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Il concorso TFA Sostegno 2023 si inserisce in un quadro preciso. Il suo compito è quello di abilitare i futuri insegnanti di sostegno della scuola italiana.
Infatti, i docenti in questione risultano cruciali all’interno del sistema educativo. Rappresentano una delle figure professionali indispensabili per assicurare l’inclusione di tutti gli studenti.
In particolare, si rivolgono a quelli con disabilità e/o svantaggi scolastici. Affinché possano essere istituiti, è necessario per loro superare il concorso TFA Sostegno 2023.
Come si vedrà in seguito, tale percorso costituisce un requisito fondamentale per la nomina a tempo indeterminato.
Tale percorso, però, è a numero chiuso. Ciò implica che non tutti hanno le carte in regola per aderirvi. Ecco perché è necessario snocciolare un argomento tanto importante.
Cos’è il concorso TFA Sostegno 2023
I docenti di sostegno sono fondamentali per garantire che ogni studente abbia accesso alle stesse opportunità di apprendimento.
In questo modo, la scuola può assicurare un ambiente inclusivo ed equo. In esso, ogni allievo deve accrescere al meglio le proprie capacità.
Per ottenere del personale altamente qualificato, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha istituito il Tirocinio Formativo Attivo. Al momento, però, gli aspiranti candidati sono in attesa del bando che sancisca l’inizio del concorso TFA Sostegno 2023.
Si tratta di un percorso formativo a numero chiuso. I detentori dei giusti titoli possono prendere parte alle prove preselettive. Solo superandole, infatti, possono intraprendere il vero TFA.
Lo stesso si sviluppa nell’arco di un anno scolastico di 8 mesi. Durante questo periodo, inoltre, devono svolgere molteplici attività da distribuire in 60 CFU. I candidati, quindi, sono chiamati a cimentarsi nei seguenti esercizi:
- 36 CFU per le lezioni;
- 9 CFU per i diversi laboratori;
- 6 CFU per il tirocinio diretto;
- 3 CFU per il tirocinio indiretto con le TIC;
- 3 CFU per il tirocinio indiretto;
- 3 CFU per la prova finale.
Il concorso TFA Sostegno 2023, dunque, è indispensabile per ottenere l’abilitazione nel settore. Solo i loro detentori, infatti, possono prendere parte al concorso nazionale di sostegno per l’ottenimento della cattedra a tempo indeterminato.
Novità accesso diretto
Come si è visto, il TFA Sostegno è un percorso universitario a numero chiuso. Ci sono, però, alcuni soggetti che possono prendervi parte senza aderire alle prove preselettive. Si parla, in questo caso, di accesso diretto.
Il concorso TFA Sostegno 2023, però, presenta delle novità in tal senso. Il tutto è merito del Decreto PA, ovvero il Decreto-Legge n.44 del 22 aprile 2023.
Questa normativa si rifà all’articolo 18-bis, comma 2, del novellato Decreto Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017. Fino al 31 dicembre 2024, sarà attuata quella che è stata denominata come fase transitoria. Nella legge si afferma che:
«Fino al termine del periodo transitorio di cui al comma 1, ai percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità accedono, nei limiti della riserva di posti stabilita con decreto del Ministero dell’Università e della ricerca, di concerto con il Ministero dell’istruzione, coloro, ivi compresi i docenti assunti a tempo indeterminato nei ruoli dello Stato, che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione».
Chi non sostiene le prove TFA
Quelli nominati, però, non sono gli unici soggetti che sono esentati dallo svolgimento delle prove preliminari del concorso TFA Sostegno 2023. Nel Decreto Ministeriale n. 92 dell’8 febbraio 2019, infatti, si parla di ammessi in soprannumero.
In tale categoria rientrano quanti nei precedenti cicli di TFA:
- abbiano sospeso il percorso. Quindi, pur trovandosi in posizione utile, non si sono iscritti a proprio tempo al TFA;
- siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
- siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito. Nonostante ciò, non sono apparsi in posizione utile.
Cosa studiare per le prove preselettive TFA
I detentori dei requisiti TFA, quindi, possono prendere parte alle prove preliminari. Le stesse si dividono in:
- prova preselettiva;
- prova scritta;
- prova orale.
Tutti coloro che ne risultano vincitori, quindi possono aderire al concorso TFA Sostegno 2023. La fase selettiva, quindi, deve essere preparata al meglio dai diversi concorrenti.
Nel Decreto Ministeriale 30 settembre 2011 vengono esplicitati gli argomenti trattati durante la fase selettiva.
Essi si concentrano sulle:
- competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
- competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- competenze su creatività e pensiero divergente;
- competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
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