Chi desidera diventare docente di sostegno deve necessariamente superare il TFA Sostegno 2023 preselettive. Queste ultime rappresentano il primo passo verso l’ottenimento dell’abilitazione. Essa è necessaria per partecipare al concorso nazionale per l’insegnamento sul sostegno.
Il Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019 ha stabilito le norme di ammissione ai test preselettivi. Questi ultimi vengono espletati dalle singole università ospitanti previa autorizzazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Solo dopo aver superato le preselettive si potrà svolgere il periodo formativo utile per l’ottenimento dell’abilitazione. Di conseguenza, costoro potranno aderire al concorso nazionale per la docenza nel settore.
Il TFA Sostegno, infatti, rappresenta la strada ufficiale per raggiungere il ruolo a tempo indeterminato. Ecco perché i candidati devono analizzare con cura questo argomento.
SOMMARIO
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Per conoscere le modalità di accesso al TFA Sostegno 2023 preselettive, è utile fare riferimento alla normativa italiana.
In particolare, si parla del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010 e del Decreto Ministeriale n. 81 del 25 marzo 2013. Questi regolano l’accesso ai corsi di formazione per diventare insegnanti di sostegno.
Il Tirocinio Formativo Attivo, inoltre, ha lo scopo di educare i docenti a gestire i Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nelle scuole.
Per accedere al TFA, è doveroso superare una fase selettiva costituita da titoli idonei e da alcune prove preliminari. Una volta oltrepassata la selezione, gli aspiranti insegnanti possono accedere all’anno formativo del TFA.
Lo stesso è composto da una parte teorica e da una parte pratica. Nell’arco di 8 mesi, quindi, i concorrenti devono accumulare 60 CFU. Tali crediti formativi sono suddivisi in questa maniera:
- 36 CFU nei corsi di insegnamento
- 9 CFU nei laboratori
- 6 CFU in tirocinio diretto
- 3 CFU in tirocinio indiretto
- 3 CFU in Tecnologie per l’Apprendimento (TIC)
- 3 CFU per la prova finale.
Requisiti per il TFA Sostegno 2023 preselettive
È imprescindibile sapere chi possa aderire o meno al TFA Sostegno 2023 preselettive. Come sempre, anche in questo caso bisogna fare riferimento a quanto stabilito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019 i criteri variano a seconda dell’ordine e grado dell’istituto di riferimento.
Per la scuola dell’infanzia e primaria, per esempio, i candidati devono avere uno di questi titoli:
- l’abilitazione all’insegnamento conseguita attraverso la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, un titolo conforme acquisito all’estero e riconosciuto nel nostro Paese;
- il diploma magistrale abilitante, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico. In alternativa, va bene anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. Però, c’è un dettaglio da tenere in considerazione. Infatti, devono essere stati acquisiti entro l’anno scolastico 2001/2002.
Nella scuola secondaria di I e II grado, invece, si necessita di una delle seguenti qualifiche:
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, che dia accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
Come si svolgono le preselettive
Dopo quanto esposto finora, è il momento di soffermarsi sulla struttura del TFA Sostegno 2023 e delle preselettive. Le informazioni al riguardo provengono dal Decreto Ministeriale del 30 settembre 2011.
Dopo aver ricevuto l’assenso da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, gli atenei possono procedere con l’organizzazione delle selezioni. Esse si articolano in:
- una prova preselettive;
- una o più prove scritte;
- una prova orale.
La prova preselettiva prevede 60 domande a risposta multipla a cui rispondere in 2 ore di tempo. Di queste, almeno 20 valutano le competenze linguistiche. Inoltre, devono verificare anche la comprensione dei testi in lingua italiana.
Inoltre, ogni risposta corretta si otterranno 0,5 punti, mentre per una risposta errata o non data vengono elargiti 0 punti.
La prova scritta e quella orale per il TFA Sostegno 2023 sono entrambe molto approfondite. La prima è composta da domande a risposta aperta che cercano di esplorare le tematiche viste in precedenza trattando la preselettiva.
La seconda, invece, indaga anche sulle motivazioni che hanno spinto il candidato a presentare la domanda. Entrambe le prove devono essere superate con un punteggio pari o superiore a 21/30.
Solo dopo aver ottenuto il successo sperato nel TFA Sostegno 2023 preselettive, i candidati possono sperare di intraprendere l’anno formativo. Quest’ultimo sarà in grado di abilitarli nel settore.