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Il concorso TFA 2023 ha come traguardo principale la formazione dei futuri insegnanti di sostegno. Gli stessi opereranno nella scuola italiana a vari livelli.
Questi docenti rivestono un ruolo fondamentale nel sistema educativo, poiché sono responsabili di garantire l’inclusione di tutti gli studenti. La loro presenza è di particolare importanza per gli alunni con disabilità e/o svantaggi scolastici.
Affinché possano esercitare questa professione, è necessario che superino con successo il concorso TFA 2023. Esso rappresenta un’opportunità per acquisire le competenze necessarie e le conoscenze specifiche del caso.
Infatti, devono supportare efficacemente i discenti con Bisogni Educativi Speciali. Da qui l’esigenza di un percorso di specializzazione universitaria come il Tirocinio Formativo Attivo.
Quando esce il bando TFA VIII ciclo
Quando si parla di concorso TFA 2023 ci si riferisce al TFA Sostegno VIII ciclo. Se si confronta quanto è avvenuto lo scorso anno, però, l’edizione attuale del Tirocinio Formativo Attivo è in ritardo rispetto alla precedente.
Infatti, nel mese di marzo 2022 era stato emanato il bando da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Nel mese di maggio, invece, erano state realizzate le prove preselettive. Per il concorso TFA 2023, invece, ancora non è stato pubblicato alcun decreto.
Quindi, sembra improbabile che le prove preselettive si svolgeranno nel mese di giugno 2023, considerando i tempi dilatati. Secondo molte persone, la fase selettiva potrebbe, invece, tenersi nel mese di settembre.
L’obiettivo principale di questa iniziativa è promuovere la didattica inclusiva, in linea con il diritto costituzionale allo studio di ogni allievo. In questo contesto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha l’obbligo di attuare il Tirocinio Formativo Attivo (TFA).
Come si accede al TFA Sostegno 2023
La rilevanza del bando di accesso al TFA è evidente per molteplici ragioni. Infatti, somministra indicazioni fondamentali su come i candidati possono partecipare al concorso TFA 2023.
Inoltre, il decreto relativo specifica anche il numero di posti disponibili presso le varie università italiane. Tuttavia, essendo un percorso a numero chiuso, è chiaro che non tutti possono accedervi.
Gli aspiranti insegnanti di sostegno devono possedere i requisiti utili al caso. Gli stessi servono per consentire agli utenti di partecipare alle prove preselettive che consentono l’adesione all’anno scolastico del TFA.
È importante sottolineare che i criteri di selezione non sono uniformi per tutti, ma variano in base all’ordine e al grado della scuola di appartenenza.
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Per la scuola dell’infanzia e primaria, per esempio, i candidati devono avere uno di questi titoli:
- l’abilitazione all’insegnamento conseguita attraverso la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria. In alternativa, un titolo conforme acquisito all’estero e riconosciuto nel nostro Paese;
- il diploma magistrale abilitante, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico. In alternativa, va bene anche un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia. Però, c’è un dettaglio da tenere in considerazione. Infatti, devono essere stati acquisiti entro l’anno scolastico 2001/2002.
Nella scuola secondaria di I e II grado, invece, i concorrenti devo palesare una delle seguenti qualifiche:
- l’abilitazione su una specifica classe di concorso;
- la laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, che dia accesso ad almeno una specifica classe di concorso, in aggiunta ai 24 CFU per l’insegnamento.
Infine, ci sono gli ITP ovvero gli insegnanti tecnico-pratici. Essi operano nelle scuole secondarie di II grado all’interno dei laboratori. Possono accedere al concorso TFA 2023 con il solo diploma con accesso a una specifica classe di concorso.
Ciò, però, non sarà valido per sempre. Infatti, il solo diploma sarà un titolo utile fino al dicembre 2024. Inseguito, gli ITP che vogliono accedere al Tirocinio Formativo Attivo dovranno presentare:
- la laurea di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato;
- i 24 CFU/60 CFU acquisiti in forma curriculare aggiuntiva o extra-curricolare nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Prove del concorso TFA 2023
I titoli menzionati finora servono ai concorrenti per poter aderire alle prove preliminari del concorso TFA 2023. Queste ultime li separano dall’anno formativo di 8 mesi e dalle relative attività.
Alla fine di tale percorso, infatti, gli utenti sono chiamati ad affrontare un test per ottenere l’abilitazione nel campo. In ogni caso, la fase selettiva è composta da molteplici esami:
- prova preselettiva;
- prova scritta;
- prova orale.
La fase di preselezione consiste in un questionario di 60 domande a scelta multipla da completare entro 2 ore. Tra queste, almeno 20 valutano le abilità linguistiche e la comprensione dei testi in italiano.
Ogni risposta corretta vale 0,5 punti, mentre non sono assegnati punti per le risposte errate o non date.
Sia l’esame scritto che quello orale sono decisamente approfonditi. Il primo comprende domande aperte che mirano a esplorare le tematiche affrontate nella fase di preselezione.
Il secondo, invece, si concentra anche sulle motivazioni che hanno spinto il candidato a presentare la domanda. Per superare entrambe le prove, è necessario ottenere un punteggio di almeno 21 su 30.
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