Il TFA Sostegno VIII ciclo

Il TFA Sostegno VIII ciclo

La scuola oggi è davvero complessa. Per operare come professionista negli istituti italiani bisogna seguire alcune procedure. È il caso del TFA Sostegno VIII ciclo che apre le porte all’abilitazione al sostegno.

Una specializzazione a stampo universitario che consente di formarsi nel migliore dei modi nel settore di riferimento. Il docente di sostegno, infatti, presta il suo ingegno agli studenti con difficoltà fisiche, psichiche o sensoriali.

Non solo, poiché questo tipo di insegnante si occupa anche di coloro che provengono da situazioni sociali o culturali di un certo rilievo. Egli, infine, non è assegnato solo ed esclusivamente al discente che ne richiede l’aiuto.

A stabilirlo ci pensa la Nota MIUR n. 2215 del 26 novembre 2019. In essa si legge che «il docente di sostegno, come più volte afferma la norma, è assegnato alla classe, di cui diventa pienamente contitolare, e non al singolo alunno».

La delicatezza di questo ruolo, dunque, ribadisce la rilevanza di un percorso formativo adeguato allo scopo. Le migliaia di candidati, al momento, devono attendere l’uscita del bando del TFA Sostegno 2023.

Le prove da superare

Prima di poter frequentare l’anno scolastico del TFA Sostegno VIII ciclo bisogna superare alcune prove. La specializzazione sul sostegno è a numero chiuso. Per tale ragione le università organizzano una selezione strutturata in molteplici test distinti tra loro.

Le nozioni relative a tutto ciò possono essere estratte dal Decreto Ministeriale 30 settembre 2011. Quest’ultimo, a propria volta, si basa sugli articoli n. 5 e n. 13 del Decreto Ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010.

Questa normativa regola le modalità di svolgimento della formazione consona all’acquisizione dell’abilitazione sul sostegno. Il che coinvolge anche i diversi test preliminari al corso TFA Sostegno.

Il tutto è regolamentato dai vari atenei. L’organizzazione, però, è subordinata al volere del Ministero dell’Istruzione. Il MIUR, infatti, stabilisce anche il numero di posti da mettere a disposizione di anno in anno.

L’accesso ai corsi è strutturato in base ad alcune competenze che devono essere possedute dai candidati:

  • le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
  • le competenze su empatia e intelligenza emotiva;
  • le competenze su creatività e pensiero divergente;
  • le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.

Le prove preliminari, invece, si suddividono nella seguente maniera:

  • prova preselettiva;
  • prova scritta;
  • prova orale.

La prova preselettiva si basa su 60 quesiti di cui 20 vertono sulle competenze linguistiche e sulla comprensione dei testi in lingua italiana. Il test menzionato ha una durata pari a 2 ore.

La prova scritta, invece, affronta le medesime tematiche in maniera più approfondita. In questo caso, però, le domande pretendono delle risposte aperte. Infine, la prova orale indaga anche sulle motivazioni che muovono il soggetto esaminato.

Per superare le ultime due, inoltre, bisogna raggiungere in entrambe un punteggio pari o superiore a 21/30.

TFA Sostegno VIII ciclo, chi può partecipare

Essendo un percorso formativo a numero chiuso, è evidente che non tutti possano partecipare al TFA Sostegno VIII ciclo. Ci sono dei criteri peculiari da dover possedere per aspirare a diventare docente di sostegno abilitato.

I requisiti TFA Sostegno sono menzionati dal Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019. Essi si differenziano per ordine e grado della scuola per la quale si vorrebbe partecipare.

Per i percorsi di specializzazione sul sostegno per la scuola dell’infanzia e primaria bisogna avere uno dei seguenti titoli:

  • l’abilitazione all’insegnamento conseguita attraverso la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, può tornare utile anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia;
  • un diploma magistrale abilitante, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico. In alternativa, va bene anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto successivamente nel nostro Paese. Questi attestati, però, devono essere stati conquistati entro e non oltre l’anno scolastico 2001/2002.

Le scuole secondarie di I e II livello, invece, seguono delle regole differenti. In tal caso è necessario avere uno tra:

  • l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
  • la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.

Infine, c’è l’insegnante tecnico pratico. Fino all’anno scolastico 2024/2025 questo professionista può adoperare come titolo valido il solo diploma utile all’accesso alla classe di concorso.

Successivamente, però, le cose cambieranno. Infatti, sarà obbligatorio esibire l’abilitazione su una classe di concorso ben determinata. 

In alternativa, si dovrà avere una laurea di primo livello, ovvero quella conosciuta come triennale, in aggiunta ai 24 CFU.

Quando ci sarà il TFA Sostegno VIII ciclo

Il Decreto Ministeriale n. 333 del 31 marzo 2022 ha dato il via al TFA Sostegno VII ciclo. Allo stesso tempo, però, ha dato l’autorizzazione per 90.000 posti sul sostegno. Tale cifra è da espletare nell’arco di un triennio, ovvero quello che va dal 2021 al 2024.

Ciò implica che verrà presto proposto anche un TFA Sostegno VIII ciclo. Resta solo da chiarire quando ciò avverrà. Come si è già notato, infatti, per lo svolgimento del corso di specializzazione bisogna aspettare il via libera del MIUR.

Il Ministero dell’Istruzione, però, non ha ancora emanato alcun bando, né tantomeno una bozza che possa anticiparlo. Ciò implica che al momento si possano fare solo delle mere supposizioni.

Si ricorda come in questo ambito si senta forte la mancanza di personale professionale. Per tale ragione è facile credere che la scuola ricerchi dei docenti di sostegno abilitati. 

Ecco perché è evidente come si necessiti di un ulteriore edizione volta alla preparazione di questi insegnanti tanto particolari.

Quando ci saranno ulteriori notizie? Per fare supposizioni degne di considerazione si deve prestare attenzione a quanto accaduto negli anni passati. Infatti, si può supporre che le prime informazioni al riguardo compariranno tra fine 2022 e inizio 2023.

Lo scorso bando è uscito a marzo 2002 e si può ben sperare che il nuovo programma del MIUR verrà pubblicato nel medesimo periodo. Il D.M. 333/2022, inoltre, ha esteso le prove preselettive tra il 24 e il 27 maggio 2022.

È facile pensare, dunque, che per la fine di maggio 2023 verranno predisposte i differenti test di accesso per il nuovo ciclo del TFA Sostegno. Ciò porterebbe i candidati vincitori a poter iniziare a frequentare le lezioni non più tardi di settembre od ottobre 2023.

Cosa studiare

Chi vuole affrontare il TFA Sostegno VIII ciclo deve avere bene in mente che cosa studiare. In questo modo si può essere sicuri di superare con successo le prove preselettive e il conseguente anno scolastico.

Quest’ultimo ha una durata di 8 mesi in cui il candidato deve raggiungere 60 crediti formativi. Tra di essi compaiono anche quelli relativi al test finale. Superato lo stesso, si otterrà l’abilitazione nel campo ivi trattato.

Comunque, le prove di accesso hanno un programma ben strutturato. A parlarne ci pensa l’Allegato C del già citato D.M. 30 settembre 2011.

Qui vengono snocciolati i dettagli utili. Infatti, i test selettivi riguardano:

  • le competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
  • le competenze su empatia e intelligenza emotiva. Quindi si parla del riconoscimento e della comprensione di emozioni, stati d’animo e sentimenti nell’alunno;
  • le competenze su creatività e pensiero divergente. Saper generare strategie innovative ed originali tanto in ambito verbale linguistico quanto in quello logico e matematico;
  • le competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche. Si toccano temi quali il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia didattica, l’autonomia organizzativa, ma anche gli Organi collegiali.

Il superamento di queste prove è un tassello obbligatorio per ottenere l’abilitazione sul sostegno. Per questo motivo, molti utenti hanno deciso di affrontare un corso preparatorio TFA Sostegno.

Tra i consigli migliori che si possono dare c’è quello di affidarsi solo ed esclusivamente a enti riconosciuti dal MIUR. Ciò, infatti, è garanzia di qualità degli istituti in questione.

Inoltre, chi è impegnato a causa della vita frenetica può tirare un sospiro di sollievo. Molti di questi percorsi possono essere seguiti in maniera telematica. Ciò facilita coloro che devono conciliare lo studio col lavoro.

Tra gli elementi di cui si può usufruire tramite gli enti formativi compaiono:

  • la piattaforma Esercitazione Online;
  • il videocorso Logica e Comprensione del Testo;
  • il videocorso sulla Normativa Scolastica.

Tutti gli elementi citati hanno lo scopo di far apprendere le nozioni necessarie per riuscire a superare i test preselettivi. In questo modo si potrà raggiungere con più consapevolezza il TFA Sostegno VIII ciclo.

Durante lo stesso, infatti, gli aspiranti docenti di sostegno saranno chiamati ad affrontare varie prove. Tra di loro compaiono lezioni, laboratori, ma anche tirocini di varia natura.

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