TFA Sostegno VIII ciclo

TFA Sostegno VIII ciclo

Sono finalmente pronti a cominciare i corsi del settimo ciclo del TFA sostegno. Tuttavia, ancora con molto lavoro da fare per il suddetto settimo ciclo, già si parla del TFA sostegno VIII ciclo. Sono già uscite alcune informazioni riguardo le domande principali su questo percorso.

Con il Decreto Ministeriale n. 333/2022, il MIUR ha autorizzato gli atenei italiani a pubblicare i bandi per l’accesso al TFA Sostegno VII ciclo.

Ad ogni modo nel testo si legge che sia il Ministero dell’Università e della Ricerca e sia il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno espresso parere favorevole all’autorizzazione di 90.000 posti di specializzazione sul sostegno nel triennio 2021/2022-2022/2023-2023/2024.

Ciò significa che i due Ministeri hanno accolto favorevolmente l’istituzione di 90.000 posti per le specializzazioni sul sostegno. Perciò, dovrebbero esserci altri tre cicli, il VII, il VIII e il IX ciclo. 

Dal momento che il contingente autorizzato per lo scorso anno scolastico lascia ancora svariati posti da coprire per l’attivazione dei prossimi ben due cicli di TFA Sostegno.

TFA Sostegno, quali certezze abbiamo

C’è da considerare che il parere favorevole dei Ministeri non dà la certezza inderogabile e matematica che i due corsi di specializzazione sul sostegno saranno realmente attivati dopo il settimo ciclo. 

Infatti, questa specificazione sul triennio non ci dà alcuna certezza sull’attivazione del TFA Sostegno VIII e IX ciclo, dal momento che l’autorizzazione vera e propria è annuale e non triennale.  

Si tratta di una scelta forte che risponde alla forte mancanza di insegnanti specializzati sottolineata da diverse parti.

Ad ogni modo, prima di avere certezze incrollabili ci toccherà attendere il nuovo decreto da parte del Governo. Esso dovrebbe arrivare, salvo imprevisti, tra dicembre 2022 e febbraio 2023.

Il TFA sostegno è stato istituito il 10 settembre 2010 grazie al Decreto Ministeriale n. 249 firmato dall’allora Ministro dell’istruzione, Maria Stella Gelmini, che istituì, all’articolo 13, i “Percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità”.

In tale articolo è specificato che la specializzazione per l’attività di sostegno didattico riguardo gli alunni con disabilità si sarebbe dovuto conseguire presso gli atenei universitari.

I corsi sarebbero stati a numero chiuso. Ma sempre tenendo conto delle esigenze del Sistema Nazionale di Istruzione e presupponendo il superamento di una prova d’accesso che sarebbe stata predisposta dalle università.

Il numero complessivo dei posti annualmente disponibili per accedere ai percorsi è determinato sulla base della programmazione regionale degli organici e del conseguente fabbisogno di personale docente nelle scuole statali.

Quindi, l’unica notizia certa che abbiamo finora è che il TFA Sostegno viene programmato annualmente attraverso l’autorizzazione Ministeriale.

Se tale decreto non viene emanato, non è possibile avere alcuna informazione per quanto riguarda l’VIII ciclo del TFA.

Quando uscirà il bando per il prossimo TFA Sostegno

Affinché le università si mobilitino per dare inizio al percorso del TFA, occorre che venga pubblicato il relativo Decreto Ministeriale che determini:

  • l’autorizzazione ufficiale;
  • il numero complessivo di posti disponibili per ogni ordine e grado scolastico,
  • le date di svolgimento delle prove preselettive che si terranno a livello nazionale,
  • la data di chiusura effettiva del corso di formazione.

Soltanto quando il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca avrà pubblicato il decreto di autorizzazione del TFA Sostegno VIII ciclo, le Università potranno occuparsi, in modalità del tutto autonoma, di pubblicare i bandi che regoleranno l’accesso al Tirocinio Formativa Attivo per il Sostegno.

Ciascun bando conterrà i requisiti, le modalità di invio delle domande di ammissione alla procedura di selezione e i posti disponibili per ogni specifica sede.

Timeline ipotetica

Ad ogni modo non ci sono ancora notizie ufficiali in merito ai corsi di specializzazione sul sostegno del prossimo anno.

Molto probabilmente le tempistiche di attesa, saranno le seguenti:

  • da dicembre 2022 a febbraio 2023, per il decreto che istituirà il corso;
  • da marzo ad aprile 2023, per la pubblicazione del decreto;
  • maggio 2023, sarà il mese in cui usciranno i bandi relativi ai singoli atenei;
  • per settembre e ottobre 2023, si prospetta, poi, l’inizio dei corsi relativi al TFA sostegno VIII ciclo.

Requisiti per partecipate al TFA Sostegno VIII ciclo

La prossima primavera saranno avviate le selezioni di accesso ai corsi universitari per diventare docenti di sostegno.

I requisiti per l’accesso ai percorsi di specializzazione nella scuola primaria e dell’infanzia sono uno dei seguenti:

  • titolo di abilitazione all’insegnamento, conseguito presso i corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente; oppure 
  • diploma magistrale, incluso diploma sperimentale ad indirizzo psicopedagogico con valore di abilitazione e diploma sperimentale ad indirizzo linguistico, conseguiti presso istituti magistrali o titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai senso della normativa vigente, entro l’anno scolastico 2001/2002.

Per l’accesso ai percorsi di specializzazione nella scuola secondaria di primo e secondo grado, invece i requisiti sono uno dei seguenti:

  • abilitazione specifica sulla classe di concorso, oppure titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia, oppure
  • laurea magistrale o magistrale (quinquennale) a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, o titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso, abbinati ai 24 CFU/CFA in discipline sociopsicopedegogiche e metodologie didattiche, o abilitazione per altra classe di concorso o grado di istruzione.

Per gli ITP, fino all’anno scolastico 2024/2025, l’unico requisito d’accesso è il diploma che funge da titolo di accesso alla classe di concorso.

Accesso al TFA Sostegno VIII ciclo

Tuttavia per poter accedere ai corsi di specializzazione su sostegno avviene in seguito al superamento delle seguenti prove:

  • test preselettivo;
  • una o più prove scritte o pratiche;
  • una prova orale.

La prova preselettiva verrà svolta nel caso in cui il numero dei partecipanti sia superiore al doppio dei posti disponibili. Saranno ammessi agli step successivi anche coloro i quali abbiano conseguito lo stesso punteggio degli ultimi ammessi.

non tutti i candidati dovranno svolgere la prova preselettiva, infatti non dovranno sostenere la prova coloro i quali hanno:

  • svolto almeno tre anni di servizio nei dieci anni precedenti;
  • hanno un invalidità superiore all’80%;
  • hanno già superato il test preselettivo del TFA sostegno VII ciclo, ma non hanno potuto sostenere le prove successive a causa di isolamento per Covid-19.

C’è da precisare che sono ammessi in soprannumero ai corsi di specializzazione su sostegno, gli aspiranti che nei cicli di specializzazione precedente:

  • hanno sospeso il percorso;
  • non si sono iscritti al percorso pur essendo in posizione utile, cioè pur avendo superato le prove d’accesso;
  • hanno superato le prove per più procedure ed hanno esercitato le relative opzioni;
  • hanno superato le prove d’accesso ma non sono rientrati nel numero dei posti disponibili.

La prova di accesso è volta a verificare il possesso da parte del candidato di alle capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua abbinate ad altre quattro aree di competenze:

  • competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
  • competenze relative all’empatia e intelligenza emotiva. Si tratta di comprendere emozioni, stati d’animo e sentimenti nell’alunno, per un’espressione e una regolazione adeguata dei principali stati affettivi, capacità di autoanalisi delle proprie dimensioni emotive per quanto riguarda la relazione educativa e didattica;
  • competenze riguardo la creatività e il pensiero divergente. Si tratta di saper ideare strategie innovative ed originali tanto in ambito verbale linguistico e logico matematico, quanto attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale;
  • competenze organizzative e giuridiche correlate al regime relativo all’autonomia delle istituzioni scolastiche. 

Per coloro i quali risultano idonei, ma che ora non rientrano nel numero di posti messi a disposizione dalle singole università, è possibile iscriversi in un altro ateneo se vi risultano ancora posti disponibili.

Fase transitoria

Fino al 31 dicembre 2024, potranno accedere ai percorsi di specializzazione su sostegno gli aspiranti che hanno svolto tre anni di servizio durante gli ultimi cinque anni scolastici su posto di sostegno nelle scuole facenti parte del Sistema Nazionale di Istruzione.

É da precisare che:

  • la misura è rivolta sia ai docenti precari, sia a quelli assunti a tempo indeterminato;
  • i docenti interessati devono essere già in possesso dell’abilitazione e del titolo di studio valido per l’insegnamento;
  • il servizio prestato, di almeno 3 anni negli ultimi 5, può essere stato svolto sia nelle scuole statali che paritarie, oppure nei percorsi di istruzione e formazione professionale, non è specificato nella norma se deve essere stato svolto nello specifico grado per cui si partecipa;
  • l’accesso sarà limitato, nel senso che vi sarà definito un preciso numero di posti riservati ai docenti in questione, che sarà definito da un decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca, emanato in accordo con il Ministero dell’Istruzione;
  • i corsi si svolgeranno in presenza, anche se una parte del corso, che non è relativo ad attività diverse da quelle laboratoriali potrà essere svolto in modalità telematica, in misura non superiore al 20% del totale.

Queste disposizioni rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2024, quindi per tutta la fase transitoria fino all’entrata in vigore definitiva della nuova riforma del reclutamento docenti. 

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