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La didattica personalizzata e quella individualizzata sono due elementi indispensabili all’interno dell’integrazione scolastica. La loro presenza, infatti, consente di organizzare tutte le azioni volte all’inclusione di ogni alunno.
A tal proposito, infatti, è bene osservare con attenzione la Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010. Tale norma riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).
La suddetta legge, inoltre, afferma che bisogna garantire «l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate».
Didattica personalizzata e individualizzata, però, non sono affatto da considerare al pari di sinonimi. Per questo motivo, coloro che vogliono affrontare il TFA Sostegno 2023 devono comprenderne le differenze che sussistono.
Cosa si intende per didattica personalizzata
La didattica personalizzata e quella individualizzata sono essenziali per portare avanti l’inclusione scolastica. Quest’ultima ha come scopo principale quello di garantire il diritto allo studio di ogni tipologia di studente.
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Tra i due termini, però, vi è molta differenza. Tali discrepanze devono essere accolte e fatte proprie da quanti abbiano intenzione di diventare insegnanti di sostegno.
In ogni caso, la didattica individualizzata e la personalizzata si palesano come uno strumento imprescindibile. Le metodologie didattiche, infatti, occupano un ruolo centrale per consentire agli allievi con DSA e non solo di percorrere al meglio il cammino dell’istruzione.
La didattica personalizzata si basa su alcune normative italiane. In particolare, essa poggia sulla Legge n. 53 del 28 marzo 2003 e sul Decreto Legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004.
Questo tipo di approccio educativo calibra l’offerta didattica sulla specificità e unicità del singolo alunno. Ciò implica dover tenere in considerazione anche le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo.
Così, i punti di forza di ogni alunno vengono esaltati. Inoltre, la didattica personalizzata si prevede l’utilizzo di molteplici strategie e metodologie.
Da qui anche la possibilità di adoperare mediatori didattici quali mappe concettuali e schemi. Così facendo è possibile ottenere un apprendimento significativo.
Cosa prevede la didattica individualizzata
La didattica personalizzata e individualizzata prevede due facce della stessa medaglia. Le difformità tra i due termini sono evidenti, ma devono essere adoperate in egual misura per tutelare l’istruzione dei discenti.
La didattica individualizzata serve per recuperare o potenziare alcune abilità dell’alunno. Di conseguenza, in questo caso le attività possono essere messe in atto nelle fasi di lavoro individuale in classe.
Quindi, lo studente può operare per eliminare le proprie lacune, ma può farlo mentre è in aula con il resto dei propri compagni. In alternativa, può portare al termine questi compiti in momenti esplicitamente dedicati agli stessi.
Le differenze
Parlando di didattica personalizzata e individualizzata, quindi, si deve prestare la giusta attenzione alle differenze che intercorrono tra le stesse. Entrambe, come si è visto, hanno lo scopo di implementare le conoscenze dei singoli allievi.
In questo caso possono tornare davvero utili le parole delle Linee Guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le stesse sono allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011.
Qui si afferma che «“individualizzato” è l’intervento calibrato sul singolo, anziché sull’intera classe o sul piccolo gruppo, che diviene “personalizzato” quando è rivolto ad un particolare discente».
Quindi, la didattica individualizzata ha degli obiettivi comuni all’intera classe. Nonostante ciò, adatta le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali.
La didattica personalizzata, invece, consente a ogni alunno di accrescere il proprio potenziale nel migliore dei modi possibili. Il tutto avviene tramite un approccio strettamente legato al singolo alunno che è chiamato in causa.
Si comprende, quindi, quanto la didattica personalizzata e individualizzata debba legare al proprio interno questi due aspetti. Così facendo è possibile attuare il sostegno scolastico in ogni sua forma.
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