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Chi aspira a operare nella scuola deve soffermarsi sul disturbo ADHD e su cos’è effettivamente. Con la sigla in questione si indica il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività.
Si tratta di un disturbo del neurosviluppo che comporta diverse problematiche. Si manifesta con difficoltà nell’attenzione prolungata e nell’incapacità di controllare completamente le proprie azioni. Ciò avviene soprattutto a livello motorio, a causa dell’iperattività.
Il disturbo ADHD può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana del bambino o della bambina affetti da questa condizione. L’attenzione a lungo termine risulta particolarmente problematica.
Ciò accade perché il soggetto fatica a concentrarsi su un compito o un’attività per un periodo prolungato. Il tutto può influire negativamente sul rendimento scolastico e sulle attività quotidiane, causando frustrazione e insuccesso.
Che cos’è l’ADHD
Disturbo ADHD, cos’è? Una domanda che merita la giusta risposta. La questione, inoltre, è imprescindibile per quanti aspirano a partecipare al TFA Sostegno 2023. Quest’ultimo è il percorso ufficiale da intraprendere per quanti vogliano diventare docenti di sostegno.
È importante notare che non tutti i bambini che mostrano iperattività o difficoltà di attenzione sono affetti da ADHD. Molti bambini cambiano semplicemente i loro interessi od hobby perché si annoiano con qualcosa che non li appassiona.
Pertanto, non è corretto generalizzare e attribuire automaticamente l’ADHD come causa di tali comportamenti. Tuttavia, coloro che sono effettivamente affetti da ADHD possono sperimentare sfide significative. Quindi, il disturbo ADHD che cos’è?
Questo disturbo non è causato da problemi psicologici, ma ha radici nelle disfunzioni neurobiologiche. Le persone con ADHD possono avere difficoltà a socializzare con i coetanei ea comunicare in generale.
La loro distrazione e agitazione eccessiva possono essere fraintese, portando spesso a essere etichettati come pigri o maleducati.
Molti bambini con ADHD possono anche incontrare seri ostacoli nell’apprendimento. Tra di essi appaiono difficoltà nella lettura, scrittura e calcolo.
Questo può portare all’associazione con i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Di conseguenza, gli studenti affetti da ADHD possono avere difficoltà a completare le attività scolastiche e possono sviluppare insonnia e persino depressione a causa delle sfide quotidiane che affrontano.
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Dunque, il disturbo ADHD e cos’è risulta essere una questione molto delicata e, soprattutto, indispensabile da conoscere.
L’ADHD a scuola
Il luogo in cui bisogna affrontare la tematica del disturbo ADHD e che cos’è risulta essere la scuola. Qui, come si è detto, esistono i docenti di sostegno che devono occuparsi degli alunni con difficoltà di varia natura.
Infatti, i candidati al ruolo insegnanti di sostegno devono sapere cosa fare in tali contesti. Un esempio concreto di azione può essere la riduzione delle fonti di distrazione in classe.
Così facendo gli studenti con ADHD possano mantenere la concentrazione. Questo può includere la disposizione degli studenti in un’area tranquilla della classe. Inoltre, i docenti possono procedere con l’eliminazione di stimoli visivi o sonori.
Anche l’uso di tecniche di insegnamento che favoriscono l’attenzione e l’impegno attivo degli alunni può risultare un’ottima soluzione.
Inoltre, è fondamentale promuovere una cultura inclusiva e di comprensione tra gli insegnanti e gli altri studenti. Bisogna sensibilizzare la classe sulle sfide dell’ADHD e incoraggiare l’accettazione e l’empatia.
Tutto ciò può contribuire a creare un ambiente di apprendimento positivo per tutti gli studenti. In definitiva, la collaborazione tra familiari, dirigenti scolastici, insegnanti e specialisti è essenziale per garantire un’educazione di qualità per i discenti con ADHD.
Quindi devono esserci l’implementazione di strategie adeguate, la riduzione delle distrazioni e la promozione di un ambiente inclusivo. A ciò si possono unire alcuni aiuti in grado di fare realmente la differenza:
- tempi di lavoro brevi o con piccole pause;
- aiuti visivi;
- gratificazioni immediate;
- procedure di controllo sia all’inizio che alla fine delle varie operazione da eseguire.
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