito il diritto allo studio di tutti.

Infatti, la presenza di questo professore permette all’allievo con disabilità di studiare con profitto. Inoltre, tale docente può operare come mediatore verso il resto della classe e del corpo insegnanti.

I requisiti di accesso sono scandagliati all’interno del Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Ivi è ben visibile come i criteri si differenziano a seconda dell’ordine e grado dell’istituto per cui si concorre.

Per quanto riguarda le prove preliminari, invece, esse sono descritte nel Decreto Ministeriale 30 settembre 2011. Le radici dello stesso possono essere accorpate agli articoli n. 5 e n. 13 del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010.

Le verifiche preliminari sono così distinte le une dalle altre e sono:

  • la prova preselettiva;
  • la prova scritta;
  • la prova orale.

Il test preselettivo TFA Sostegno è il primo che deve essere affrontato. Durante tali esami, per di più, sono scandagliate alcune conoscenze di base che devono essere possedute dai candidati.

Le verifiche vengono predisposte dagli atenei dopo aver ottenuto l’assenso del Ministero dell’Istruzione. Durante le stesse vengono approfondite, quindi, le argomentazioni dei singoli e il loro corretto utilizzo della lingua italiana.

Inoltre, i partecipanti devono dimostrare di avere:

  • le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
  • le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
  • le competenze su creatività e pensiero divergente;
  • le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.

Elementi che, comunque, sarà bene snocciolare ulteriormente nel corso di tale articolo.

Quanto tempo dura il test preselettivo TFA Sostegno

Il superamento delle prove menzionate serve per aprire le porte del Tirocinio Formativo Attivo. 

Un percorso della durata di 8 mesi durante i quali devono essere raggiunti 60 CFU. Questi ultimi si suddividono tra lezioni, laboratori e tirocini di diversa fattura.

Quindi, quanto tempo dura il test preselettivo TFA Sostegno? A rispondere ci pensa sempre il D.M. del 30 settembre 2011. La verifica in questione è costituita da 60 quesiti a risposta multipla.

Di esse, ben 20 devono attestare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. I candidati, inoltre, hanno a disposizione sino a 5 opzioni di scelta. 

Per ogni risposta esatta verranno assegnati 0,5 punti. In caso di risposta errata o non data, invece, si otterranno 0 punti.

Secondo la normativa, la durata complessiva del test preselettivo TFA Sostegno è pari a 2 ore. Dopo il superamento della stessa si può procedere con quella in modalità scritta.

In tal caso, i concorrenti dovranno analizzare le stesse tematiche della precedente. La differenza, però, sta nella procedura di verifica. 

Infatti, l’esame scritto prevede delle risposte aperte. Così facendo si possono vagliare maggiormente gli argomenti utili all’accesso al TFA.

Per finire, c’è la prova orale. Durante il suo svolgimento, a ogni candidato verranno chieste le motivazioni che lo hanno spinto a voler intraprendere la carriera del docente di sostegno.

Il motivo è abbastanza semplice da intuire. È ovvio che debbano essere selezionati non solo professionisti preparati, ma anche motivati.

Infatti, queste figure sono il motore della didattica speciale. La loro presenza in classe risulta vitale per ogni componente della studentesca.

Gli ultimi due test, comunque, devono essere superate con un punteggio minimo. Esso si attesta a un valore di 21/30. Alla fine di tutto questo procedimento, si può finalmente intraprendere l’anno scolastico di preparazione.

Cosa studiare per la prova preselettiva

Dunque, cosa bisogna studiare per la prova preselettiva? La prima cosa da sapere è il fatto che il docente specializzato sul sostegno deve avere una formazione piuttosto ampia.

Egli deve possedere competenze, sia teoriche sia pratiche, nella Pedagogia Speciale e nella Didattica Speciale. Inoltre, deve saper interagire nella maniera adeguata con gli alunni.

Deve conoscere i processi di comunicazione, le prassi e le metodologie simulative. Non solo, poiché deve anche comprendere i processi cognitivi sia per quanto concerne il singolo sia la collettività della classe.

Le sue facoltà, ovviamente, non si limitano a quelle appena elencate. Per tale ragione è necessario il test preselettivo TFA Sostegno. Gli argomenti sono stati già evidenziati in precedenza, ma è bene dare qualche informazione in più.

I candidati devono palesare:

  • le conoscenza in ambito socio-psico-pedagogico diversificate per ordine e grado della scuola per cui si propongono;
  • le competenze sull’intelligenza emotiva. Esse si riferiscono al riconoscimento e alla comprensione degli stati d’animo dell’alunno. Devono quindi aiutare lo studente a identificarli e a esprimerli al meglio;
  • le competenze su creatività e pensiero divergente. In tale contesto è essenziale saper generare strategie innovative in svariati ambiti. Ciò implica sia il livello verbale linguistico sia quello logico matematico;
  • le competenze organizzative riferite all’organizzazione scolastica. Anche gli aspetti giuridici degli istituti risultano essere sostanziali. Bisogna approfondire elementi quali il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia organizzativa e quella didattica. Si devono conoscere anche gli Organi collegiali, il Consiglio d’Istituto, il Collegio Docenti, il Consiglio di Classe e molto altro.

Tutti questi elementi sono scandagliati nell’arco delle tre prove che garantiscono l’accesso al TFA.

Come prepararsi al test preselettivo TFA Sostegno

Le nozioni per superare il test preselettivo TFA Sostegno, quindi, sono molteplici. Per essere sicuri di vincere tale prova ci si può raccomandare a enti riconosciuti dal MIUR.  La normativa a cui fare riferimento al riguardo è la Direttiva n. 170 del 21 marzo 2016.

In particolare, si può fare affidamento sul corso di preparazione TFA. In questo modo si possono ampliare le proprie conoscenze attraverso uno studio mirato e preciso.

Un percorso di tale portata è in grado di supportare gli aspiranti docenti di sostegno nella realizzazione del proprio sogno. Infatti, sono presenti diversi tutor sempre pronti a dare il proprio supporto.

All’utente vengono forniti molteplici strumenti tra cui:

  • il Videocorso di Preparazione TFA Sostegno;
  • la Piattaforma Esercitazione Online;
  • il Videocorso Logica e Comprensione del Testo;
  • il Videocorso sulla Normativa Scolastica.

Una strategia vincente in vista del prossimo TFA 2023. Il bando nell’VIII ciclo, infatti, dovrebbe essere emanato entro febbraio. Un’opportunità non indifferente per coloro che vogliono intraprendere tale carriera.

Infatti, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno autorizzato ben 90.000 posti. Questi ultimi sono stati suddivisi negli anni scolastici che dal 2021 arrivano al 2024.

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